La vita di un ragazzo come tanti

14 0 1
                                    

"Racconto le storie dei miei amici in prima persona perché mi piace quando mi parlano delle loro esperienze,ne parlano con molto disinteresse,come se quelle esperienze sono inutili e stupide, ma infondo vedo che dentro di loro,nei loro pensieri,nei loro cuori ci sono grandi ferite che solo in pochi potrebbero rimarginare,spero che queste storie vi possano piacere."

Ciao,sono Andrea,ho 22 anni.
Sono uno di quei ragazzi menefreghisti,mi sveglio quando voglio,mangio quando voglio e cosa voglio,faccio ciò che voglio,beh insomma avete capito che in qualche modo sono una persona inaffidabile.

Ho sempre odiato la scuola,è sempre stata una spina nel fianco e motivo di litigio con i miei genitori,le uniche persone che mi capivano veramente erano i miei amici,compagni d'avventure e disavventure.
La mia storia comincia adesso..

8 settembre 2011

Finalmente riusci ad accedere alle superiori,ci ho messo anni a superare le medie per il fatto che io odiassi la scuola,lanciavo sedie,rispondevo male ai professori,ai compagni,mi facevo odiare.
Il primo giorno,un autentico disastro.la prof mi sbattè fuori perché avevo i pantaloncini corti,in quel momento mi chiedevo:
"Cazzo stai scherzando vero? Ci sono 35 gradi e tu vuoi che venga a scuola con i pantaloni lunghi?"
Me ne uscì fuori dalla classe sbattendo la porta come segno di disprezzo nei confronti della prof e andai alle macchinette a prendermi un caffè.

Ad un certo punto sento da dietro:"Andrea sei veramente tu?"
Mi girai di colpo,vidi un professore,era il mio professore delle medie,mi aiuto moltissimo con lo studio ed è merito suo se io riuscì a passare dalle medie alle superiori,era molto di fretta e mi raccomando di non bighellonare alle macchinette il primo giorno di scuola.
Suonò la campanella,la prof uscì dalla classe guardandomi con un volto minaccioso ma non mi disse nulla.
Entrai in classe,una ragazza si sedette al mio posto,avvicinandomi a lei mi chiese come mi chiamassi,non sono il classico tipo che dice:"ehi ciao sono andrea,piacere di conoscerti:)"
No.
Sempre stato arrogante con chi mi si para davanti,la ignorai,era la più carina della classe,quel giorno fu l'inizio della mia rovina.
Nei giorni seguenti la situazione degeneró,quella mia compagna disse a tutti gli altri della classe che io l'abbia trattata male,e come sempre noi sappiamo che se una ragazza carina va da un ragazzo,gli mostra un po' di scollature e gli dice quel tizio mi ha trattato male è scontato quello li mi venga a prendere a pugni.
Quei giorni sono stati i peggiori,scazzotate,insulti,scherzi di pessimo gusto di ogni tipo.
Un giorno mi chiesi:"ma perché non sto reagendo a tutto ciò come ho sempre fatto?"
Non ci riuscivo,in classe era come se non ci fossi,come se nessuno sappia che esisto.

22 dicembre 2011

Iniziarono le vacanze,non incontrai molto spesso i miei amici perché loro andavano in una scuola più lontane ed essendo che studiavano molto non uscivamo quasi mai.
Quel giorno però decidemmo di vederci al solito di bar in piazza per prenderci una birra e a guardare il culo delle ragazze che passavano.
Il giorno di natale ci fecimo regali tutti uguali,dei mousepad a forma di tette,non ho riso cosi tanto in vita mia.
Come ogni giorno andavamo li in piazza a bere birra e a vedere che gente passa.

30 dicembre 2011
Questa data,l'inizio della mia vera vita.
Quel giorno vidi una ragazza veramente stupenda ma non quelle che si mettono quintali di trucco,era se stessa ed era veramente bella,ebbi le palle di andare da lei a chiedergli una sigaretta e lei mi rispose:"no mi dispiace ma io non fumo,il fumo fa male ed è un peccato che un ragazzo bello come te morissi precocemente"
Me lo disse con un tono cosi serio che non sapevo distinguere se era la realtà o un sogno,e quando smise di parlare mi sorrise,mi salutò e se ne andò.
Rimasi a Guardarla mentre se ne andava,e attraversata la strada le amiche di quella ragazza si misero a ridere e le dicevano:"ma che fai giulia *risate* parli con gli sconosciuti? *risate*"

Anche se ero lontano riusci ad udire le sue esatte parole

"Era carino quel ragazzo"

Il mio cuore batteva più forte,lo sentivo,non riuscivo a descrivere il motivo per cui batteva cosi forte,me ne andai da quella piazza,cominciai a seguirla senza farmi notare fino a che quella ragazza si fermò vicino un portone le altre ragazze la salutarono,lei ricambió e aggiunse:"domani andiamo in discoteca ragazze,alle 9 in piazza okay?"
Le ragazze risposero:"si gioia mia"e se ne andarono.

Tornai in piazza,i miei amici mi aspettarono in piazza per tutto il tempo.

Continua..

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 31, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Speranze.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora