In questi ultimi giorni non sono stata poi tanto male. Ho rivisto i miei vecchi amici, sono uscita, ho ripreso ad andare a scuola. Credevo di stare peggio, invece no. Dentro sto male, si, ma devo andare avanti, e Cameron Dallas fa parte del mio passato. Mi manca, questo è evidente, ma cerco di non farlo notare. Londra è stato un incubo. Ormai fa parte del passato. Mi alzo dal letto per mettere in ordine le mie cose. Sono tornata la Emma di una volta, con il cuore un po' rotto, però sono sempre Emma. Scendo di sotto per fare cena, e Nathan non ha proprio una bella faccia.
«Nathan che è successo?» Niente. Non mi guarda.
«Nathan?» Gli scuoto una mano davanti e si riprende. «Che è successo?» Domando. Balbetta e sta sudando. «Cameron.» Il mio cuore si ferma per un secondo. Cosa gli è successo. «Cameron cosa?» «L'hanno trovato in casa di suo padre.» «E poi?» Domando urlando istericamente. «Con una siringa nel braccio.» Mi copro la bocca con le mani. Sono terrorizzata. I miei occhi si riempiono di lacrime e cado a terra, sfinita. «È in ospedale.» Continua. «È in coma.» Scuoto la testa ripetutamente. Se fossi rimasta. «Emma vuoi tornare in Inghilterra?» «Io... non lo so.» «Cameron sta male. Potrebbe morire.» «Non dirlo.» Dico asciugandomi le lacrime. Suonano al campanello e vado ad aprire io. È mia madre, che entra in casa come una furia. «Emma non pensare di andare in Inghilterra.» «Cameron è in coma, lo capisci?» Mi passo la mano tra i capelli, cercando di calmarmi. «Lo devi dimenticare. Per te non esiste.» Non posso credere che mia madre possa dire una cosa del genere. «Beh, tu non sei il mio capo.» «Emma per favore.» «Per favore niente. Il ragazzo che amo sta per morire e io non sono lì a tenergli la mano.» Guardo con disperazione mio fratello sperando che capisca. Le lacrime scendono a dirotto. «Emma ti accompagno.» Sospiro. «Adesso.» «Non è possibile adesso.» «Magari domani sarà troppo tardi.» Urlo. Si convince e mi dice di fare in fretta le valigie. «Emma.» Mi chiama mia mamma. «Cosa.» «Vai da lui e perdi me.» Annuisco. Mi preparo e corro di sotto. «Andiamo.» In macchina l'aria è rarefatta il respiro affannato e il cuore infranto, di chi ne ha passate tante, di chi è caduto e ha sputato sangue, ma di chi si è rialzato urlando alla vita "ho vinto io". «Quanto manca?» Chiedo. «Poco.» Una volta arrivati prendiamo i biglietti e ci imbarchiamo. Non vedo l'ora di arrivare.
Spazio autrice:
Ciao a tutti ragazzi. Volevo chiedervi scusa se i capitoli sono corti e se non aggiorno tanto frequentemente, è solo che ho dei problemi con la scuola e non ho idee. Grazie per le tante visualizzazioni.
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SOLO AMICI
RomanceCOMPLETA Emma è sempre stata un turbine di perfezione, bellezza e semplicità. Ha sempre sognato il principe azzurro, romantico e gentile, ma Cameron Dallas non è mai stato niente di tutto questo. Cameron non ha idea di cosa significhi la parola 'amo...