0. Prologo

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–☛ 5 ANNI PRIMA ☚–

Libero.

Ecco come si sentiva Zach Powell mentre camminava sull'interminabile marciapiede dell'isolato di Hailey, con le mani inserite nelle tasche dei jeans slavati e lo sguardo che pareva seguire l'avanzare regolare e cadenzale dei suoi piedi, uno davanti all'altro. Ma in realtà i suoi occhi non vedevano le Nike nere e bianche che calzava, leggermente più lunghe della sua misura; bensì Zach era concentrato su alcuni sassolini che stava calciando da un po', esattamente come faceva alcune volte da piccolo mentre camminava al fianco di sua madre, mano nella mano, sempre percorrendo quella stessa via.

A quel tempo Amelia non era ancora arrivata a fidarsi di lui tanto da permettergli di andare a far visita a Hailey da solo in autonomia, malgrado le innumerevoli volte in cui era stato a casa della sua migliore amica. Inoltre, il mezzo buco di topaia in cui vivevano lui e sua madre distava poco più di un isolato, una lunghezza relativamente troppo grande per un bambino di prima elementare. Così aveva tartassato Amelia per oltre due anni e, solo in seguito a continue suppliche, infine era riuscito a convincerla.

Zach ricordava bene il momento in cui aveva alzato lo sguardo la terza volta che aveva fatto quella strada a piedi, dopo aver seguito con gli occhi il percorso del sasso bianco calciato per tutta la durata di quella che, al tempo, gli sembrava una lunga passeggiata. Davanti a lui aveva visto Hailey appoggiata al tronco del faggio gigante piantato nel suo giardino, intenta a leggere uno dei libri che aveva sempre in mano e, forse a causa del vestito bianco che indossava e dei capelli biondi lasciati liberi al vento, gli era sembrata quasi surreale alla luce soffusa del sole che filtrava attraverso le foglie dell'albero.

Si fermò dopo una decina di metri, così, senza una vera e propria ragione, e chiuse gli occhi per qualche breve istante, beandosi della sensazione di leggerezza e spensieratezza che la libertà gli conferiva.

Finalmente poteva tirare un sospiro di sollievo: la scuola era ufficialmente finita, per sempre, a meno che Zach non avesse voluto frequentare il college.

Produsse uno sbuffo di divertimento a quell'idea che, in realtà, non era poi così malvagia. Dopotutto, per ottenere un lavoro che gli garantisse un mantenimento sufficiente per andarsene di casa e aiutare la madre con gli eventuali problemi finanziari, aveva seriamente bisogno di una laurea. Inoltre doveva davvero cominciare a pensare con serietà al suo futuro, anche quello lontano: e se, in un tempo non troppo vicino, avesse deciso di mettere su famiglia? Come avrebbe fatto a mantenere una moglie e degli ipotetici figli? Certo, prima, però, doveva trovare una ragazza che facesse al caso suo. Non voleva rischiare di finire bloccato in un matrimonio insoddisfacente, proprio come succedeva alla maggior parte degli adulti negli ultimi decenni, per poi divorziare qualche anno dopo la nascita di un piccolo pargoletto che avrebbe sofferto a causa dell'assenza di uno dei due genitori per tutta la durata dell'infanzia e dell'adolescenza. Quel senso di abbandono gli era fin troppo familiare per poterlo ignorare e fare l'indifferente.

In poche parole, voleva essere diverso da suo padre.

Di nuovo, rise tra sé e sé, dandosi dello stupido.

C'era tempo per pensare a quelle cose: che senso aveva trastullarsi il cervello per questioni non imminenti? Insomma, non erano bastati tutti quei discorsi seri che aveva fatto con Hailey per anni per averne piene le palle per un po' di tempo? Certo, nel caso di Hailey tutto era diverso: abituata a pianificare ogni singola cosa della sua vita nei minimi particolari con un margine di tempo considerevole, non era strano che avesse deciso l'università che avrebbe frequentato dopo il diploma già diversi anni prima.

Davvero, Zach era stato molto felice quando, finalmente, Hailey aveva smesso di parlare solo e soltanto di domande d'iscrizione e corsi da frequentare. Certo, aveva dovuto sopportare quello strazio per mesi, ma, alla fine, Zach doveva riconoscere che un po' gli era stato utile: ora sapeva recitare a menadito sia la storia della Columbia che quella della Boston University.

When we were youngDove le storie prendono vita. Scoprilo ora