Prologo

Ogni sabato d'autunno il suo nonno lo portava a raccogliere i funghi che tanto gli piacevano per poi arrostirli con il signor Scott. Il suo nonno era un signore molto allegro, con la barba bianca e una pancia grande che, secondo il bambino, era il fratello di Babbo Natale, un'ipotesi pluasibile visto che il suo nonno era sempre felice e non si arrabbiava mai, per questo lo adorava tanto e preferiva stare con lui anzichè con zia Filomena che secondo il bambino era un po' pazza. Il bambino amava andare nel bosco a raccogliere i funghi, sapeva che il nonno o la nonna gli avrebbero dato una riconpensa, una volta gli regalorono la bici che tanto desiderava. Una sera quando gli cadde un fungo dalle mani, intravide un lago con la sabbiolina nera che veniva illuminato dal tramonto, il bambino tutto felice stava per andare lì vicino quando vide una bambina seduta alla riva, lui la guardò, aveva i capelli neri raccolti in una lunga treccia, aveva un dolce profilo con un piccolo naso all'insù e un carinissimo vestitino a fiori. Aveva qualcosa nelle mani che però non riuscì a vedere. Lei se ne stava lì seduta a guardare il lago e non si spostava di un millimetro sembrava una statua, un po' lo intimorì. ''Campione andiamo, la nonna mi ha chiamato, stiamo in ritardo'' il bambino si girò e vide il nonno sorridente con un cestino pieno di funghi, un'altra cosa che  adorava di suo nonno, oltre al fatto che era sempre gentile e felice con tutti, era quando lo chiamava campione, lo faceva sentire unico.''si andiamo, ho tanta fame'' sorrise al nonno e si girò in direzione del lago ma la bambina non c'era più, ed egli sperava di rivedere quella bambina ancora una volta. Le settimane passavano e ogni sabato il bambino si nascondeva dietro un albero a osservare quella strana e graziosa bambina, si chiedeva come mai andava lì, come si chiamasse ma era troppo timido per avvicinarsi e parlarle. La osservava da lontano e in silenzio e questo gli bastava per essere felice.

