Capitolo 1. Tutto iniziò così...

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New York!
Si, è qui che vivo, in una delle città più belle del mondo, in verità io sono nata in Italia, precisamente Roma, ma i miei genitori si sono trasferiti qui dopo la mia nascita perché avevano ricevuto un'ottima opportunità di lavoro.
Approposito mi chiamo Alyah Fisher, ho 17 anni sono bassa, magra con occhi e capelli castano scuro,e ho un fratello che rompe un pò ma che amo molto.

-ALYAAH!

Sentivo mia madre chiamare dal piano inferiore, cosa vuole adesso ho bisogno ancora di dormire, alzo lentamente la testa dal cuscino per guardare che ore sono 7:45.
-Oh cazzo sono in ritardo.- mi alzo velocemente dal letto e corro in bagno, faccio una doccia veloce e mi cambio più in fretta possibile. Prendo lo zaino, scendo le scale, saluto la mia famiglia e mi dirigo ad affrontare l'ultimo giorno di scuola perché finalmente è arrivata l'estate, la mia stagione preferita.
Arrivata a scuola, come ogni mattina, trovo le mie amiche ad aspettarmi, le saluto con un bacio e subito ci dirigiamo in classe, visto che la prima ora era suonata già da cinque minuti.
-Sempre in ritardo signorine.-
Iniziamo bene anche l'ultimo giorno con le stupide lamentele della prof. Non chiude mai la bocca.
-

