Sono a un passo da lui eppure così lontana allo stesso tempo. Ho sempre odiato la distanza tra le persone, mi fa sentire impotente. Sarà meglio presentarsi prima... Mi chiamo Matilde e ho tredici anni; un anno in meno di Martin: alto, moro e due occhi castani che sorridono. Guardandolo mi sembra di annegare in un mare in tempesta.
Partiamo dall' inizio:
La mia valigia è pronta e non vedo l' ora di partire. Destinazione? L' Inghilterra, precisamente a Westgate on sea. Ci sarei stata per due meravigliose settimane perció la mia valigia sembrava scoppiare. Quando arrivai all' aeroporto erano circa le otto del mattino. Avevo una maglietta a righe che mi arrivava al ginocchio e dei leggins, una giacca di jeans scolorita, Adidas superstar e uno cignon da fare invidia a una ballerina di danza classica. Subito arrivarono anche le mie amiche; Carola: alta con dei riccioli biondi che le incorniciano il volto chiaro in maniera graziosa. Elena: la mia migliore amica. Magra,con dei capelli marroni che le arrivano alle spalle e la pelle color sabbia. Saremmo andate lì con alcuni nostri compagni e la nostra prof di inglese. Mia madre per la decima volta mi ricorda dove sono i documenti, i soldi e le carte d' imbarco. La saluto dandole un bacio e corro via con il mio zaino della eastpak nero e la mia valigia.Emozionate saliamo sull' aereo e io sento che questo é l' inizio di una vera avventura. Per pranzo riceviamo un panino col pollo che fa un po' cagare ma ero troppo agitata, mangiare era l' ultimo dei miei problemi.
E dopo due ore e mezzo di aereo arriviamo finalmente all' aereoporto di Londra pronte per prendere il bus che ci porterà nel piccolo paesino vicino a Margate sulla costa dell' oceano. Il pullman era molto grande, rosso e a due piani: il classico bus inglese. Passai le due ore di viaggio a fantasticare sulla vita inglese mentre nelle mie orecchie risuonava una canzone del Pagante.
"Secondo te hanno degli animali?"
"Pensi che abbiano dei figli?"
"Oddio com' è se ci mettono in camere diverse?!"
... A quanto pare Elena era più agitata di me!