Cala la sera.
Ormai il sole è sceso definitivamente, portando via con sè l'intera gamma sgargiante degli accesi colori serali.
Si inizia a vedere la pallida luna sorgere da dietro una lontana collina a est, ora in controluce.
Con il buio giunge il silenzio e il silenzio della notte è terribilmente spaventoso quando non sei al sicuro.
Mi chiamo Paloma e sono in compagnia delle mie tredici sorelle: Brenda, Monique, Chanel, Stella, Blue, ChiChi, ecc.
Siamo nel bel mezzo della campagna, altissimi recinti ci rinchiudono, invalicabili, nessuna fonte di luce. Tasha, la nona sorella, cerca del cibo, scava per terra disperata pensando di trovare chissà cosa... Disperate perdiamo il conto dei giorni che siamo rinchiuse qui, non ce la facciamo più, è una prigionia, basta. Brenda inizia a impazzire e non riesce più a controllarsi, Tatiana mangia sassi da giorni. Siamo arrivate a limite.
Vagavamo distrutte nell' area a noi concessa, piccolissima. Come pesci giravamo intorno senza meta per ore e ore in un perforante silenzio, senza più una forza...
Quando d'un tratto..
sentiamo qualcosa.
Era qualcuno che si stava avvicinando.
Trina, Tasha e Chanel iniziano ad attirarne l'attenzione gridando "aiuto aiuto!!" Ma non ebbero risposta...
Io e alcune altre mie sorelle iniziamo a diventare sempre più sospettose tanto che suggeriamo a tutte di entrare in quella specie di casetta in mezzo al recinto e stare tutte zitte, ma niente, erano tutte prese a gridare in modo confuso alla vana ricerca di aiuto.
Noi tre nel frattempo entriamo in questa specie di baracca inospitale e fredda, ma almeno più sicura...
Dopo intensi minuti di urla assordanti segue un imrpovviso silenzio.
Perché questo silenzio? Erano libere? Cos'è successo? Sporgo dall'uscio della baracca per vedere l'inguardabile. Un massacro.
Tutte morte.
Dissanguate.
Potevo vedere i corpi delle mie undici sorelle pallidi senza una goccia di sangue, sciupati e inanimati.
Rimaniamo in tre: Paloma, Chanel e ChiChi.
ChiChi in realtà non ce la fece per ancora molto tempo e decise di togliersi la vista, per rimuovere invano questa cruda immagine di dosso.
Chanel non è più riuscita a parlare dall' accaduto.
Il giorno dopo hanno trovato i cadaveri, noi tre superstiti siamo state trasferite per l'ennesima volta in un'altra recinzione, un'altro pollaio.
Un'altra vita.Stavolta ha vinto la faina.