I Sussurri Nel Buio

Quella notte

Era una giornata come le altre per la famiglia Miller.
Finalmente dopo tutte quelle ore di lavoro e scuola, era arrivato il momento di cenare.
Aria's POV
Sono sempre l'ultima ad entrare in casa, spero mi aspettino per mangiare!
Finalmente, dopo 2 ore di bus, sono arrivata a casa.
Entro e trovo già tutti a tavola, ma non stanno mangiando.
"Finalmente! È arrivata la ritardataria!"-dice con tono ironico mio padre.
Dopo essermi cambiata e aver posato la mia cartella, corro giù per mangiare.
La cena per noi è molto importante, perché è un momento in cui ognuno dice come è andata la sua giornata.
Dopo aver finito di mangiare aiuto mia madre a sparecchiare e vado nella mia camera.
Caleb's POV
Finalmente la cena è finita, non perché non mi piaccia, ma perché devo sentirmi su Skype con la mia ragazza.
Accendo il portatile e la chiamo, dopo 2 squilli, risponde.
"Ciao Amore!"-dice Alison con voce dolce,
"Ciao, come va? Hai ancora sentito quei rumori?!"-chiedo.
Si, non avete capito male, la mia ragazza qualche giorno fa sentiva dei rumori in casa, la cosa strana è che si manifestavano solo quando era sola. Pensando che mi stesse raccontando una cazzata, andai a casa sua quando i suoi non c'erano. Era assolutamente vero, c'era questo rumore che si sentiva ogni 2 o 3 minuti. Era una specie di picchiettio alla parete della camera da letto, come se qualcuno stesse bussando per entrare, la cosa strana, però, era che dall'altra parte c'era una stanza chiusa da anni e che nessuno dei suoi fratelli, lei compresa, poteva entrarci.
Alison pensa che, in questa storia, c'entrino i fantasmi, ma io ovviamente non penso la stessa cosa. I fantasmi non esistono! Più che altro penso che ci sia qualche topo o furetto dentro le pareti e che a volte faccia cadere qualche sassolino, nient'altro!
"Si! Continuano a manifestarsi! Secondo me c'è dietro qualche cosa paranormale..."-dice la mia ragazza abbastanza preoccupata.
"Amore, te l'ho già detto che non esistono i fantasmi! Sarà qualche topo o furetto, niente di più!".
"Ok, tu non crederci, ma io si, è continuerò a farlo!
Ora se non ti dispiace vado a dormire.
Ciao".
Mi ha chiuso la telefonata in faccia!
Ok, forse ho esagerato ma non può pensare una cosa del genere è troppo stupida!
Sono le 23.30, è meglio che vada a domire, domani c'è scuola.
Prima di mettermi a letto, però, vado a vedere se stanno tutti dormendo.
I miei genitori, i miei fratelli e le mie due sorelline si, mi manca da controllare mia sorella Aria. Vado a passo lento in camera sua, apro la porta, ma Aria non c'è.
Entro nella stanza di mia sorella.
"Aria, Aria sei qui?!", nessuna risposta...
Forse è in bagno, meglio andare a controllare.
Niente, nei bagni non c'è nessuno, ma dove è finita?!
Scendo di corsa le scale, cerco per tutta la casa...niente.
Mi sto preoccupando, cosa le è successo? Non ha mai fatto una cosa del genere.
Guardo fuori dalla finestra della cucina.
Vedo Aria che si dondola sull'altalena, fissando il vuoto in camicia da notte.
Corro fino alla porta del retro e la apro.
"Aria, Aria vieni qui, fa freddo, vieni torniamo dentro"-urlo spaventato.
Lei non si gira e continua a guardare il vuoto, mi sta veramente spaventando.
Mi avvicino piano all'altalena, c'è un gran freddo, se sta ancora lì fuori in camicia da notte, rischia di congelarsi.
"Aria, ehi, piccola dai andiamo dentro..."-detto questo tocco la spalla di Aria.
Si gira di scatto verso di me, urlando, poi sviene.
Spaventatissimo, la prendo in braccio e corro dentro, chiudendo la porta.
È ghiacciata, prendo una coperta di lana e la avvolgo con dolcezza.
Non so che fare, dovrei chiamare i miei genitori? Dovrei chiamare un'ambulanza, la polizia?
La cosa che mi ha spaventato di più non era la cosa che ha fatto ma la condizione in cui era.
Non sembrava lei, sembrava qualcun altro, come se fosse...no, non è vero, è impossibile.
Non può essere vero, avrà avuto un attacco di sonnambulismo, nient'altro.
Ho deciso, la rimetteró nel suo letto e domani dirò tutto ai miei genitori.
Prendo Aria in braccio e salgo le scale fino ad arrivare alla sua camera.
Dopo che ho messo mia sorella nel suo letto, decido di mettermi a letto, dopotutto sono le 2.00.