Venerdì 25 giugno, ore 9:17 AM
Non voleva parlarle. Non ne sentiva il bisogno. Ma Lauren aveva detto almeno di rivolgerle la parola.
E cosa le avrebbe detto? Specialmente dopo averla bellamente ignorata neanche un'ora prima.
"Ehi Mila, so che saranno mesi che non ti rivolgo la parola, ma in fondo che importanza ha? Ovviamente nessuna. Perciò... uhm, come hai detto che ti va la vita?"
Sicuramente era l'approccio giusto, come no.
Una parte di lei, però, un po' sentiva la necessità di chiederle come stesse. Per anni era stata la sua migliore amica e aveva buttato via tutto, così, da un giorno all'altro... Era innegabile che le mancasse.Ad ogni modo, in quel momento stava tornando in hotel, dopo aver passato un'oretta circa in spiaggia. Ci sarebbe rimasta sicuramente di più, se Lauren non l'avesse chiamata. Nemmeno lei era sicura di come fosse riuscita a convincerla, ma aveva insistito così tanto che le era risultato impossibile non accettare.
E in fondo non doveva fare granché. Avrebbe bussato alla porta... Aspetta, che senso avrebbe avuto bussare? Lei condivideva la stanza con Camila. O forse avrebbe dovuto farlo? Per una questione di privacy magari, o... Santo cielo, che casino. Una volta non si sarebbe fatta tutte quelle stupide fisime per scambiare soltanto due parole con la sua migliore amica. Con quella che era la sua migliore amica.Era finalmente giunta all'albergo, non le ci era voluto molto, alla fine la spiaggia era distante solo qualche metro dall'hotel, quando incontrò proprio Camila nella hall.
"Fantastico, e adesso cosa faccio? E se la ignorassi? E se proseguissi per la mia strada, facendo finta di non averla notata? Magari stando al telefono..." si ritrovò a pensare, non accorgendosi nel frattempo di star andando addosso proprio a Camila.
"Fanculo alla tecnica di mimetizzazione. Direi che non fa decisamente per me"
«Oh, scusami» disse alla cubana, il tono vagamente distaccato.
«Non... non importa» rispose semplicemente Camila, avviandosi verso l'uscita dell'albergo. Dinah stava quasi per lasciarla andare via, quando si ricordò della conversazione con Lauren.
«Camila! Camila, aspetta un secondo!» esclamò la polinesiana, avvicinandosi all'altra. Camila dubitò un attimo, doveva fermarsi o proseguire per la sua strada?
Tuttavia, al contrario delle sue aspettative, si fermò.
Lei non l'avrebbe fatto.
«Sì?» domandò semplicemente la maggiore, guardandola.
Nei suoi occhi riconobbe qualcosa. Non era sicura di cosa fosse, ma sicuramente non era nulla di buono. Le sembrava distrutta, sotto ogni punto di vista. Il suo sguardo non le trasmetteva nulla. I suoi occhi sembravano vacui.
Eppure una parte di lei era convinta che se avesse scavato più a fondo, forse avrebbe potuto ritrovare la ragazza spensierata e divertente che era una volta. Forse le bastava soltanto un po' di aiuto, perché tornasse come prima.
Forse...«Ah uhm, io volevo... Volevo solo... parlarti, sì» affermò Dinah, sentendosi un'idiota per quello che aveva appena detto.
«Oh... d'accordo» rispose un po' stupita Camila, ma comunque accennando un sorriso per la sua insicurezza. La minore tirò un sospiro di sollievo.
«Ti va di andare in camera o vuoi fare un giro?» chiese ancora un po' insicura la polinesiana, colpita dal fatto di non aver ricevuto un rifiuto.
In quel momento, però, cambiò qualcosa. Non era sicura di cosa fosse cambiato, o del perché ora si comportasse così, ma ebbe la netta sensazione di aver sbagliato qualcosa.
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How To Get Away With Murder
FanficE se, finalmente, avesse l'occasione di far tornare tutto come prima? E se quella fosse davvero la volta buona per chiarire e aggiustare le cose? ...Ma se, invece, si presentassero problemi insormontabili, drammi irrisolvibili e delitti inaspettati...