Capitolo 1

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Janisse's pov

È un lunedí mattina come tanti altri, e come ogni lunedí mattina, -o giorno della settimana, dipende da che prospettiva vediamo la cosa- mia madre mi sveglia buttandomi giú dal letto, giusto in tempo perchè io mi vesta e arrivi alla fermata dell'autobus con due minuti in anticipo.
Stamattina non avevo affatto voglia di alzarmi, ma dovevo per forza andare a fare delle commissioni in centro, perciò mi misi una semplice tuta grigia, con una maglietta a maniche lunghe, una coda di lato bassa, una riga di eyeliner e una passata di mascara, benché fosse estate, qui a Milano c'era spesso un umidità pazzesca, per la quale mi presi più volte il raffreddore questo mese.

Decisi di fare colazione in un bar in centro, così salutai i miei con un bacio prima di fiondarmi fuori di casa.
Ad aspettarmi alla fermata trovai Clara, la mia migliore amica, lei sa esattamente ogni dettaglio della mia vita e non avrei potuto nasconderle neanche la festa di compleanno che le organizzai l'anno scorso, se non fosse per il fatto che ho studiato recitazione e so come comportarmi.

"Ciao Jen!"

"Ciao Cla"

"Allora, andiamo in centro?"

"Si, devo sbrigare delle faccende, ma dopo abbiamo tutto il giorno per fare quello che ci pare"

"Ah, okay non c'é problema, allora, che devi fare?"

"Dei moduli per comprare una macchina"

"COOSA?! E me lo dici così?"

"Ehm...si, non avrei dovuto?"

"Si, invece! E anche molto prima" mi sgridò mettendosi a mani conserte

"Okay, scusa, lo faró quando prenderò la moto"

"ANCHE LA MOTO?!" gridò così forte che è un miracolo che io abbia ancora le orecchie...

"Si, ma ora calmati. La prenderò tra qualche mese, sto mettendo via i soldi da un anno ormai"

"Oddio, allora è per questo che ti sei trovata un lavoro in un bar"

"Già, non pagano molto, ma con gli orari che faccio, spesso mi capitano degli straordinari, e quindi più cash" dissi scandendo l'ultima parola, strofinandomi le dita delle mani.

Scese dall'autobus che portava in centro, andammo in una concessionaria, dove, compilati tutti i moduli, scelsi quella che sarebbe diventata la mia nuova auto, avevo un badget abbastanza alto, così decisi di prendere una Panda grigio metallizzato, pagai con un assegno e mi diressi a prendere la mia nuovissima auto per farle fare il suo primo giro.
Clara era eccitatissima all'idea di salirci e non appena partimmo iniziammo a chiacchierare del più e del meno.

"Allora Cla, dive andiamo?"

"Io direi visto che piove, di andare a vederci un film al cinema, così magari smette"

"Certo ottima idea! Sai già cosa vedere?"

"Beeh..." oddio, penso di sapere dove andrà a parare

"Parla" la intimidii

"Ecco, io volevo andare a vedere 'love is not a leggend '"

"..."

"Ti preeego" ah, odio quando mi supplica...

"Ookay...ma poi andiamo a casa mia a guardare dei veri film con la cioccolata calda"

"Mmm...ma non è troppo da inverno?"

"Okay, allora col gelato"

"Affare fatto!"

Quando finì il film -che non era poi così male - andammo dritte a casa come promesso, e trovammo mio fratello addormentato sul divano.
Si chiama Jason e ha 9 anni, perciò decidemmo di lasciarlo dormire li e intanto io e Clara andammo a guardarci tutta la prima stagione e metá della seconda di 'The Vampire Diares'.

"Hey Clara, senti ti va di restare a dormire?"

"Certo, come no, chiamo subito mia mamma per avvisarla"

"GRAZIE TI AMO" e le saltai addosso abbracciandola, facendoci cadere dal letto

"Aaah, JEN SEI UN DISASTRO!!"

"Eh eh" iniziammo a ridere come matte.

"Ragazze! È pronta la cenaa, andate a lavarvi le mani e svegliate Jason!"

"Okay...Uffa, odio avere un fratellino" sbuffai

"Ma vai, se ti preoccupi sempre per lui" mi fece un sorrisetto complice

"Sará..." dissi guardandolo dormire

"Ei Jason, svegliati è pronta la cena... Jas, Jas svegliati!" dissi scrollandolo piano

"Ei Jess, cos'é tutto sto casino?"

"È pronta la cena, e smettila di chiamarmi così" dico esasperata

"Si, si, come vuoi Jess... allora che si mangia?"

"MA CHE NE SO? CHIEDILO ALLA MAMMA PIUTTOSTO!"

"MLEÉ!!!" mio fratello per tutta risposta, mi fece una linguaccia... un semplice 'grazie sorellona per avermi svegliato' no, eh?

"UFF" sbuffai

Intanto Clara e i miei genitori ridevano di gusto al nostro "siparietto"

Quando finalmente finimmo di mangiare, io e Clara ci andammo a cambiare in bagno, e quando tornammo in camera trovammo un messaggio sui nostri telefoni inviatici da un numero anonimo, i messaggi erano uguali, e con la stessa firma alla fine del messaggio: "Tye".

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