Sherlock,Lupin e io ~verde smeraldo

Capitolo 4

Dopo aver bevuto quella squisita bevanda di cacao bollente ci incamminammo verso la casa della signora Pucket.
Era un cottage nella campagna londinese molto grazioso e soprattutto molto grande. La casa era circondata da un giardino  ben curato e c'erano fiori ovunque.
"Aspettate un attimo...."disse Sherlock quasi sussurrando "questa casa la conosco!!"
Si guardò intorno e poi continuò ,sempre più stupito:" Qui mi ci portava mia nonna quando ero bambino!! Questa è la casa della sua carissima amica! Quel nome mi era infatti familiare..." Disse soddisfatto.
"Ora abbiamo una scusa per entrare"dissi allora con tono ovvio.
I miei amici mi guardarono in cerca di spiegazioni..."Siamo gli adorabili nipoti della signora Holmes che porgono le condoglianze della loro ormai anziana nonnina..." Dissi allora.
"Wow,non ti credevo così...."disse un po' impacciato e sorpreso Sherlock.
"Acuta? Oh ,la ringrazio Mr Holmes!"dissi allora con un tono gentile e di classe.
"Non è da te parlare così ..." Scherzo' Arsene
"Razza di screanzato!" Feci la finta arrabbiata.
Ridemmo allora divertiti.

"Ritorniamo seri!" Sbottò Sherlock "abbiamo un'indagine da compiere!"
"Prima di entrare però dovrei proporvi un cosa..."dissi un po' vergognata.
I miei amici mi lanciarono un'occhiata come per dirmi di continuare... " Consiglio di fare un giuramento....secondo il quale dobbiamo promettere di non raccontare a nessuno delle nostre indagini e che mai e poi mai qualcuno di noi sarà escluso " dissi tutto d'un fiato.
" Idea sensata.."commento' Sherlock.
"Bene!"dissi allungando il braccio.
Mi seguì Sherlock e infine Arsene.
"Resteremo uniti per sempre" dissi convinta.
Ci guardammo e infine ci unimmo in un caloroso abbraccio da ottimi amici.

Esatto,lo eravamo già,dopo meno di un giorno. Era questo che ci rendeva speciali...avevamo qualcosa in comune,qualcosa di grande,troppo grande per dei ragazzini. Era quella cosa che ci aveva spinto fin lì e che da quel momento non ci avrebbe più fermato:la curiosità,la voglia di scoprire la verità,perché la menzogna era tutto quello che ci circondava in quel momento.