Chapter 3/ W. Mandeville.

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{Harry.}

Passò circa un mese da quando smisi di parlare con Louis, ma riuscii a rivederlo ad ogni mia performance, diventò giudice fisso. Mi mancavano due provini e sarei arrivato in finale.
Forse mi ero comportato male, forse avevo fatto lo stronzo con lui.
Dovevo farmi perdonare, anche perchè la scuola finii.
Avevo l'estate libera, cioè, non del tutto. Lavoravo e chissà se sarei riuscito ad andare al mare, quest'anno.

|Messaggio a Louis: -Cambiai il suo nome in rubrica-
Hey, maggiore. Ti devo delle scuse.

|Messaggio da Louis:
Ma guarda chi è tornato, signor Styles.

|Messaggio a Louis:
Ascolta, mi devo solamente scusare. Sono orgoglioso quanto lo schifo e non sai quanto mi ci è voluto a convincermi di scriverti.

|Messaggio da Louis.
Mmh, forse ti perdonerò.
Che piani hai per l'estate?

|Messaggio a Louis:
Non lo so, sono stato contattato da moltissimi studi discografici. Potrei iniziare a scrivere il mio singolo e girare per tutta l'Inghilterra. Tu cosa dici?

|Messaggio da Louis:
Mmh, sembra carina come idea.
Syco Music, è il mio studio discografico, vuoi iniziare qui?

|Messaggio a Louis:
Sarebbe bellissimo.

|Messaggio da Louis:
Sarebbe altrettanto bello che tu andassi in panetteria ora, c'è un cliente.

|Messaggio a Louis:
Sono appena uscito di casa... Cristo, sei venuto fino a qui da Los Angeles?

|Messaggio da Louis:
Sbrigati. x

Posai il cellulare dentro la mia sacca non appena entrai nella metropolitana che mi portava direttamente a Mandeville in una decina di minuti.
Mi misi a sedere in fondo al vagone, come mio solito, rimanendo ad osservare la calma Holmes Chapel dalla metropolitana.
Ero una persona pacifica e molto apatica, mi piaceva la tranquillità e la pioggia.
Odiavo l'estate, il caldo e tutto quel sole.
"Street 281, Holmes Chapel" non appena lessi il nome della mia fermata, mi alzai per uscire dalla metropolitana e proseguire a piedi fino alla panetteria.
Erano appena le due, picchiava il sole ovunque e morivo di caldo. Fortunatamente mi ero messo in pantaloncini e maniche corte, con la mia adorata bandana con diverse fantasie grigie.

"Caldo, Styles?"
"Oh cristo, non puoi uscirtene così da un vicolo! Mi hai fatto spaventare, stronzo."
"Come osi parlarmi in questo modo."
"Oso eccome, vieni a prenderti questo pane."
Sentii il suo braccio fermarmi in mezzo alla strada e mi girai con un'aria interrogativa nei suoi confronti.
"Mandeville è chiuso, oggi. Sei distratto, Harry? Non c'è nessuno lì..."
"Cazzo, è Domenica! Quanto sono stressato. Ma poi, perchè mi hai chiesto di venire? Avrei potuto dormire fino a stasera!"
"Volevo solamente vederti, Har. Ti offro qualcosa da bere, andiamo a fare due passi fuori città? Potrei esser colpito in pieno dai paparazzi e non sarebbe il massimo farmi vedere in giro con te."
Scoppiai a ridere alle sue parole e mi fermai in mezzo al marciapiede, accanto a Mandeville.
"Sei serio? Prima mi chiedi di venire qui e poi non vuoi farti vedere in giro con me? Ma che cazzo."
"Harry... è difficile da spiegare. D'altronde io sono il tuo giudice agli occhi degli altri, potrebbero pensare male..."
"Non voglio crederci, Tomlinson. Cosa ti importa se ci vedono assieme? Cavolo, sono due fottuti mesi che ci conosciamo!"
"Voglio solo farti capire che per il fatto che la gente pensi che io sia gay... insomma, uscire con te...
Tu puoi benissimo dire al mondo intero d'essere gay senza problemi. Ma se ci vedessero assieme dopo il tuo coming out, inizierebbero a pensar male. A inventare strane storie fra noi e, non lo so, non voglio rovinarti la vita."
"Non me la rovini, Louis. E poi, cosa ti frega se inventassero delle storie su di noi? Mmh, io mi ci vedo già sui giornali. 'Louis Tomlinson ed Harry Styles insieme? Le teenagers impazzite.'"
"Già..."
"Cosa ti preoccupa, Lou?"
"È che per te sembra uno scherzo, Harry. Ma io..."
"Oh cristo, frena. Non dirmelo."
"Ecco, lo sapevo... come posso piacerti? Dovevo capirlo sin dall'inizio. Ho passato due mesi orribili ad ubriacarmi, a piangere e a cercare di lasciarti perdere, ma cristo Harry, cosa cazzo hai più degli altri? Io davv..."

