Chapter 1/ The start.

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{Harry.}
Arrivò il mio giorno, quello che aspettavo da più di due anni ormai. Il sogno di poter salire su quel palco e far vedere alla gente la fuori chi ero e di cosa ero capace.
Mi sentivo in colpa, da un lato. I miei genitori spesero moltissimi soldi pur di realizzare tutto ciò, poichè appartenevo ad una famiglia non benestante.

Odiavo dover chiedere loro dei soldi, farli sempre rimanere al verde, odiavo non poterli aiutare -certo, lavorando come commesso in una panetteria non aiutava moltissimo-.
Ma sapevano che lo desideravo più di qualsiasi altra cosa al mondo, quindi non esitarono nell'aiutarmi.
"Hai il talento nel DNA, piccolo Styles!". Queste erano le parole delle mie maestre all'asilo, quando ero sul palco per le recite scolastiche.
Crescendo continuavo a partecipare a tutte le recite, tutti i cortometraggi e tutti i cori che mi siano mai capitati in sedici anni di vita!
Ed ora eccomi qui, finalmente ero riuscito nel mio sogno più grande.

"Styles Harry? È il suo turno, buona fortuna!", rizzai le orecchie non appena sentii la voce della ragazza dello staff che mi chiamò. Tirai un grosso sospiro di sollievo e lasciai che i miei genitori mi stringessero fra le loro braccia.
Incollai perfettamente il numero "165998" sulla mia maglietta e mi passai una mano fra i riccioli disordinati che mi cadevano sul volto.
Diedi un bacio veloce sulla guancia a Gemma, la mia sorellona di diciotto anni.
Mi incamminai così verso il palco.
Sentivo il cuore in petto scoppiarmi, le guance bollenti e le mani mi tremavano da impazzire. Un caloroso applauso mi accolse e il saluto di Simon Cowell mi tranquillizzò.
C'erano proprio tutti: Simon Cowell, Richard Holloway, Beth Hart, Mark Sidaway e il nuovo giudice, Louis William Tomlinson.
Non lo seguivo moltissimo, in tv sembrava molto più piccolo, ma dal vivo è molto più alto e carino.

"Ciao! Tu chi sei?" mi disse con dolcezza la bellissima Beth.
"Ciao, sono Harry Styles ed ho sedici anni." risposi con un sorriso smagliante, mentre un altro caloroso applauso seguii le mie parole. Ero davvero imbarazzato, non volevo fare mica tenerezza.
I giudici sorrisero e dissero tutti qualcosa di carino per la mia giovane età, Simon soprattutto, mentre Tomlinson non aprii bocca. Si limitò a sorridermi.
"Cosa ci hai portato, Harry?" continuò Beth.
"Ahm, sì... Isn't she lovely."
Sentii dei carinissimi fischi dal pubblico e cercai di concentrarmi sulla mia esibizione.
Cavolo, era così emozionante. Avevo un milione di pensieri per la testa: e se avessi sbagliato tonalità di voce? E se avessi stonato? E se avessi dimenticato il testo?
Erano tutte domande che mi girovagavano in testa, ma cercai comunque di pensare positivo e concentrarmi.
"Prego Styles, quando vuoi." disse con tranquillità il caro Richard.
Avrei cantato accappella, il che mi terrorizzava ancora di più.
Dovevo calmarmi, smetterla di tremare e far vedere a tutti il mio talento.
Potevo farcela.
"Isn't she lovely? Isn't she wonderful? Isn't she precious?
Less than one minute old."
Non appena pronunciai queste frasi il pubblico prese a fischiare e ad applaudire, avevo appena iniziato, quindi la cosa era più che positiva.
"I never thought through love we'd be, making one as lovely as she.
But isn't she lovely made from love."
Cantai tutto il ritornello con calma, prendendo fiato ad ogni frase. La mia voce roca e profonda aiutava, poichè era una canzone che non si poteva fare con una voce acuta o simile.
Ero abbastanza sollevato, non dimenticai il testo, non sbagliai nessuna nota, non pensavo di ricevere commenti negativi.

Il primo giudice a parlare fu Louis Tomlinson, mentre il resto del pubblico rimase in silenzio per ascoltare le sue parole.
Io stringevo il mio microfono fra le mani e rimanevo con gli occhi fissi ai suoi.
"Non è solamente la tua giovane età, non è solo la tua voce, né tantomeno la tua performance... tu hai ogni cosa."
La sua voce e le sue parole mi fecero tirare un grosso sospiro di sollievo, anche perchè era il giudice d'onore, se mi dava l'okay lui, passavo senza problemi.
Il pubblico applaudì alle parole di Louis mentre Simon, Richard, Beth e Mark rimasero ad ascoltarlo.
Ci furono diversi secondi di tensione in quel momento.
"Mmh, quindi direi che..."
Posai le mani sul mio volto quando pronunciò quelle parole, mentre il pubblico urlava in coro "SÌ, SÌ, SÌ!" ed io ero lì con il cuore a tremila.
Sentii Louis dire un'ultima volta "Oh andiamo!" per poi premere il pulsante d'oro che mi avrebbe fatto passare.
Tolsi le mani dal viso e portai subito lo sguardo ai miei genitori in camerino, sorridendo ampiamente. Mi girai poi verso i giudici e, con voce tremante, riuscii a dire solamente e ripetutamente "Grazie, grazie, grazie.".
Quelle parole bastarono ai giudici per farli alzare dalle loro poltrone ed applaudirmi, mentre io azzardai ad avvicinarmi alle scale che facevano scendere da quell'enorme palco, per poi avvicinarmi al loro bancone.
Strinsi la mano a Simon Cowell, non ci credevo ancora. Poi mi avvicinai a Beth, era ancora più bella dal vivo.
In mezzo c'era Louis.
Non sapevo come descriverlo, ero così emozionato che avvolsi le braccia attorno al suo collo e lo strinsi per pochi attimi. Aveva un profumo buonissimo mentre la sua barbetta mi solleticava le guance.
"La ringrazio, non sa quanto ho aspettato per questo momento."
Dissi a Tomlinson per poi stringere la mano ai due restanti giudici e tornai sul palco in fretta.
Mandai un grosso bacio al pubblico ringraziando per l'ennesima volta, mentre tornai emozionato più che mai dalla mia famiglia e dal conduttore dello show, Dermot O'Learly.
"Hai spaccato alla grande, ragazzo! Hai colpito in pieno Louis, chi se l'aspettava." disse il conduttore, quasi più entusiasta di me. Mi fece notare di Louis, non capivo perchè proprio lui.
"Sono fiera di te, Harold." disse la voce rassicurante di mia madre, mentre mi stringeva fra le sue calde ed accoglienti braccia. Mi sentivo bene da paura.
"Sei il mio orgoglio, ragazzone, fatti abbracciare dal tuo vecchio!" adoravo mio padre, era sempre così gentile con me.
"Fratellino, hai fatto colpo su Tomlinson, ti rendi conto?" ed ecco Gemma. Litighiamo tantissimo, ma quando si tratta di farmi i complimenti è sempre pronta.
Anche lei mi fece notare di Louis. Ma perchè erano tutti così in fissa con lui? Cosa faceva oltre ad esser un giudice? Non l'ho visto moltissime volte, se non in qualche talent show o roba simile.
Ma comunque ci pensai poco e rimasi a sorridere per tutta la serata.
I miei decisero di tornare in camerino per parlare un po' di ciò che era appena accaduto ed aspettare la fine dello show.
Ero il penultimo concorrente quella sera, quindi sarebbe
finito a minuti.

SixteenWhere stories live. Discover now