Cap- 6 Sogni e realtà

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Era decisamente strano quello che vedeva. Che cosa ci faceva Severus con una divisa rossa e oro? Perché sorrideva a James? E come cavolo era possibile che Peter Minus fosse un ragazzo così robusto e fiero?

Lily si accorse di avere gli occhi chiusi. Provò ad aprirli, ma non ci riuscì.

'Ok Lily, niente panico, riprova' pensò.

Riprovò ad aprire gli occhi, ma di nuovo non accadde nulla. Poi si rese conto che c'era qualcuno che parlava lì vicino a lei, ovunque si trovasse. Abbandonò il tentativo di aprire gli occhi e si concentrò sul resto del corpo, per riuscire a sentire le parole delle persone che erano lì. Udì la voce di Jane dire "...ha detto Madama Chips che si riprenderà, ha solo bisogno di riposarsi" . Lily sentì qualcuno rispondere, ma lo fece a voce troppo bassa per poter capire a chi appartenesse, figuriamoci per sentire che cosa dicesse. Subito dopo avvertì qualcosa sfiorarle la guancia, e poi sentì la voce della sua amica molto vicina all' orecchio sussurrarle "Non so se riesci a sentirmi Lils, ma io devo andare a riposarmi. Sono stata tutto il giorno qui con te, e ora devo dormire."

Lily avrebbe voluto rispondere, ma non era padrona di sé. Avrebbe voluto dirle di restare ancora qualche minuto per spiegarle che cosa fosse successo, ma la sua bocca si ostinava a rimanere chiusa, nonostante tutti i tentativi che facesse. Provò ancora e ancora a riprendere il controllo del proprio corpo, ma invano. Dopo quelle che le parvero ore, si addormentò distrutta.

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Lily si svegliò, questa volta completamente. Si stiracchiò nel letto, e fu felice di rendersi conto di essere di nuovo padrona di sé. La prima cosa che avvertì fu un dolore fortissimo ai muscoli dell'addome e immediatamente ricordò che aveva ricevuto una Pluffa lanciata a tutta velocità in pieno stomaco. Poi si rese conto che c'era qualcosa che le pesava sulla gamba sinistra; abbassò gli occhi e vide James seduto su una sedia con le mani incrociate sotto la testa, che era appoggiata sulla sua gamba. Lo guardò, un po' stupita e un po' intenerita.

'E' restato sempre qui' pensò, notando che ancora indossava la divisa; non si era nemmeno tolto i guanti che usava quando si allenava.

Con molta delicatezza alzò la mano sinistra e gliela appoggiò sulla testa, iniziando ad accarezzargli i capelli. In quel momento le tornò in mente la Sala Comune, quello che lui le aveva detto e come aveva reagito lei. Vergognandosi, tolse la mano dai suoi capelli, sospirando e chiudendo gli occhi.
"Non fermarti, ti prego"

Lily sussultò violentemente quando sentì quelle parole.

James voltò la testa verso di lei, tenendola però appoggiata sulle mani. La guardò, dritta negli occhi.

"Che ti è preso, Evans? Adesso mi coccoli?" chiese con una voce un po' più dura. Come se si fosse pentito del tono usato poco prima.

Quel tono ferì Lily, quasi quanto gli occhi di lui. Freddi. Lontani.

Sentì gli occhi riempirsi di lacrime e li abbassò, togliendo la mano dalla testa di lui. James continuò a fissarla, sempre con lo stesso sguardo duro.

"Non mi ascolti, eh?" poi si mise meglio a sedere, si stiracchiò e disse "Io me ne vado. Sono rimasto perché tu non fossi sola mentre Jane andava a riposarsi..." detto questo si alzò e si voltò, dirigendosi verso la porta dell'infermeria.

Non appena lo vide alzarsi, Lily fu colta dal panico 'Non posso perderlo, non posso lasciarlo andare via' e prima di rendersene conto, si allungò e gli afferrò il polso "No!".

James si voltò, guardò prima la sua mano sul suo polso e poi il volto della ragazza, alzando un sopracciglio. "Perché non dovrei?"

Lily arrossì, abbassò gli occhi e borbottò qualcosa. "Non ho capito" le disse il ragazzo.

"HO DETTO CHE NON VOGLIO CHE TU TE NE VADA PERCHE' MI PIACI, POTTER, MI PIACI!" gridò la ragazza con tutto il fiato che aveva in gola.

James la fissò per un attimo e poi le sorrise "Questo mi fa piacere" disse inclinando la testa di lato, con uno sguardo dolce. Lui si sedette sul letto vicino a lei e la guardò negli occhi. "Davvero molto piacere" disse ed iniziò ad avvicinarsi al volto della ragazza.

"Signorina Evans! Non mi sembra il caso di gridare così!" disse Madama Chips, sbucando dalla porta del suo ufficio. I due ragazzi sussultarono nel sentire la voce della donna, si allontanarono molto rossi in faccia ed evitarono accuratamente di guardarsi.

Madama Chips, che sembrò non essersi accorta di nulla, disse "Bene signor Potter, è il momento che lei esca, devo visitare la signorina Evans".

James non se lo fece ripetere due volte e si alzò dal letto ammiccando alla ragazza "Ci vediamo in Sala Comune".

Lily annuì, rivolta alle lenzuola, ancora troppo imbarazzata per guardarlo.




James uscì dall'infermeria con un sorriso stampato in faccia. Salutava chiunque gli passasse vicino, perfino i Serpeverde. Arrivò in Sala Comune e vide Sirius seduto vicino al caminetto, chiaramente in ansia. Questo, non appena vide l'amico, si alzò e gli si avvicinò "Come sta? E' sveglia? Che dice Madama Chips? Volevo parlare con Jane, ma è andata subito ai dormitori, mi ha detto di essere distrutta"

James mise una mano sulla spalla dell'amico e, con un'aria inebetita, gli disse "Sta bene, anzi, benissimo!".

"Cos'è successo?" chiese preoccupato l'altro. James abbracciò il compagno, senza dire nulla, ancora sorridendo. Sirius rise, ma sembrò che latrasse "Si, amico, ho capito. Si è dichiarata". Iniziarono a ridere insieme: Sirius felice per l'amico, James sconvolto, felice e anche un po' nervoso. Risero fino a quando non si aprì il buco del ritratto.

Obiettivo: Lily EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora