Capitolo 1

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Oggi, dopo 25 anni mi fermo a pensare a quello che è stata la mia vita da quando sono venuta al mondo, da quando mia madre Violetta mi ha dato la vita, da quando papà Rodolfo mi ha stretta tra le sue braccia, da quando i miei fratelli Javier e Sergio mi hanno rivolto il primo sorriso. 25 anni sono già passati e adesso mi trovo dall'altra parte del mondo con Graziano, il ragazzo che tra 12 giorni diventerà mio marito e con nostro figlio, Christian che in 3 anni è riuscito a cambiarmi totalmente la vita. Chi avrebbe mai pensato che mi sarei sposata con il ragazzo che 6 anni fa mi tradì e chi avrebbe mai detto che insieme avremmo formato una famiglia. Quando ripenso al passato i miei occhi si trasformano in fontane. Ma se ripenso a lui al mio fianco quando la mamma ci ha lasciato, quando sono crollata, quando stavo mettendo fine alla mia vita per la paura di non essere una madre all'altezza del figlio che portavo in grembo, quando la mia vita stava per spegnersi quando Christian è nato, è in quei momenti che mi rendo conto che la vita, dopo avermi messo a dura prova, mi ha regalato qualcosa di unico che mi ha insegnato a rialzarmi tutte le volte che sono caduta, che mi è stato vicino, sempre, anche se tra mille difficoltà.

La mia vita è stata un gran casino fin da subito. Sono nata in Agentina, a Buenos Aires, ma la mia infanzia l'ho trascorsa in una piccola provincia, Dock Sud. Non amavo molto stare con gli altri bambini e per questo la maggior parte del mio tempo lo trascorrevo con mio fratello Javier e i suoi amici che ogni ogni giorno si riunivano nella piazzetta per giocare a calcio. Quando aveva 19 anni venne chiamato in Italia per giocare in una squadra di Milano e siccome i miei non riuscivano a mantenermi, all' età di 5 anni fui costretta a prendere tutto quello che possedevo, chiuderlo in una valigia e partire per Milano insieme a lui abbandonando tutto e tutti. Devo dire che non è stato per niente facile affrontare tutto questo da sola, senza i miei genitori. Io e Javier abbiamo dovuto fare tutto da sola, anzi, IO ho dovuto affrontare tutto da sola in quanto lui era sempre impegnato tra gli allenamenti di calcio e le partite. Le cose però migliorarono quando a vivere con noi venne la fidanzata di Javier, Paula, la donna che è stata la mia salvezza, che mi ha fatto da madre, sorella, migliore amica. L'unica donna al quale io debba dire Grazie per tutto quello che ha fatto per me e che continua a fare, nonostante non sia più una bambina e abbia imparato a cavarmela da sola. 

Lui, l'eroe su una moto con un pallone. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora