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Quando il ragazzo uscì, Trixi abbracciò forte Cherie scoppiando in lacrime, mentre quest'ultima stringeva forte gli occhi per non piangere, sapeva che Trixi era molto più sensibile e fragile di lei, quindi doveva rimanere forte e combattere per lei, per la sua migliore amica.

«Dobbiamo medicare i tuoi polsi Cher, stanno sanguinando molto, hanno un brutto aspetto...» disse Trixi esaminando i polsi della sua migliore amica bionda che aveva una smorfia di dolore sul viso e gli occhi azzurri pieni di lacrime.

«Pensiamo a scappare da questo posto, non sono importanti i miei polsi adesso.» rispose Cherie guardandosi subito intorno, per cercare qualcosa da usare come arma o anche solo una via di fuga.

Nella stanza abbastanza mal ridotta, c'era solo una piccola finestra, ma non ci potevamo fare molto, si trovavano al secondo piano, se si sarebbero buttate di sotto sarebbero sicuramente morte o come minimo si sarebbero rotte qualcosa, l'unica via d'uscita era la porta, ma avrebbero dovuto attraversare il corridoio, scendere le scale e trovare l'uscita, entrambe sapevano che era quasi impossibile visto che i due ragazzi si trovavano in casa.

«Non possiamo, se proviamo a fare qualcosa ci ammazzano!» la mora si lascia prendere dal panico, mentre la bionda cerca qualcosa per fermare il sangue che le esce dai polsi.

«Gli serviamo vive, non ci ammazzeranno.»

Le due ragazze rimasero congelate sul posto quando la porta si spalancò e i due uomini entrarono, Ashton con il suo solito sguardo impassibile, l'altro arrabbiato da morire.

«Perché le hai slegate? Che cazzo ti dice il cervello?» urlò infatti l'uomo dagli occhi verdi facendo sobbalzare Trixi mentre la biondina lo guardò malissimo.

«Beatrix non farebbe mai niente di stupido, alla biondina invece le sanguinano i polsi.» rispose impassibile Ashton, passando poi del disinfettante e delle garze a Trixi, che subito iniziò a curare le ferite della sua migliore amica.

Cherie di tanto intanto lanciava qualche urletto dovuto al bruciore del disinfettante sulle sue ferite, Trixi si scusava ogni volta. Le fasciò le ferite con le garze e dopo che la bionda la ringraziò, entrambe guardarono i due uomini.

«Bene Cherie, penso che dovrei legarti un'altra volta, sai, non mi fido molto di te.» quando l'uomo dagli occhi verdi parlò la ragazza impallidì improvvisamente, si chiedeva come uno sconosciuto potesse sapere il suo nome, ma si diede alcuni schiaffi mentali quando si rese conto che apparteneva ad una delle famiglie più ricche d'Inghilterra.

«Sai come mi chiamo, sai come si chiama la mia migliore amica, sai abbastanza cose sulla nostra vita. Il tuo amico è stato piuttosto educato presentandosi. Tu invece, oltre ad essere tremendamente stronzo, non hai intenzione di farci sapere con chi abbiamo a che fare?» la bionda lo sfidò, Trixi guardava spaventata la scena, voleva urlare alla sua migliore amica di stare zitta, di non rispondere male, ma aveva paura di peggiorare le cose, guardò Ashton che come sempre era impassibile.

Il ragazzo alto dagli occhi verdi si avvicinò alla bionda prendendola dai capelli facendole chinare così la testa all'indietro, lo sguardo di lei era fisso negli occhi di lui tenendogli testa.

«Bada a come mi parli, puttana!»

Cherie decise di reagire d'istinto, come d'altronde faceva sempre nella sua vita, in meno di un secondo la mano di lei si scagliò forte contro la guancia di lui, la testa dell'uomo si voltò dall'altra parte per colpa dell'impatto forte dovuto allo schiaffo.

Trixi diede uno strattone alla sua migliore amica, Ashton invece aveva uno sguardo diverso adesso, quasi, impietosito, ma impietosito per cosa? si chiese Cherie, forse perché aveva tirato uno schiaffo al suo collega? o per ciò che lui avrebbe potuto fare a lei?

«Volevi sapere il mio nome, bene, Harry. Harry Styles, tienilo bene in mente, perché rimpiangerai di avermelo chiesto e rimpiangerai ciò che hai appena fatto.» le disse furioso il ragazzo dagli occhi verdi, Harry. Detto ciò prese Cherie per capelli e la costrinse ad uscire fuori da quella stanza, si potevano udire le urla di Trixi e i forti rumori dovuti al ribellarsi di Cherie.

«Cherie! Cherie! Dove la sta portando? Fà qualcosa!» continuava ad urlare Trixi un po' alla sua migliore amica è un po' ad Ashton, che non mosse neanche un dito per impedire che la migliore amica della mora venne portata chissà dove da Harry.

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