CAPITOLO 1
8 anni dopo
Lei sta sempre lì ed è diventata uno schianto, capelli lunghi neri sciolti che le ricoprono le spalle, un corpo snello ed è un po' bassina, ancora oggi mi chiedo cos'ha tra le mani e perchè viene qui tutti sabato sera. Più di una volta volevo andare a parlarle ma lei mi intimidisce, il suo sguardo ghiaciale è qualcosa di inquietante, solo una volta incrociai i suoi occhi avevo forse 17 anni, blu come il mare ma bianchi come il ghiaccio, mi fissarono e rimasi impietrito, ripensandoci oggi mi vengono i brividi. Chiudo gli occhi appoggiando la schiena all'albero, per godermi il rumore del lieve venticello. Una volta chiesi a mio nonno informazioni sul lago dalla sabbia nera, ricordo bene il suo nervosismo a dirmi che lui non sa nulla su un lago del genere, mentiva ma non insistetti più di tanto. Quando riapro gli occhi lei non c'è più, sono stato con gli occhi chiusi due minuti! Impossibile che non l'abbia sentita. Mi guardo intorno e vedo da lontano quei occhi azzurri fissarmi per poi andarsene... Quanto mistero circonda quella ragazza, non l'ho mai vista nè in giro per le strade nè in qualche pub dove di solito si radunano gli adolescenti. Metto il cappuccio in testa e inizio a camminare verso la casa dei miei nonni. Cos'ha in mano? Perchè va sempre lì da otto anni? quella ragazza è un mistero vivente, guardo il cielo oscurato dalle nuvole, sicuramente pioverà e io odio la pioggia, è tutto così umido, bagnato e non puoi uscire da casa. Arrivato alla dolce casetta dei miei nonni entro ed è tutto silenzioso come lo avevo lasciato qualche ora prima, purtroppo nonna Abby ci ha lasciati quattro anni fa e il nonno ha deciso di andare in una casa di riposo dicendomi che, negli ultimi anni della sua vita vuole essere servito e riverito. Alla morte della nonna è cambiato molto, e per un certo periodo mi preoccupai tantissimo tanto che, mi trasverii qui e lasciai zia Filomena a casa sola. S'incazzò tantissimo con me e ogni giorno, fino al giorno della partenza mi rinfacciò tutto quello che aveva fatto per me, una noia sentirla piangere e urlare tutta una volta. Mi preparo un panino con varie schifezze dentro, prendo una birra e mi stravacco sul divano. Ringrazio Dio che esiste la palestra altrimenti adesso sarei una palla di lardo, i pensieri tornano a lei e alla prima volta che l'ho vista, mi sembrava un angelo sceso dal cielo e ne rimasi strabiliato da tanta bellezza. Invece ora da mente più matura posso affermare che.....me la perterei a letto volentieri, ha un fisico che farebbe invidia a tutte quelle cheerleader che mi sbavano dietro. Hanno un culo bellissimo pure loro ma sono facili da toccare, ad esempio: se vedo per i corridoi Megan, le guardo il culo e mi viene la voglia di palparlo, mi posso avvicinare tranquillamente e farlo. Bhe a volte finiamo nei bagni o negli spogliatoi ma vabbhe...questi sono inutili dettagli
se questi per te sono inutili dettagli, non oso immaginare quali sono quelli importanti.
Mi stavo chiedendo dove diavolo fossi finita cara mia coscienza, mi stavo quasi abituando alla pace interiore che stavo vivendo
pff...sei un igrato lo sai?! Io sono che ti guido sempre sulla buona strada, io sono che ti scelgo la decisione giusta! E mi tratti in un modo così...così da scaricatore di porto!
che vena drammatica che hai...però è vero, sto meglio quando ti fai i cazzi  tuoi.
lo sai che stai parlando con te stesso?
certo che lo so. Ma che cos'è questo rumore che mi da ai nervi? Sto cercando di riodinare i miei pensieri
o sei scemo o sei scemo due sono le opzioni. Ma non capisci che qualcuno sta suonando al campanello come un pazzo? Quindi vai ad aprire e lascia stare le tue idee per come palpare il sedere alla ragazza del lago
per una volta dò ascolto alla mia coscienza e vado ad aprire. Sul pianerottolo c'è Matt, Angel e Travis.
''Ehi ragazzi, che ci fate qui?''
Matt mi sorpassa ed entra in casa seguito dagli altri, fate come fosse a casa vostra eh. Angel si siede sulla poltrona, mi guarda e appena sta per aprire bocca Travis mi annuncia tutto spumeggiante come una gallina che ha appena fatto l'uovo: ''Domani ci sarà un'altra ragazza nel gruppo!''
vedo Angel che lo brucia con gli occhi e Travis sorride come un'idiota
''siete venuti qui, alle 22:30 di casa mia per dirmi che domani una mocciosa si aggiuge al gruppo?! Non mi interessa più di tanto"
''sega non completata Jack?'' mi giro verso Matt e stringo i pugni, quello che si fa seghe è lui, io scopo direttamente
Poi ti lamenti se ti chiamo scaricatore di porto
Ignoro la mia odiata coscienza e mi rivolgo a Matt
''sta zitto Matt. Comunque, quanti anni ha?''
''17, due anni più piccola di noi.''
alzo gli occhi al cielo e sbuffo sonoramente, pure una mocciosa più piccola? Di male in peggio
Che vena drammatica
Taci tu.
''va bene...tutto qui?''
''tutto qui, volevo solo dirti di non trattarla come tratti tutte le altre'' alzo gli occhi al cielo e li accompagno alla porta.
''sai come sono io: una notte di divertimento e niente relazioni. Loro credono che dopo averle allargato le gambe e averle scopate voglia mettermi con loro''
''ben detto fratello'' Matt mi da una pacca sulla spalla e Travis ride uscendo da casa mia seguito dagli altri.
''Bhe, buona notte jason''
''notte'' chiudo la porta e vado in salotto per poi sedermi sulla poltrona.  Cosa voleva dire Angel? Sicuramente sarà la solita figlia di papà, che mi potrebbe denunciare. Ma i suoi occhi e il suo tono sembrava tutt'altra cosa...mi alzo dalla poltrona e me ne vado in stanza, mi spoglio e mi butto sul letto pensando alle ultime parole di Angel e alla ragazza del lago. Man mano le palpebre si fanno pesanti e mi addormento pensando a quegli occhi freddi come il ghiaccio

Spazio autrice
Ciau, volevo scusarmi per eventuali errori grammaticali e/o ortografici. Spero che vi piaccia, se vi va lasciate un commento per farmi sapere cosa ne pensate. :) :*

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