IL RITORNO

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"Tanto non mi prendi"

"Non è vero" correvo talmente veloce che sono inciampata in un sasso sbucciandomi il ginocchio
"Harry Harry vieni"

"Cos'è successo?" si avvicinó a me asciugandomi le lacrime

"Mi sono fatta male, guarda non riesco più a muoverlo"

"Si e adesso rimarrai paralizzata a vita ma smettila piccola pazza vieni che ti porto a casa"
Mi prese di peso e mi portò fino casa mia.
Ecco da li in poi ricordo solo urla,pianti,io e mia madre che aspettavamo un treno per andare in Italia lontano da mio padre.
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"Dai passerotto svegliati l'aereo è atterrato" mi sussuró mia madre delicatamente nell'orecchio e sfiorandomi la mano

"Mamma ti ho detto cento volte di non chiamarmi passerotto! Mi chiamo Jesy, J-E-S-Y!" gli dissi mentre mi strofinavo gli occhi

"Lo so tesoro come ti chiami sei mia figlia" mi afferò dalle guance stritolandole e si naturalmente io per staccarmi scivolai per le scale con tutti i bagagli.
Ok rilassiamoci non mi conosce nessuno,ispira ed espira.

Uscimmo finalmente da quel maledetto areoporto,prendemmo un taxi e ci avviammo per andare ad Holmes Chapel. Arrivammo dopo un po,quel tassista era più lento di me quando corro.

"A finalmente casa dolce casa" si mise ad urlare la mamma entusiasta "Bhe non dici nulla?"

"Mamma? Mi hai trascinato qui contro la mia volontà cosa vuoi che ti dica" incrociai le braccia alzando un sopracciglio

"Ma tesoro vedrai che ti piacerà" venne li abbracciandomi e stritolandomi come se non mi vedesse da anni.

Entrammo in casa,io presi le mie cose e andai subito in camera mia per sistemarle e riposarmi un po. Finí di sistemarle dopo qualche ora,feci un sopiro di sollievo e mi sdraiai sul letto. Sentivo che la porta si stava aprendo allora presi la mia ciabatta e andai verso di essa quando la aprì vidi lui.

"STYLES" grida saltandogli addosso,così finimmo tutti e due sul pavimento del corridoio

"BROWN allora sei tornata eh" disse spettinadomi i capelli

"Non ti potevo lasciare mica solo per tutta la vita!" Feci la faccina soddisfatta

"Un'attimo che ci fai con la ciabatta di gomma?" Chiese alzandosi e aggiustandosi i capelli

"Oh niente avevo paura fossi un maniaco e quindi ho preso questa hahaha"

" No vabbè e tu vorresti uccidere un maniaco con una ciabatta di gomma? Bella idea"

"Non fare il sarcastico styles o ti faccio mangiare la ciabatta" feci per mettergli la ciabatta in bocca quando vidi una figura femminile che stava salendo le scale

"Jesy ma quanto sei cresciuta!"

"Anne! Finalmente da quanto tempo!" Le andai incontro saldandogli addosso. Per me era come una seconda mamma quando mio padre e mia madre litigavano io andavo sempre da lei,e lei mi diceva che si risolverà tutto e poi mi cantava una canzone
"Allora Ragazzi sta sera rimanete a cena qua" si mise ad urlare mia madre in fondo alle scale.
Adesso ho capito da chi ho preso

"Si mamma ma ci sentiamo non c'è bisogno che urli"

La serata passò velocemente avevamo un sacco di cose da dirci. In questi anni erano cambiate molte cose ed anche io e Harry eravamo cambiati.

Ho Scritto il Tuo Nome Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora