One

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...E anche questa sigaretta la smezzo con il vento. Fuori 40° ma dentro un freddo polare..

La serata proseguì e entrarono il resto della gang. Avevo un'ansia terribile. Arrivò finalmente la mia pausa. Uscì fuori e aprii il mio pacchetto di sigarette. Ne accesi una. Mentre fumavo aprii la connessione dati. Mia madre non aveva lasciato niente. Nessun messaggio. Nessuna chiamata. Niente.. c'era dolo un messaggio. Solo a Michel importava di me. Ma chi è Michel? Michel è la mia migliore amica a distanza se così si può chiamare..l'ho conosciuta per sbaglio. Stavo facendo il numero del preside sbagliai un numero e rispose questa ragazza.. le prime volte ero abbastanza apatica e fredda ma dopo qualche mese avevamo legato tantissimo così ogni volta che stavo male la chiamavo e lei mi rispondeva. Era bello stare con lei anche se solo al cellulare era come se fosse accanto a me. Come se mi stesse abbracciando. Come se mi stesse tenendo la mano. Era capace di tirar fuori la mia parte migliore. Mi fidavo di lei. A volte pensavo di averle raccontato troppo ma dopo un secondo smentivo i miei pensieri. Lei non avrebbe mai potuto farmi del male.. ma torniamo a noi mi inviò un messaggio "starai probabilmente lavorando quando finisci chiamami" risposi di si. Spensi la connessione e fini la mia sigaretta.. tornai al bancone Fede non se n'era andato. Piuttosto fissava ogni mio singolo movimento. Stavo per piangere.. il modo in cui mi guardava mi fece ricordare di una cosa brutta che successe quando avevo circa cinque anni.. una lacrima scese dal mio viso, la asciugai frettolosamente. Continuai a lavorare appena finii tornai a casa. E di mia madre nessuna traccia. Mi misi a studiare finii verso le 3. Il giorno dopo avrei avuto il test di latino. E quella mica scherza con le declinazioni e tutto.. andai a dormire ormai stanca. Mi svegliai alle 6 andai a fare la doccia. Scesi in cucina e andai in camera di mia mamma ma di lei niente..un po' mi dispiaceva ma dall'altra parte. Meglio così.. mi avviai verso scuola sta mattina non pioveva il sole splendeva in cielo ma io ero comunque triste. Arrivai davanti al cortile e vidi Fede che parlava con ben e la sua cosca.. feci per entrare ma un tizio mi prese da dietro Yuri. Oh no ancora lui! Yuri è un amico di Benji un altro di quelli Che mi hanno ridotto così.
Mi spinse contro al muro e si avvicinò a me.. iniziò a insultarmi e a tirarmi schiaffi.. e lì scoppiai
《Brava femminuccia..》disse ridendo
Poi si rivolse agli altri
《Guardatela..piange》disse
Asciugai le lacrime e feci per alzarmi. Mi spinse a terra e mi disse che gli sarei servita alla terza ora poi se ne andò. Ormai erano tutti dentro c'era Benji che sbraitava contro Yuri
《Era necessario??》sentivo la la voce di Ben che rimproverava l'amico.
Io ero già debole per conto mio poi grazie ai colpi e al sangue che usciva dalle mie labbra svenni..nessuno venne da me.. come sempre non importava a nessuno come stavo.

Federico pov's

Deborah era svenuta.. andai verso di lei e cercai di svegliarla. Ma niente.. allora ptesi il suo polso per vedere se era ancora viva. Notai delle piccole cicatrici su di esso. Si tagliava. Ma vome può essere una ragazzina così giovane. In fondo aveva solo 18 anni. Come poteva fare queste cose..
Aveva ancora polso..appoggiai la sua testa sulle mie gambe le accarezzavo i capelli e le guance aspettando che si svegliasse. Quando mi vide si alzò subito in piedi come impaurita.
《Tu?!》mi disse
《Hey..eri svenuta e Non me la sentivo di lasciarti da sola..》
《Allontanati da me》
《Perché? Cosa ti ho fatto?》
《Tu sei Come gli altri..》
《In che senso scusa?》
《Qual'e la vostra prossima mossa》
《La prossima che?》
O no..io non sono come loro..
《Credi che io sia come loro e che voglia farti del male..》 continuai.
Lei annuì e indietrggiò. Mi avvicinai verso di lei
《Entra in clase! 》 mi urlò contro
《Non voglio farti niente..te lo giuro. E poi non posso entrare sono le 09:30》
《Non ti avvicinare》dise. Stava quasi per inciampare
《Allora non mi credi?!》
Mosse la testa in segno di negazione.
《Facciamo così tu non mi credi ma ti do una tregua. Non ti farò del male..》 contunuai e le porsi la mia mano in
Segno di pace. Ovviamente non esisteva nessuna tregua. Io non ce l'avevo con lei.. volevo solo aiutarla.
Strinse la mia mano
《Ma se mi hai dichiarato tregua posso abbracciarti? 》mi chiese
《Certo》
Si fiondò tra le mie braccia e mi strinse forte. Ricambiai il gesto e esitò leggermente alla mia stretta.
《Ti va una passeggiata?》Le chiesi
Annuì
《Ti posso chiedere una cosa? 》
《Certo》
《Non mi pichiare》
La strinsi ancora a me
《Stai tranquilla》
Mi strinse ancora
《Sono nuovo mi faresti vedere la città?》
《Si..》 disse sorridendo. Ha un sorriso bellissimo.
Mi portò in giro. Poi mi portò in un parco. Molto carino direi..era rilassante. Ci sedemmo su un'altalena. Si appoggiò alla mia spalla piangendo
《Ehi, che c'è?》 Dissi io, preoccupato
《F-Fede》mi strinse forte.
Ormai molte persone la guardavano
《Andiamo via》
Annuì e mi porto in una piccola casa. Era sua. Mi invitò a sedermi, accettai.
《I tuoi non ci sono? 》
Mi guarda triste
《No, m-mia madre non si fa vedere da ieri e lui.. insomma..mio padre non di fa vedere da anni..forse》
《Ah..vuoi parlare di quello che è successo al parco?》
《Beh..si. Allora..》

Deborah pov's

Come potevo raccontargli tutto? A un perfetto sconosciuto. E se mi avrebbe rifiutata? O se ne sarebbe andato?
Mi alzo e corro in camera. Mi rincorre e chiudo la porta..
《Apri ti prego non voglio farti niente》
《Ho paura..》 ammisi
《Ti prego..non voglio farti niente》
《Se mi rifiuterai?》
《Non farò niente te lo giuro..》
Nessuno si era comportato così con me. Decido di aprire la porta. Entra in camera mia. E lì l'imbarazzo totale. Era tutto in disordine.. mi abbraccia
《Non farlo più》 mi sussurra all'orecchio

❤Ora Ci Sono Io •|Federico Rossi|•❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora