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«Trixi, non essere stupida sappiamo tutti che Derek muore dalla voglia di scoparti.» disse la bionda mentre lasciava oscillare i suoi capelli lunghi ed una fragorosa risata fece girare l'unica persona che si trovava in quel parcheggio insieme a lei ed alla sua migliore amica Beatrix Detroit.
Beatrix Detroit ed Cherie Valmont erano migliori amiche fin dai primi tempi, proprietarie terriere già dai loro diciotto anni. Le loro famiglie erano due delle più ricche dell'Inghilterra. Cherie bionda dalle origini Francesi, Beatrix mora dalle origini Spagnole. Beatrix chiamata da tutti "Trixi" aveva due fratellini più piccoli mentre Cherie era figlia unica, l'una per l'altra erano la sorella che non avevano mai avuto.
«Abbassa la voce!» esclamò Trixi ridendo «Il signore si è voltato a guardarti.» entrambe le ragazze risero.
Ogni giorno la stessa storia, uscire insieme era fantastico. Volavano soldi e risate, niente drammi, niente lacrime, niente di niente.
Avevano tutto dalla vita, soldi, case, ville con piscine, scarpe di tutte le marche e favolose auto da sfoggiare e tutto questo a soli vent'anni per Cherie.
Lei era più piccola di Trixi, che aveva ventiquattro anni portati a meraviglia.
«Stasera uscirai con lui?» chiese Cherie dedicando un famoso occhiolino alla sua migliore amica, Trixi scrollò le spalle mentre giocherellava con le chiavi della bellissima auto sportiva che le aveva regalato suo padre, si avvicinarono all'auto con le solite varie buste colme di vestiti, scarpe, borse e trucchi quando non videro più niente.
In quel parcheggio vuoto si udirono solo due voci femminili rotte dalla paura.
Un po' di tempo dopo, Trixi prese coraggio e finalmente parlò
«Cherie, ci sei?» riuscì a dire in un tremolio, l'auto sulla quale viaggiavano imbavagliate ed incappucciate rimbalzava per via della strada poco perfetta
«S..si.» sussurrò la bionda, dalla voce della ragazza e dalla situazione si poté intuire che non era niente di buono.
«State zitte o dovrò castigarvi.» udirono una voce dura e ferma, che le fece sobbalzare dallo spavento.

Durante tutto il tragitto l'unica cosa che sentirono qualche volta era la voce di due uomini e il rumore dell'auto.

Arrivate a destinazione vennero prese in braccio entrambe, una da un'uomo e l'altra dall'altro uomo, le portarono dentro una vecchia casa sperduta nel nulla, le fecero sedere, legarono i polsi di entrambe dietro allo schienale delle rispettive sedie e i piedi anche. Quando gli uomini sconosciuti tolsero i cappucci alle due ragazze molto spaventate, entrambe strizzarono gli occhi per via della troppa luce che colpì i loro occhi all'improvviso.

Le due amiche si guardarono, la mora con gli occhi pieni di lacrime, la bionda con uno sguardo arrabbiato e spaventato, la prima che si decise a guardare i rapitori dritti in faccia fu infatti la bionda, trovandosi davanti due uomini molto alti.

«Cosa volete da noi?» sussurrò Cherie impaurita mentre Trixi con lo sguardo quasi le chiedeva di restare in silenzio.

«Qualcuno ti ha detto che puoi parlare?» sentirono pronunciare dalla stessa voce che poco prima udirono in auto, il ragazzo in questione era alto ma non quanto il ragazzo che gli stava affianco. Aveva gli occhi verdi ed i capelli ricci non molto lunghi.

«Dimmi cosa vuoi da noi!» esclamò Cherie con la voce piena di rabbia e paura. Fissò prima il ragazzo dagli occhi verdi che avanzava verso di lei, mentre il ragazzo al suo fianco restò fermo, impassibile.

«Non provare mai più a parlarmi cosi.» il ragazzo dagli occhi verdi si avvicinò alla bionda, sussurrandole all'orecchio prima di mollarle uno schiaffo che rimbombò in quella squallida stanza. Subito dopo lo schiaffo si udì un urlo acuto e delle lacrime scesero sul volto della mora, Trixi guardava la sua amica con tristezza e compassione.

«Non...non toccarla.» riuscì a dire Trixi, il moro che stava affianco al ragazzo dai capelli ricci, si voltò a guardarla.

«Taci.» fu l'unica cosa che disse, a differenza del ragazzo dagli occhi verdi, lui era più alto, aveva i capelli lisci e gli occhi marroni ed era evidentemente qualche anno più grande del ragazzo dagli occhi verdi. Cherie guardò quest'ultimo con disprezzo, anche lui la guardò, dedicandole uno stupido sorriso divertito.

«Vogliamo solo sapere cosa volete da noi, abbiamo un sacco di soldi...volete quelli?» disse Trixi armata di coraggio, Cherie la guardò quasi fulminandola.

«Hai centrato il punto.» disse il ragazzo più alto, si avvicinò a Trixi e la guardò dalla testa ai piedi, passò una mano sulla guancia umida dovuta alle lacrime versate, l'accarezzò ma Trixi si girò di scatto. Il ragazzo la prese per i polsi e Cherie si allarmò «Non devi muoverti.» le sussurrò mentre osservava come il suo amico cercava di tenere ferma la bionda che si dimenava. «Sei bellissima.» sussurrò ancora, accarezzando la coscia nuda di Trixi, quel giorno faceva tremendamente caldo ed aveva indossato una gonna colorata.

«Non toccarmi.» gridò «Mi fai schifo.» gridò ancora guadagnandosi uno schiaffo sonoro. Il moro continuò ad afferrarla per i polsi, la prese in braccio e Trixi gridò impaurita.

«Cosa le farai?» urlò Cherie mentre cercava di alzarsi dalla sedia, l'ultima cosa che vide fu la sua migliore amica essere portata via.

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