Capitolo 3. Non mi lasciare.

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Esco dall'ospedale di corsa, entro in macchina e senza tener conto a che velocità sto andando mi faccio spazio tra gli altri veicolo. Arrivo a casa scendo dalla macchina ed entro sbattendo la porta alle mie spalle. Salgo veloce al piano di sopra e mi blocco davanti alla sua camera. Entro. Inizio a piangere non riuscendo a trattenere le lacrime. Il suo profumo mi invade. Il profumo della sua pelle che amavo sentire. Mi fermo un attimo e riempio i polmoni come se non volessi dimenticare il suo odore. Tutto è al suo posto, come l'ha lasciato lei. Mi avvicino alla scrivania e sopra c'è un libro che sicuramente stava leggendo prima che succedesse tutto questo. Sopra le pareti ci sono moltissime foto, soprattutto quelle che ritraggono me e lei insieme. Mi ha sempre definito il suo eroe, pronto a salvarla e proteggerla da tutto. Si, perché era una promessa che gli avevo fatto.
Si sbagliava. E come se si sbagliava. Non ho mantenuto quella fottutissima promessa. Non sono riuscito a proteggerla e adesso mi sento responsabile. Se la sua vita è in pericolo è solo colpa mia.

'Flashback.'
Sento squillare il telefono.
Lo tiro fuori dalla tasca e leggo sul display 'Scimmietta' sorrido ripensando al giorno in cui abbiamo deciso di salvare il numero con dei nomignoli. Elimino quel ricordo e rispondo.
-Pronto. Alyah.-
-Fratellone! Da quanto tempo.- risponde ridendo.
-Dai sorellina chiedi quello che devi chiedere. Ormai capisco quando ti serve qualcosa.-
-Perspicace il ragazzo.- dice con tono divertito, così inizio a ridere anch'io.
-Ehm.. dopo vado ad una festa, per caso..ma solo per caso potresti venire a prenderci, dopo, quando dobbiamo ritornare a casa?-
-Mi dispiace. Ma sono con degli amici. E lasciarli qui mi sembra da maleducati.- la sento sbuffare dall'altra parte del telefono e già immagino la sua faccia incazzata mentre alza gli occhi al cielo.
- Mmmh.. vabbè, fa niente. Grazie comunque. Divertiti fratellone, ti voglio bene.-
-Ti voglio bene anch'io.- sorrido.

'Fine flashback'.

Scuoto la testa cacciando via quei pensieri e continuo a piangere, corro nella mia stanza. Inizio ad urlare, a lanciare tutto quello che mi capita davanti agli occhi.Mi avvicino al letto e tiro tutte le coperte. Poi stringo i pugni con tanta forza che le nocche diventano bianche, mi sdraio sul letto e con un gran mal di testa mi addormento.

Sento il telefono suonare. Mi sveglio di soprassalto e rispondo subito.
-Pronto.-
-R-riley.. c-corri subito quì. Alyah sta m-male.- sgrano gli occhi sentendo la voce di Audrey che cerca di pronunciare quelle parole evitando di singhiozzare per il pianto. Quelle parole che colpiscono come una lama dritta al cuore. Mi sento mancare, tremando corro veloce in macchina e parto subito.
Nella mia testa si ripetono delle parole:

È colpa mia.

È colpa mia.

È colpa mia.

-Sono un coglione. E tutta colpa mia cazzo. Dovrei morire io al suo posto. Dovrei essere io in quelle quattro pareti bianche.- Comincio a sbattere i pugni sul volante con violenza e getto un urlo di liberazione. Ma invece di liberarmi mi fa stare male ancora di più.
Entro in ospedale salgo le scale e vedo Audrey che corre verso di me e mi abbraccia. Rimango per un attimo come bloccato ma poi ricambio l'abbraccio.

-L-le sue condizioni sono peggiorate Riley. La ferita più profonda si è riaperta. Ha perso troppo sangue.. troppo.
Gli serve immediatamente una trasfusione o-oppure.. morirà.- Guardo il suo volto pieno di lacrime, l'accarezzo dolcemente. Nessuna parola esce dalla mia bocca. Non riesco a fare niente, vorrei solo sparire, vorrei che tutto questo fosse solo un brutto incubo. Sento Audrey stringermi forte come se mi avesse letto nella mente e avesse capito che forse un abbraccio dove poter piangere senza sentirsi in imbarazzo mi poteva servire. Così faccio. Inizio a piangere sulla sua spalla mentre lei mi accarezza i capelli. Guardo di fronte a me e vedo i miei genitori e Elise piangere.

-Non voglio perderla, Audrey. Non posso. Non riuscirei a vivere senza di lei capisci.-
-Non succederà. Credo in lei. Lo sai anche tu che è una tosta, non si arrenderà facilmente, ne sono sicura. Ritornerà da noi.- dice cercando di convincere più se stessa.
-Lo spero..
Lotta per me mia piccola Alyah. Lotta per la persona che ti ama di più al mondo, per quella che cambierebbe i ruoli se solo potesse..che soffrirebbe al tuo posto. Non lasciarmi da solo in questo luogo in cui l'unica ragione che mi fa desiderare di svegliarmi sei tu.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2017 ⏰

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