Chiudi gli occhi

1 cap. Primo giorno di mare

Avevavoglia di parlare, di provare qualcosa di nuovo, di conoscere ipensieri di qualcuno, che avrebbe sposato con i suoi. Invece datroppo tempo era rimasta sola con se stessa; ultimamente tutto sidissolveva davanti a lei come sabbia in un pugno. Levarsi la tutinada mare davanti a quelle persone non era mai stato così difficileper lei, promise di far finta di niente, ma preferì toglierla daseduta, troppi occhi addosso l'avrebbero messa in soggezione. Avevaun fisico normale, asciutto, semplice, nulla di che vergognarsi.Prima un tuffo in acqua, poi l'abbronzante. Era fredda, ondosa,cristallina con qualche alga portata dal vento. Un'altra estate senzaqualcuno che mi faccia entrare in acqua con un abbraccio, per nonfarmi sentire freddo, pensava. Intorno a lei coppie di ragazzi che sibaciavano, che urlavano, che si scambiavano effusioni, come se lorofossero al centro dell'universo e nessuno li stesse osservando. Comeci riescono? Si chiese. Chissà cosa si prova. Lentamente le si bagnòil bikini, l'acqua era ormai arrivata sopra l'ombelico, ancora unpasso e avrebbe sconfitto la paura del primo bagno. Un quarto d'oradopo tornò al bagnasciuga. Era arrivato il momento di spalmarsil'abbronzante sulla parte anteriore del corpo, quella posterioredoveva rimanere così. Cuffie nelle orecchie e occhi chiusi. Pensieriche corrono dove non dovrebbero andare. Eccolo di nuovo, sempre lui:due labbra stupende, la voglia di baciarle, non prima di essersistretta ai suoi pettorali, di sentire le gocce fredde dell'acquamescolarsi con le sue, che scendevano dai capelli lunghi. Sguardoprovocante, brividi in tutto il corpo. Chiudi gli occhi, disse a sestessa, lottando per concentrarsi. Temeva andare oltre, il suopensiero non osava farlo, come se fosse qualcosa di proibito, come segli altri potessero guardare i suoi pensieri, come se avesse paura dinon reggere l'emozione. Era curiosa, ma anche questa volta nemmenol'immaginazione riusciva a farle compagnia. Apri gli occhi, disse.