Ci scusi prof, è colpa mia. La mattina amo dormire e alzarsi presto sa, è un trauma.- rispondo io con la mia solita dolcezza.
-Invece di farmi perdere ancora altro tempo si vada a sedere, che per colpa vostra non ho iniziato la lezione.-
-Ha intenzione di fare lezione anche oggi?- gli chiedo sbuffando.
- Se si annoia a fare lezione signorina Fisher, esca dalla classe, sa dove si trova la porta.-
Mi metto al mio posto e aspetto con ansia, come tutti, che quelle ore passino velocemente.
Mi immergo nei miei pensieri e non ascolto una singola parola di quello che dice la prof, parla troppo senza smettere un secondo neanche per riempire d'aria i polmoni. Dopo un lungo tempo interminabile sento il suono della campanella, sposto gli occhi su l'orologio e noto che ancora sono le dieci, oddio sono passate solo due ore, è come se il tempo si sia fermato.
-Non ce la faccio più. Odio la scuola.- Sento qualcuno parlare al mio fianco, mi volto e vedo Audrey insieme a Elise discutere del fatto che vogliono andare via dalla scuola e iniziare le vacanze. Audrey è la mia migliore amica, la conosco dall'asilo e da allora non ci siamo più separate. Lei è la solita a lamentarsi, ha un carattere simile al mio infatti sembriamo gemelle. È alta, magra con capelli biondi e occhi azzurri, in poche parole la tipica ragazza bella da copertina.
Invece Elise non l'ho mai definita migliore amica, ma solo "amica" l'ho conosciuta solo da qualche anno appena iniziato il liceo. È stata la prima ragazza che io e Audrey abbiamo conosciuto. Di media statura, magra occhi verdi e capelli sul castano cioccolato, un'altra ragazza da copertina.
-Terra chiama Alyah.- dicono all'unisono scuotendo le mani davanti alla mia faccia, svegliandomi così dal mio coma mattutino.
-Scusatemi ragazze, sto ancora dormendo. Di che parlavate?-
-Buonanotte Aly, ti ricordo che non è ora di dormire.- dice Elise ridendo seguita da Audrey. Le guardo male cercando ancora di capire cosa avessero da dirmi.
-Invece di ridere senza motivo, ditemi quale interessante discorso si stava svolgendo tra le mie due amiche idiote.- ora quelle a guardare male sono loro, così alzo le mani in segno di arresa facendo gli occhi dolci. Scoppiamo a ridere per la stupida scenetta che si era appena svolta tra di noi.
-Tornando serie. Ci stavamo organizzando per questo pomeriggio. Io e Elise avevamo pensato di incontrarci verso le quattro e andare a fare shopping per l'estate.- riflettevo sulla proposta che le ragazze avevano fatto immaginando intanto cosa potevamo fare subito dopo.
- E dopo, se per voi va bene mangiamo qualcosa e andiamo alla festa organizzata dal ragazzo di 4A.- continua Audrey come se mi avesse letto la mente.
-Per me va bene.-
-Anche per me.- rispondiamo io e Elise. Siamo rimasti a parlare tutte le rimanenti ore visto che i prof ci hanno permesso di fare quello che volevamo, così le ore sono finite come un altro anno scolastico. Gli studenti uscivano dalle loro classi gridando per la felicità e noi ci siamo unite a loro. Salutai le ragazze e mi diressi verso casa respirando l'aria profumata dell'estate. Mi sentivo al settimo cielo. Arrivata a casa ad accogliermi come tutte le altre volte c'è Layla.
Layla è la mia cagnolina, precisamente uno chihuahua. L'accarezzo prendendola in braccio e mi dirigo in cucina, saluto i miei e salgo nella mia stanza, chiudo la porta e mi lascio cadere sul letto esausta addormentandomi subito dopo.
Sento un suono, cerco di capire cosa sia e solo dopo dieci minuti realizzo che sto ancora dormendo e che il suono proviene dal mio cellulare. Ancora non del tutto sveglia allungo una mano e afferro il cellulare trovandoci sopra un messaggio nella chat di noi tre ragazze dove Audrey ci ricorda dell'appuntamento che avevamo alle quattro. Rispondo al messaggio, mi alzo dal letto e vado a fare una doccia veloce. Uscita dalla doccia inizio a rovistare nell'armadio alla ricerca di qualcosa di carino da mettere e opto per degli shorts indaco, un top bianco e converse bianche. Ritorno dinuovo in bagno per truccarmi passando un linea di eyeliner e un pò di mascara, mentre i capelli li lascio sciolti. Prendo il cellulare e scendo di sotto.
-Mamma esco con Audrey e Elise, non so se torno a casa, ti faccio sapere più tardi.- dico a mia madre mentre esco di casa.
-Okay tesoro. Divertiti.- la sento rispondere mentre chiudo la porta. Mi incammino a passo svelto verso casa di Audrey e in lontanza vedo il ragazzo che ha organizzato la festa avvicinarsi a me.
-Ciao Alyah. Sai che do una festa stasera e ci terrei tanto che tu e le tue amiche veniste.-
-Ciao Logan. Ci saremo sicuramente.-
-Bene. Allora a stasera.-
-A stasera.-
Mi chiedo come mai Logan ci tiene che io e le ragazze andiamo alla festa, l'unico rapporto che abbiamo con lui è il saluto, non ci siamo mai visti apparte quei pochi secondi fuori dai corridoi della scuola, eppure mi suona tutto strano. Elimino quei pensieri dalla mente e continuo a proseguire verso casa di Audrey dove trovo Elise intenta a suonare il campanello. La saluto e subito dopo la porta si apre mostrando la figura di Audrey senza vestiti. Entrando e salutandola la guardiamo con aria interrogativa.
-Non riesco a trovare qualcosa di bello da mettere.-
-Se fossi stata io in ritardo sarebbero partite le polemiche.- dico io infastedendola. Adoro farlo.
-Tu zitta sennò ti uccido.- io e Elise iniziammo a ridere alzandoci dal divano.
-Ti veniamo ad iutare noi se vuoi.- propone Elise.
-Grazie tesoro. Sei la mia eroina. A differenza di Aly tu ragioni.-dice ridendo.
-Visto che io non ragiono non posso aiutarti, mi dispiace.- controbatto facendogli l'occhiolino. Il mio lato da stronza esce sempre. Sbuffando si dirige verso la sua stanza insieme ad Elise alla ricerca di qualcosa da mettere, decido di seguirle e subito mi ritorna in mente Logan.
-Ragazze, mentre venivo qui ho incontrato Logan per caso.-
-Logan chi?-. Chiede Elise.
-Logan il ragazzo della festa di stasera. Possibile che non ricordi mai chi sono le persone, soffri di amnesia.- dice Audrey ridendo.
Elise gli fece una smorfia e guardando me, mi invita con un cenno della mano a continuare il discorso.
-In poche parole mi ha detto che ci terrebbe che noi andassimo alla festa. Mi sembra assurda sta cosa visto che non abbiamo tanta confidenza.-
-Magari si è innamorato di qualcuno di noi.- dice Audrey con una faccia un pò perversa. Iniziammo a ridere chiudendo li il discorso. Uscimmo di casa indirizzandoci verso il centro commerciale per dare il via allo shopping. Dopo aver comprato un sacco di vestiti andiamo a scegliere quello più importante, per la festa. Andrey indossa subito uno bellissimo.
-Ti sta benissimo.-
-Sembra cucito proprio per te.- diciamo io e Elise. Ha scelto un vestito bianco,lungo,stile Impero con uno scollo molto profondo sul seno, e come scarpe zeppe dello stesso colore. Subito dopo Elise prova un top con un ricamo di pizzo e una gonna lunga fino alle caviglie, tutto blu notte, mentre come scarpe dei tacchi a spillo nere.
-Sei bellissima anche tu Elise.-
-Fantastica.- io e Audrey siamo stupite di come quei vestiti siano magicamente fatti per loro.
Dopo un po di ricerca girovagando per il negozio decido di provare una tutina intera corta, nera con scollo sulla schiena, e delle décolleté rosse.
-Perfetta. Prendo questa.- urlo dal camerino alle ragazze.
-Vogliamo vederti. Esci.- dice Elise. Esco dal camerino e vedo le ragazze fissarmi.
-Sei uno schianto.- dicono insieme.
-Adesso siamo al completo. Torniamo a casa mia e ci prepariamo.- dice felice Audrey uscendo dal negozio dopo aver pagato tutto. Dopo esserci cambiate ci truchiamo. Elise mette un po di matita, dell'ombretto nero per fare lo smoking eyes finendo con del mascara e un gloss rosa antico. I capelli sono sciolti sotto, mentre sopra legati dietro la nuca con un ferretto. Audrey invece, mette un filo di eyeliner, ombretto bianco, mascara e rossetto corallo. Legando i capelli in una coda di cavallo alta. Io invece metto un linea di eyeliner, ciglia finte, mascara e rossetto Bordeaux. E faccio una treccia laterale a spiga di grano.
-Pronte. Siamo così belle.- dico battendo le mani.
-Possiamo andare.- dice Elise.
Mentre usciamo di casa mando un messaggio a mia mamma dicendogli che rimango fuori e dormo con le ragazze.

