Capitolo 5

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Finalmente riesco ad aprire gli occhi.
Mi fa male tutto il corpo, era meglio quando dormivo, almeno non sentivo niente.
Do subito un'occhiata alla stanza in quale mi trovo. È tutta fatta di legno, c'è un armadio, una scrivania con la sedia, vedo pure una uscita sul balcone, poi il letto in quale sono sdraiata ha le lenzuola bianche.
Tutto è fantastico ma perché sono nuda? Qualcuno mi ha tolto i vestiti!
Mi copro la faccia con lenzuolo.
Mamma mia che vergogna !
A questo punto sento la porta aprirsi, e vedo entrare un ragazzo, alto, con capelli scuri, leggermente alzati, occhi marroni, ha un po di barba, solitamente non mi piacciono i ragazzi che hanno la barba, ma devo ammettere che a lui sta benissimo. È vestito in un modo molto ma molto antico. Vorrei morire dalla vergogna, una ragazzo niente male che entra nella mia stanza ed io sono completamente nuda... Che figuraccia!
- Buongiorno, vedo che ti sei finalmente svegliata.- dice il ragazzo, dopodiché avvicina la sedia al letto e ci si siede sopra.
- Ehm... Ciao.- dico imbarazzata, sento la mia faccia andare a fuco, sicuramente sono diventata bordo.
- Perché ti nascondi sotto il lenzuolo?-
- Come perché ! Probabilmente perché qualcuno mi ha fregato i vestiti!!-
- Ah ! È vero, sai erano completamente bagnati. Teli abbiamo tolti, se no potevi prenderti qualche raffreddore.
Nel armadio trovi qualcosa di pulito.
Sicuramente niente sarà all'altezza del vestito rosso, ma meglio di niente.-
Il ragazzo si mette a ridere. Ha una risata dolcissima, mi piace troppo.
- Va bene, però potresti uscire fuori per cortesia.-
- Certo, quando sei pronta scendi giù. Ti aspetterò nella cucina. Ti preparo qualcosa da mangiare.- dicendo questo, esce dalla stanza.
Decido subito di dare un'occhiata al contenuto del armadio.
Prendo un paio di pantaloni neri fatti di pelle, una camicia bianca, sopra ci metto un corsetto nero e la giacca di pelle nera, poi stivali neri con un piccolo tacco, mi legò i capelli in un coda e mi decido di scendere.
La casa è molto piccola, prendendo le scale sono arrivata direttamente in cucina. Il ragazzo vedendomi ha aperto leggermente la bocca.
- Vedo che i miei nuovi vestiti sono molto apprezzati.-
- Certo, sembri proprio una di noi.-
- "Una di noi" ? Che cosa vorresti dire?-
- Allora prima di tutto mi presento. Mi chiamo Dominic.-
- Io sono Is......- non ho nemmeno il tempo di finire la fresa che vengo interrotta da ragazzo.
- Si, lo so chi sei. Siediti al tavolo, ti ho preparato un panino e il the.-
Faccio come mi dice, Dominic si siede davanti a me.
Do un morso al panino, devo dire ch'è veramente buono.
- Allora..mi potresti spiegare chi sei.-
- Io sono un cacciatore dei Vampiri e in realtà anche tu lo sei però ti dovresti allenare.-
- Frena ragazzo. Io non sono una cacciatrice, io sono soltanto una ragazza, una ragazza normale.
- Ma tu sei la figlia di Van Helsing !-
- Chi è questo Van Helsing ?-
- Soprattutto è il tuo padre, ma è anche il miglior cacciatore che ha messo il piede in questo inferno, ha quasi ucciso Dracula !-
- Senti se il mio padre fosse un cacciatore me lo ricorderei benissimo.-
- Su di questo dovresti parlare con lui. Però adesso non c'è, è uscito in città a fare un servizio.-
- Ma dove ci troviamo di preciso ?-
- In un posto dimenticato da Dio, cioè Transilvania. Qui per noi il tempo si è fermato nell'epoca di medioevo, per questo sono vestito in questo modo.-
- Questo significa, niente cellulare, niente corrente, niente macchine?-
- Esatto, è tutta colpa di Dracula e il suo popolo, che usano questa città come la sua dispensa personale. La gente vive in terrore, hanno paura di uscire di casa perché non vogliono diventare la loro portata principale.
Ecco perché esistono i cacciatori, per porre la fine a questo l'inferno.-
Devo dire che mi ha un po spaventato con questo discorso.
- E se io non vorrei diventare una di voi ?-
Il ragazzo mi stava per rispondere, ma il rumore della porta lo ha fermato.
Entro un uomo di mezz'età alto, muscoloso, con il capello da cowboy nero, con una giacca lunghissima, aveva un po di barba e occhi marroni.
Quando mi vede si fermò al instante.
Il mio cuore cominciò a battere più forte.
Quei occhi, gli potrei riconoscere in qualsiasi momento.
- Isabella...- disse uomo.
- Papà...- dissi io.

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Nella foto di sopra: Dominic

La Sposa Del Mostro (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora