Capitolo 10

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«Buon giorno Emma.» Ad accogliermi così calorosamente è mio fratello Brian,come sempre.
«Ciao.» Più che rivolto verso mio fratello è rivolto verso Cameron che non mi ha degnata nemmeno di uno sguardo. Come temevo è tornato lo stronzo di sempre. Stupida,stupida,stupida. Le persone non possono cambiare così,in una notte.
«Emma,dopo io e te dobbiamo parlare.» Mi volto nella direzione della provenienze di quella voce e con mia grande sorpresa noto che è stato Cameron a pronunciare quelle parole. È freddo,nei suoi occhi non traspare alcuna emozione,al contrario della sera prima.
«Lo so,anche io.» Tutti i presenti,compresa mia madre,guardano prima me e poi lui con sguardo interrogativo. Mi avvicino a Summer e la prendo per un braccio.
«Noi andiamo un attimo in cucina. Scusate.»
«Che c'è? Che è successo? Perché dovete parlare?» Sbuffo esasperata.
«Summer,calmati! Santo Dio,datti una calmata!»
«Si si okay,dimmi SUBITO cosa è successo tra di voi.»
«Ieri sera...»
«Avete fatto sesso? Ti ha tolto lui la verginità? O dio ecco di che cosa dovevate parlare! Sei incinta? O mamma mia,ora svengo!» Ma che razza di pensieri passano per la testa a questa ragazza?
«Summer no! Niente di tutto ciò! Diamine,se mi lasciassi finire di parlare sapresti che non abbiamo fatto 'sesso'.» Prendo un respiro profondo e continuo.
«Ieri sera,quando tutti dormivate beatamente,io ero in giardino. Cameron è venuto fuori e abbiamo parlato.»
«Solo parlato?»
«Solo parlato.»
«E cosa vi siete detti?»
«Bah,niente di che. I nostri progetti per il futuro,i genitori,gli amici... Sai,le solite cose. Non è strinsi come può sembrare. Cioè,lo è,ma non sempre. Inizio a pensare persino che sia bipolare. Questa mattina nemmeno mi guardava,mentre ieri sera voleva che gli dessi un bacio...» Summer mi sta guardando in modo strano,per non dire spaventoso e inquietante.
«Che c'è?»
«Io te l'ho detto che ti piaceva!»
«Beh,sbagliavi! A me non piace proprio nessuno!» La porta si spalanca e fa la sua entrata Cam. Dio,è veramente bellissimo.
«Vieni,dobbiamo parlare.» Annuisco e per un'ultima volta guardo Sum che trattiene a stento un sorriso. Magari ha già capito che provo interesse nei suoi confronti,anche se lo nego a me stessa. Andiamo in giardino,proprio dove siamo andati la sera prima.
«Hey.»
«Hey.» Fa lui.
«Che devi dirmi?»
«Non ti fare strane idee su ieri sera. Il mio scopo era arrivare a scoparti,ma non ci sono riuscito.» Rimango pietrificata,immobile,come paralizzata. Quanto schifo può fare una persona come lui? Ed io che mi ero illusa per un breve momento di poter essere sua amica. Sento gli occhi riempirsi di lacrime,di nuovo. Le mani strette in un pugno. L'odio che si fa spazio dentro di me.
«Mi fai schifo Cameron Dallas. Mi fai veramente schifo. Non mi parlare più.» Con la rabbia che mi monta ancora dentro,giro i tacchi e vado in casa. Avevo pensato di parlare oggi a Nathan,per sapere cos'è successo,ma proprio non mi va. Penso che me ne starò tutto il giorno in camera mia,a non fare niente.
«Emma,vieni a fare colazione?»
«No grazie. In questa stanza ci sono fin troppe persone di merda.» Ovviamente mi riferisco a Cameron,ma nessuno può saperlo. Corro su per le scale e quasi rischio di inciampare,ma riprendo per fortuna subito l'equilibrio. Entro nella mia camera sbattendo la porta e mi butto sul letto. Le lacrime si stanno facendo spazio sul mio volto e in questo momento non vorrei fare altro che gridare. Gridare contro tutti. Odio la mia vita. Odio me. Odio Cameron. Odio Londra. Sto valutando la possibilità di tornare indietro con mia madre. Però non è giusto,sono venuta qui per stare con mio fratello,e per colpa di un coglione non posso? Per me se ne può pure andare a fanculo. Stronzo. Mi sento chiamare dal piano di sotto,ma non ho alcuna intenzione di scendere. Poi così,in questo stato? Non se ne parla. La porta si apre leggermente e non mi prendo neanche il lusso di guardare chi è.
«Posso?» Nathan. La sua voce. Non la sentivo da tanto. Ora che ci penso ieri non ha praticamente parlato.
«Se vuoi vedere tua sorella versione zombie fai pure.» Mi metto a sedere con le gambe incrociate sul letto e aspetto che si sieda accanto a me.
«Da quando sei sparita con quel ragazzo ti sei rattristata. Che è successo? Vuoi parlarne?» Sospiro.
«Ieri sera,mentre tutti dormivate io ero in giardino. Dopo un po' mi ha raggiunto Cameron e abbiamo iniziato a parlare del più e del meno. Sai,le solite cose. Fratelli,sorelle,genitori,famiglia. Abbiamo parlato dei nostri progetti per il futuro,abbiamo persino discusso sulla letteratura. Mi sono trovata davvero bene a parlare con lui. Oggi,invece,proprio come temevo se ne ade con 'il mio unico scopo era quello di portarti a letto'. C'è,secondo te come posso sentirmi? Una merda nell'unico senso della parola. Non è giusto! È stronzo quanto il fratello.» Nathan mi ha ascoltata,e ora so che è furioso. So che vorrebbe andare di là,raccontare tutto a Brian e prenderlo a pugni.
«Nathan,non fare niente ti prego. Guarda,davvero lascia perdere.»
«Finché io sarò qui passerà le pene dell'inferno.»
«Non dargli tutta questa importanza,non la merita.»
«Ma come fai a non volere che lo ammazzi di botte?»
«Perché non risolveresti nulla. Davvero.» Annuisce e piano piano si calma.
«Ora parliamo di te. È da ieri che volevo chiedertelo. Come mai questo cambiamento? Che è successo?»
«Niente. Avevo solo voglia di cambiare.» Mente.
«Non ci credo.»
«Non ci credere...» Si alza e se ne va via,lasciandomi sola. Di nuovo.
Spazio autrice:
Ciao gente! Come va la vita? Ho aggiornato,vi piace il nuovo capitolo? Mi scuso se è corto. Grazie a tutti! Ciao.

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