Arrivate alla festa Logan ci accoglie con un sorriso a trentadue denti.
-Siete bellissime.-
-Grazie. Anche tu.- rispondiamo insieme io e le ragazze.
Dopo aver parlato un pò con lui decidiamo di bere qualcosa e prendiamo tutte e tre della vodka al limone. Poi ci dirigiamo al centro della pista e iniziamo a ballare divertendoci come pazze.
Al termine della festa salutiamo Logan e ci dirigiamo a casa di Audrey per passare la notte. Ci siamo messe ad urlare e cantare per le strade ridendo senza smettere. Mi stavo divertendo troppo. Era un giorno fantastico, non potevo chiedere di più.
Mentre cantavo non avevo notato che le ragazze avessero attraversato la strada raggiungendo l'altro lato della strada.
-Ragazze come avete fatto ad arrivare li così velocemente.- dico ridendo.
-Sei tu che sei lenta.-
-Dai vieni.-
Inizio a ballare di nuovo attraversando la strada. Ad un tratto sento le ragazze gridare. Non riuscivo a capire perché finché mi voltò alla mia destra e vedo davanti ai miei occhi la luce dei fari di una macchina e poi..il silenzio. Buio totale.
Un attimo prima mi stavo divertendo e quello dopo mi ritrovo a terra,sull'asfalto gelido. Non sentivo più il mio corpo, come se fossi paralizzata. Non riuscivo a muovermi. Tremavo, avevo freddo. In ogni parte del mio corpo sentivo dolore.
In lontananza sentivo ancora le urla e i pianti delle mie amiche. Vedevo le luci di un altra macchina che si fermava.
Chiudo e apro lentamente gli occhi e l'ultima immagine che vedo sono gli occhi blu notte di un ragazzo. Gli occhi più belli che abbia mai visto. Fino a vedere di nuovo il buio totale, solo e solamente buio.

Salvami ancora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora