2. Her

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Camila's pov

Beep-beep

Non volevo davvero iniziare un'altra giornata tutta d'accapo e tutta minimamente uguale.

Mi alzai ugualmente, feci le stesse cose di ieri, e aspettai Normani come sempre fuori da casa mia, nel tragitto però mi disse che oggi a quanto pare sarebbe venuta una nuova ragazza nella nostra scuola, ero molto curiosa, ma forse sarà semplicemente come gli altri, tutti uguali.

Arrivo a scuola, solita sigaretta, e poi io e Normani ci dirigemmo in classe, notai qualcosa di strano però, l'aria aveva qualcosa di strano o semplicemente ero io che vidi tutto offuscato, e svenni senza rendermi conto.

Mi svegliai in infermeria, molto confusa aggiungerei, e vidi davanti a me Normani che si avvicinò preoccupata e mi chiese che cosa avessi, io le dissi che non era nulla, anche perché non ricordavo davvero nulla di quello che successe pochi minuti passati.

Normani non sapeva come stessi, non sapeva davvero che io in realtà mi odiavo, che in realtà odiavo essere me, e che semplicemente a volte volevo solo essere come tutte le altre, magari semplicemente superficiale, ma non ne ero capace, nonostante i miei sforzi, gestire l'ansia e gli attacchi di nervi stava diventando ancora più difficile e io iniziavo a preoccuparmi di ciò che sarebbe potuto capitarmi con il passare del tempo.

Normani mi aiutò ad alzarmi dal lettino dell'infermeria, e le dissi che dovevo andare in bagno, ed insistetti affinché potessi andarci sola.

Arrivata in bagno, assicurata di non vedere nessuno nei paraggi, tirai un pugno sul muro, facendomi malissimo, ma non riuscivo più a controllare il nervosismo e avevo bisogno di sfogarmi in qualche modo, così aprì la finestra del bagno e mi accesi una sigaretta.

? : Potresti prestarmi l'accendino? Ho scordato il mio in classe.

Io : Ecco, tieni.

? : Sei di poche parole noto, io sono Lauren Jauregui comunque.

E mi tese la mano, facendomi uno strano sorriso.

Io : Io sono Camila Cabello.

Lauren : Ti hanno detto per caso qualcosa riguardo la nuova ragazza che si è trasferita oggi?

Io : Sapevo solo che doveva venire, secondo me sarà un'oca però, un po' superficiale come tutti qui.

Lauren : Piacere, sono Lauren, la nuova ragazza.

Io : Oh scusami, non volevo dire ciò che ho detto.

Mi fece una piccola risata, e alzò stranamente il sopracciglio destro.

Lauren : Oh figurati, ti sembro forse un'oca superficiale?

Mi soffermai un po' su questa sua domanda, ed ebbi il tempo di guardarla meglio. Notai che aveva dei bellissimi occhi, ma non sono sicura del colore, credo fossero verdi, poi erano azzurri, e poi forse anche quel colore pallido che ha la mattina. Poi aveva dei lunghi capelli neri, non erano mossi e non erano lisci, ma erano veramente belli. Non era molto magra come ragazza, o come meglio dire, come tutte quelle stupide oche che campano di sola aria. Lei era abbastanza bella, era davvero bella, di quella bellezza che ti incuriosisce.

Mi ero persa un po' troppo forse, perché notai che Lauren sventolava la sua mano davanti al mio viso, per farmi avere la sua attenzione nuovamente.

Lauren : Camila ci sei?

Io : Scusa, stavo pensando.

Lauren : Quindi pensi che io sia un'oca?

Io : No Lauren.

Lauren : Non hai detto che non ti sembro superficiale.

Io : Beh non ti conosco.

Lauren : Già è vero.

Io : Io devo andare in classe ora, scusami.

Lauren : Aspetta andiamo insieme, io vado in 3B, tu dove vai?

Io : Ma anch'io...stamattina non ti ho vista però.

Lauren : Sono entrata dopo, ma tu eri in infermeria.

Io : Oh già, comunque andiamo.

Entrammo in classe e mi andai a sedere al solito banco affianco a Normani. Mi girai e notai che Lauren mi stava guardando.

Di solito pensandoci non avevo mai fatto caso agli sguardi della gente, ma il suo non riuscivo a capirlo, era come se ti leggesse i milioni di libri che possedevi dentro la tua anima.

Lauren Jauregui aveva questo, ed io ero semplicemente molto curiosa.


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