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Era il 1975.
Lucia e Ghiaccio erano diventati amici più di prima.
Una mattina di Agosto Lucia aveva deciso di andare a spazzolare il suo cavallo, dato che era da tanto che non lo puliva. Prese le spazzole e corse da Ghiaccio.
Il suo pelo era così lucido che non aveva bisogno di essere pulito. I suoi zoccoli erano ancora pieni di potenza come il suo sguardo, la sua criniera e la coda erano molto lunghe, così Lucia gliele accorciò un po' con le forbici. Le balzane erano di un grigio più scuro rispetto a quando Lucia l'aveva conosciuto.
Mentre la ragazza puliva il suo bel cavallo, lui si strofinava il muso sui suoi capelli morbidi e profumati. Era una scena bellissima: si poteva notare benissimo che i due amici si erano affezionati l'uno all'altro e che avrebbero sacrificato la propria vita pur di restare vicini.
E questo accadde.

Quel giorno il cielo era di un azzurro vivace, il sole faceva capolino tra le nuvole e gli uccellini cantavano in armonia come un coro.
Lucia e Ghiaccio dormivano nella loro fattoria.
Nel frattempo ad Udine arrivò la notizia che dei ladri si erano intrufolati nel paese e avevano già saccheggiato due case.
Lucia si svegliò perché sentì un rumore brusco che proveniva dal giardino. Ma questa volta, a svegliarla non era stato un bellissimo puledrino, ma dei ladri vestiti di nero. Questi entrarono nella fattoria ma furono subito scoperti da Lucia. Lei cercò di mandarli via, ma invano: i ladri non avevano nessuna intenzione di lasciare il luogo.
Allora Lucia alzò il tono della voce (non solo per mettere paura ai ladri, ma anche per svegliare Ghiaccio che venisse ad aiutarla). I ladri non fecero un passo indietro.
Ghiaccio, però, stava ancora dormendo. Allora Lucia iniziò a minacciare i ladri: se non se ne fossero andati, la ragazza avrebbe incominciato ad urlare per farsi sentire dagli abitanti del paese.
Allora i ladri tirarono fuori la pistola. Dissero a Lucia di non gridare altrimenti avrebbero sparato.
Ma Lucia, urlando, cercò di attirare l'attenzione delle altre persone. Quando i ladri si accorsero che nessuno le stava prestando soccorso, spararono a Lucia.
Nel frattempo Ghiaccio si era svegliato e, prima che il proiettile potesse colpire la sua adorata amica, il cavallo si gettò verso di lei per farsi ferire al posto suo.
Così Lucia cadde a terra salva, ma Ghiaccio fu trafitto dal proiettile e morì all'istante.

Lucia era depressa: non mangiava, non beveva, non si divertiva più e non sorrideva.

Ormai la sua vita non aveva più senso senza la compagnia del suo fidato amico che si era sacrificato per lei. Così pensò che l'unica cosa da fare per rendere omaggio al suo cavallo fosse sacrificarsi, come aveva fatto lui.

Si accorse che la pistola con cui i ladri le avevano sparato era ancora a terra. La raccolse.
La baciò.
E pronunciò queste parole: "Grazie Ghiaccio....".
Si sparò.

Ma non finì qui, perché, dopo essersi sparata alla nuca, Lucia era caduta a terra e la sua anima volò via: era andata in paradiso. Ed in paradiso aveva incontrato quella di Ghiaccio.

Si abbracciarono e trascorsero la vita INSIEME. PER SEMPRE. Nel morbido
e candido prato di nuvole del PARADISO.

AMICI PER LA VITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora