Chapter one

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-Smettila,e non urlare più con me!-
-Io non sto urlando,sei tu che devi fare sempre l'esagerata-
-Ti rendi conto di come sta crescendo?Sentando sempre te che mi maltratti -
-Io ti maltratto ?Ma smettila -
-Giuro che me ne vado ,un giorno di questo me ne andrò sul serio ,tanto tu e tua figlia state benissimo anche da soli-
-Fai come ti pare!-

Sono stufa,seriamente stufa di svegliarmi ogni mattina con i litigi dei miei,non è vero che ci si abitua è tutta una menzogna.Tre anni fa ero fiduciosa ,pensavo che dopo che i miei avessero rinunciato a firmare le carte e dopo il trasferimento per motivi di lavoro di mio padre in America tutto sarebbe cambiato:aria nuova ,casa nuova,vita nuova e soprattutto niente più litigi .Il mio sogno in parte si è realizzato ma solo per pochi mesi ,dopo tutto è ritornato esattamente come prima,forse anche peggio....
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Pensavo stesse scherzando quando mia madre diceva che un giorno se ne fosse andata ma evidentemente non era così .
Mi sveglio,ma senza che la sveglia suoni .In casa non si sente nessuno se non le lacrime di qualcuno che piange e che urla con tutto il fiato che gli è rimasto .Mi alzo dal letto e scendo le scale velocemente ,rischiando numerose volte di cadere .Sulla soglia della porta ,proprio davanti a me vi è mia madre con una grossa valigia al suo fianco ,credo che questa volta se ne andrà sul serio .
-Dove vai?-le chiedo guardandola negli occhi  ma senza che il mio sguardo venga ricambiato
-me ne vado,non posso più stare qui,non me ne importa più niente è impossibile continuare così!-
-Ah giusto,a te non te ne importa nulla-sputo amaramente
-Finiscila di tratrarmi in questo modo !-
-Sai che ti dico?Vai pure,lascia la tua famiglia ,divertiti.Che ti aspettavi di sposarti ,avere una famiglia e poterti divertire come un tempo?Hai quarant'anni sei patetica!-le dico sull'orlo di una crisi isterica
-Io,patetica?Ti farò pentire di quello che hai detto ,prepara le valigie,torniamo a casa-
-Casa mia è qui ,con mio padre-
-Ok,fai come vuoi,addio-
Queste sono le ultime sue parole .Subito dopo le mie mani iniziano a muoversi involontariamente attraversate da forti tic,tutto attorno a me inizia a girare ,sento due mani cingermi le spalle ,qualcuno che urla ,poi il buio totale.

È la prima volta che mi sveglio senza le urla dei miei che litigano ,nella mia stanza si sente solo il ticchettio dell'orologio da tasca che mi è stato dato da mia madre che ha sua volta l ha ricevuto da mio nonno il quale purtroppo è morto tre mesi prima della mia nascita,a questo pensiero mi rattristisco sempre,non ho avuto nemmeno il tempo di conoscerlo.Mi guardo attorno e mi soffermo a guardare fuori dalla finestra,la luna si trova alta nel cielo segno che è notte inoltrata.Tento di alzarmi dal letto ma non faccio neanche due passi che tutto intorno a me inizia a girare e cado rumorosamente sul letto .Sento qualcuno avvicinarsi velocemente alla mia camera
-Angelo mio,ti sei svegliata?-
-Sì papà,puoi entrare-
-Mi hai fatto spaventare sai?-dice e sul suo volto compare un sorriso appena accennato,i suoi occhi color ghiaccio sono cerchiati da grosse occhiaie ,probabilmente ha passato tutta la notte a piangere  anche se lui non si è fatto vedere, non si poteva far vedere,lui è il mio eroe e gli eroi non piangono,almeno credo
-Oh,non ti preoccupare,sto bene-
-Sicura?Non mi puoi mentire conosco bene te e i tuoi occhi-
-Mi gira solo la testa e non riesco ad alzarmi vorrei guardare meglio  fuori dalla finestra -
Detto ciò mi prende in braccio come una sposa e mi lascia vicino la finestra
-Alexandra io sono giù in salotto,se ti serve qualcosa non esitare a chiamarmi-
-Ok grazie,ti voglio bene-
-Anche io ti voglio bene angelo,anche io- dice dandomi un bacio sulla fronte per poi uscire dalla mia stanza.Adoro i suoi baci sulla fronte,sono così dolci,li preferisco a qualsiasi bacio sulle labbra,mi fanno sentire protetta.Mentre osservo la luna il mio sguardo cade su una figura molto alta illuminata solamente dalla pallida luce lunare.Una domanda mi sorge spontanea:chi può essere? Sono tentata dal chiamare mio padre ma proprio nel momento in cui sto per aprire la bocca si sente un rumore molto acuto simile a un fischio tutto intorno a me inizia a girare e indietreggio fino a cadere di nuovo sul letto.Forse quella figura così alta era soltanto un albero anche se non ricordo la presenza di un albero in quel luogo,ora ho anche le allucinazioni.Persa tra questi pensieri decido di tirare su le coperte inalando l'odore del detersivo che mia madre usava per lavare la biancheria...chissà dove sarà ora
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Sono tornata alla riscossa con una storia a tema crepypasta (yee applausi) anche se fin ora non ha proprio nulla di creepypasta se non l'apparizione dello zio slendy (se l avete riconosciuto anche dalla mia schifosa e vaga descrizione siete dei geni) .Spero di tornare presto con un aggiornamento in settimana ,bho
Eh niente ,scusate per gli errori se ce ne sono
Go to sleep
-Alexandra

Dark Angel//la figlia di satana Where stories live. Discover now