La neve continua a scendere initerrottamente e la temperatura si è abbassata ancora di più ma non voglio tornare a casa non saprei cosa fare. Senza accorgermi sono arrivata al parco dove ci sono solo senzatetto che muoiono di freddo. Noto qualcuno seduto su una panchina, la schiena appoggiata allo schienale e la testa tirata indietro, ogni tanto si porta una sigaretta alle labbra per poi ricacciare il fumo in alto. Il lampione poco dopo il ragazzo mi permette di vederlo bene e penso che sia proprio lui, le mie gambe si muovono da sole e in pochi secondi sono di fronte a Jason, ha le cuffie e non mi ha sentita arrivare. Gli prendo la sigaretta dalle mani e lui si mette seduto guardandomi male e togliendosi le cuffie ''ridammi la sigaretta'' alzo un sopracciglio e lo guardo divertita
''perchè fumi? Sai che ti rovini vero?'' alza gli occhi al cielo e si riappoggia allo schienale in modo scocciato
''lo so, e non mi importa, ridammi la sigaretta'' 'la butto nella neve e mi metto a braccia conserte
''mi spieghi che cazzo vuoi alle...23:05 di notte?''
''volevo solo fare amicizia visto che già ci conosciamo'' ghigno e mi siedo -poco delicatamente- accanto a lui, mettendo le mani dietro la testa e appoggiandomi allo schienale
''troppo eleganza in una sola persona'' commenta mister depressione e sigaretta
''finezza è il mio secondo nome''
lo sento ridere, lo guardo con la coda dell'occhio e ha un sorriso bellissimo, sorrido spontaneamente e chiudo gli occhi. Dopo pochi minuti che ha finito di ridere se ne sta in silenzio, ogni tanto prende una boccata d'aria come se volesse dire qualcosa ma non dice nulla
''perchè vai al lago?'' la sua domanda arriva schietta e parla in modo piatto, mi metto seduta composta e lo guardo dritto negli occhi
''niente che ti possa interessare. Tu invece perchè vai?''
il suo sguardo è indecifrabile, profondo, e un brivido mi attraversa la schiena. Non dice nulla, fa spallucce e torna a guardare di fronte a lui
''Perchè hai mentito ad Angel?''
''in che senso mentito?'' lui mi guarda e alza un sopracciglio
''che ti sei trasferita da poco a Phoenix, quando in realtà non è vero''
''storia troppo lunga'' sospiro guardando i fiocchi di neve cadere a terra per poi mescolarsi con gli altri
''abbiamo tutta la notte''
sbuffo ''sei irritante''
''lo so, me lo dicono spesso. Allora me lo dirai?''
''va bene. Io e Angel ervamo amiche da sempre, quando sono morti i miei genitori ero piccola avevo 9 anni quindi non mi potevano lasciare sola. I miei parenti non volevano occuparsi di me, quindi mi portarono in un centro adozioni, sempre di Phoenix ovviamente. Vari mesi dopo riuscì a scappare grazie all'aiuto di una donna, penso che fosse una signora della mensa che mi disse di andare da una signora che per lei era come una zia. Vagai per giorni per la città, poi finalmente riuscì a trovare l'anziana che mi prese e mi accudì come se fossi una sua nipote. Frequentai scuole private e quando nonna Molly è morta sono rimasta a casa sua. Poi ho deciso di tornare'' lui mi guarda, annuendo lentamentecon il capo
''capito...''
''meglio, perchè non ti avrei rispiegato tutto una seconda volta'' gli faccio la linguaccia e rido
''gentile eh'' ridacchia anche lui, poi aggiunge ''Come ti sono sembrati Matt e Travis?''
''Matthew è un tipo a posto, un po' play boy ma è simpatico. Travis invece è gentile e semba più intelligente'' ridacchia ''e io? Come ti sono sembrato?''
Come mi è sembrato lui? Un tipo solitario, con gli occhi vuoti come se gli mancasse qualcosa o qualcuno, chiuso in un muro che ha costruito negli anni. '' un rompi cazzi impiccione''
La sua faccia è qualcosa di epico, scoppio a ridere e mi alzo ''Andiamo rompi cazzi, ho bisogno di bere''
mi guarda e si alza sistemandosi il cappuccio della felpa in testa. Sto congelando solo a guardarlo ''io non ti porto a casa, che sia chiaro.''
alzo gli occhi al cielo ''va bene, okay'' camminiamo in silenzio l'uno affianco all'altro
''tra una settimana è Natale, cosa farai?''
E' vero, tra una settimana è Natale...una delle tante feste che non festeggio più.. Faccio spallucce e la voce esce più bassa e malinconica di quanto pensassi ''nulla..tu?''
sta in silenzio per un po, poi risponde ''starò alla casa di riposo per anziani, con mio nonno''
''hai un nonno?'' il suo sguardo si addolscisce e annuisce
''si, è con lui che da piccolo andavo a raccogliere i funghi. Quando i miei genitori sono morti mi diedero in affidamento a mia zia e ogni sabato andavo da lui, poi quando morì mia nonna lui decise di andare in una casa di riposo e io mi sono trasferito a casa sua''
''gli vuoi molto bene..''
lo guardo e lui sorride con lo sguardo perso nel vuoto ''è come un padre per me.''
sorrido lievemente ''mio padre non l'ho mai conosciuto, è morto in guerra prima che nascessi'' ricaccio indietro le lacrime e continuo a camminare a sguardo basso
''mi dispiace Aria...'' mette la mano dietro la mia schiena e mi abbraccia. Non ricordavo che un abbraccio trasmettesse tanto calore. Metto le braccia dietro il suo collo e lo stringo, mi accarezza la schiena e i capelli in modo lento. Guardando tra gli alberi scorgo una figura che ci fissa per poi sparire tra di essi.
"meglio andare, su sbrigati''
Jason mi guarda confusa ''si andiamo''
Per il momento è meglio non pensarci, la vodka mi aiuterà a dimenticare quel tizio, almeno spero. Non voglio rivivere il passato
''Jason, dici che il passato può tornare?''
mi giro e lo guardo. Ha l'espressione concentrata, si strofina il mento con il palmo, mi guarda a sua volta ''il passato è passato. Non può tornare, perchè questa domanda?''
faccio spallucce ''niente d'importante''
''mmh okay''
camminiamo per altri due isolati per poi arrivare al locale. Vodka, mia amata..sto arrivando!.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 06, 2016 ⏰

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