Non gli feci finire la frase che, avvicinandomi alle sue labbra, lo spinsi in un vicoletto lì vicino e gli tappai la bocca con un caldo ed umido bacio. Louis sbarrò gli occhi, non aspettandosi minimamente un gesto simile, socchiuse gli occhi poco dopo con me rispondendo al mio bacio.
Mi strinse i fianchi avvicinandomi più al suo bacino, mentre io gli posai la mano destra sul collo e quella sinistra sulla spalla.
Mi costrinse a rimanere quasi sulle punte.
Sentivo il corpo ardermi, la sua barbetta mi solleticava il viso, le sue labbra morbide combaciavano alla perfezione con le mie.
Le sue mani mi stringevano sempre più i fianchi e il suo ventre era appiccicato al mio, sentivo la sua lingua delicata bagnarmi il labbro inferiore per poi succhiarmelo e finire con un bacio a schiocco. Non potevo fare a meno di farmi scappare un piccolo gemito, quando mi staccai dalle sue labbra.
Rimanemmo entrambi qualche istante in silenzio, le nostre fronti si toccavano, lo stesso i nostri nasi, i nostri respiri per quanto pesanti si mischiarono.

"Styles, cosa ti è preso?"
"Io-io non lo so... ho sentito la necessità di farlo..." Dissi quasi imbarazzato con un mezzo sorriso.
"E non hai sbagliato assolutamente, lo desideravo anch'io, dal primo giorno, dal primo istante."
"Perché hai aspettato? Ora cosa farai? Non temi ti abbia visto qualcuno? Cosa è significato questo bacio?" Continuavo a parlare, non rendendomi conto di quello che fosse appena successo.
"Ometto, rilassati. Sono tranquillo, non devi pensare a nulla.
Piuttosto, portami a visitare questa bellissima cittadina, non sarò riuscito ad assaggiare il vostro pane, ma ho proprio voglia di andare a mangiare qualcosa. Troviamo un posticino appartato."
Disse il maggiore che cercava di rassicurarmi, ma allo stesso tempo era irrequieto. Notavo che ogni tanto si guardava intorno. Forse avevo fatto una stronzata, forse dovevo aspettare, forse tante cose.
Ero immerso nei miei pensieri, quando sentii cadere un barile in questo vicolo e un'ombra scappare via: pensai "Ok, è una giornata soleggiata, non c'è vento, un topo di certo non può avere quella forma così umana e scappare via, chi cazzo era?"
Ero ancora fra le braccia di Louis, le sue mani erano ancora attorno ai miei fianchi, qualcuno ci stava osservando. Ho temuto il peggio, una foto, un video.
"Harry, cosa sta succedendo?"
"Dobbiamo andare, ho visto qualcuno, non sono certo in realtà, ma hai sentito il barile? Non appena è caduto ho visto qualcuno scappare via nell'esatto punto dove ho guardato."
"Ometto, devi rilassarti, può essere stato qualsiasi cosa, stai solo pensando troppo... questo posto è vuoto, le uniche persone qui siamo noi, in effetti dovremmo andarcene al fresco e a mangiare qualcosa."
Era così rassicurante, temevo solo di rovinargli la carriera se solo qualcuno ci avesse visto, ma magari sì stavo solo pensando troppo. Lui era lì, bello come il sole, a casa mia. Basta pensieri.
"Hai ragione, ho solo avuto paura.
Andiamo, ti porto in un posto molto carino, italiano."
"Non vedo l'ora, muoio di fame."
Ci incamminammo mentre facevo da guida a Louis, fino a destinazione, mi ero tranquillizzato.
Stavo bene con lui, più lo guardavo e più non riuscivo a farne a meno.

-T
Messaggio a Harry Styles:
Foto in allegato (1)
Beccati, Styles, ecco la mia rivincita.
Seguirti è stata la scelta migliore.

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⏰ Last updated: Sep 24, 2023 ⏰

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