La bambina vestita di nero: Il risveglio

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Mi sveglio di botto. Sento come se quella bambina fosse accanto a me.
Scruto con la testa ogni angolo della stanza alla ricerca di questa, ma non ce n'è traccia. Fortunatamente.
"Sono a casa" penso "nel mio letto. Che può succedere di brutto?"

Guardo l'ora dall'orologio che avevo al polso. "Sono le 3. Quanto ho dormito?" Mi alzo dal letto e mi affaccio alla finestra della camera. È notte.
Sgrano gli occhi per vedere meglio e noto dall'altra parte della strada la stessa bambina vestita di nero che avevo incontrato nel mio sogno.
"Sarà che sto ancora sognando?
Eppure..." guardo meglio "sembra proprio la stessa bambina del mio sogno. E anche la stessa di questo pomeriggio." tutto questo mi sconvolge parecchio.
Stavolta è ferma immobile sotto al lampione, a guardarmi.
"Vuole forse che scenda?"

Mi giro verso l'interno della camera per pochi secondi, per poi ritornare a guardare la strada. La bambina era scomparsa. Comincio allora a credere sempre più che sia solo un'illusione ottica.
"Non può essere che sono ancora stanco, ho dormito per quasi sei ore... Non può essere. Magari... Beh si, in effetti ho un po' di fame. Di sicuro sarà questo. Dopotutto non ho neanche mangiato niente quando sono tornato dalla corsa."
Scendo le scale per andare in cucina a preparare un sandwich.
Mi trovo sul bancone intento a preparare il panino, quando sento degli strani rumori provenire dallo scantinato. Erano...urla...e pianti di una bambina. Una neonata.
Mi dirigo verso la porta per controllare. Ovviamente non trovo niente di strano. Sto forse diventando pazzo?
Quando sto per arrivare in cucina, la bambina mi appare davanti agli occhi, io la guardo intimorito, si toglie il velo e mostra il suo volto sfigurato e mi sussurra per tre volte: "Aiutami!" Aumentando sempre più il tono di voce. Lo diceva quasi piangendo.
"Sarà per questo che sentivo pianti di bambini provenire dallo scantinato"
Io le rispondo tremando:
"Da chi?"

Spero che il racconto stia piacendo. Lo so, non è chissà cosa. Ma cerco di renderlo almeno accettabile. Seguitemi per sapere come continua la storia e per leggerne di nuove.
Oxidyus

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