Autostima

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.Io ho autostima.
Ho autostima nella scuola, anche se questo non è il giusto modo di dirlo.
Perché so di essere brava e intelligente. Perché non so che scuola superiore scegliere dato che potrei e mi piacerebbe fare tutto.
Perché stavo per scrivere scegliere con una i di troppo e mi è venuto il dubbio ( che si è chiarito anche grazie al correttore del telefono, evitandomi un grave errore ).
Ho autostima nella mia testardaggine.
Perché, anche se non mi piace questo mio aspetto, sono una persona che vuole avere sempre ragione. Me ne accorgo quando lotto tanto e poi scopro di avere torto.
Perché con tutta la modestia che posso non avere, è raro che io parli se non ho niente da dire o che io mi intestardisca se non sono convinta di avere ragione. E io ho molto spesso ragione. Per questo mi accorgo dal modo in cui sono delusa quando ho torto che voglio avere sempre ragione.
Ho autostima perché mi rendo conto di poter aiutare gli altri. Di essere in grado di aiutare gli altri. In molti campi.
Ho autostima perché ho una bella famiglia e dei begli amici problematici ( nel senso "positivo" del termine ). In questo modo mi rendo conto che ci sono persone che stanno meglio di me e migliori di me. Ma anche che stanno peggio e che sono peggiori. E visto che vivo bene lo stesso ho autostima nel mio ottimismo e nella mia felicità.
Mi sento fortunata, anche.
Ho autostima perché mi rendo conto di essere più furba, più intelligente o più coraggiosa dei miei coetanei ( anche perché ho autostima nella mia timidezza ), ma di riuscire a divertirmi e a vivere bene passando sopra a questi loro difetti.
Ho autostima nel fatto che mi viene il raffreddore d'estate.
Ho autostima nel giorno, nel mese e nell'anno della mia nascita. E nel mio segno zodiacale, l'Ariete.
Ho avuto paura della morte e di quello che ero prima della vita. Adesso è passata ma mi rimane la consapevolezza di averla avuta e di poterla riavere.
Per questo ho autostima nella vita.

E adesso che ho scritto tutto questo, vorrei che i miei genitori lo leggessero, per renderli fieri di me

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E adesso che ho scritto tutto questo, vorrei che i miei genitori lo leggessero, per renderli fieri di me. Ma non vorrei legger loro io tutto questo. Perché mi vergogno un po' di quello che posso fare.
Oppure voglio solo evitare le smancerie che mi farebbero dopo aver sentito quello che posso fare.
E non voglio rovinare la mia idea di quello che ho scritto sentendo i commenti di mia madre che non capisce alcuni punti.
E poi di sentire mio padre che cerca di difendermi o che non ha sentito niente perché si era addormentato. Sono degli ottimi genitori comunque, non pensate male.
Quindi vorrei, che so, scriverlo su un foglio, appenderlo in casa e lasciare che se lo leggano da soli. Oppure leggerlo loro senza dire chi l'ha scritto. Facendo finta di averlo trovato su Internet.
Infondo ho 13 anni: per quanto io non abbia dei brutti comportamenti adolescenziali, ogni tanto posso permettermeli.

-MG.P.

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