Ho sempre dichiarato di non appartenervi a quel mondo. Mi piaceva crogiolarmi nella mia integrità morale e disprezzare tutto ciò che mi circondava, ma quella notte, oh, quella notte, mandai a puttane qualsiasi reputazione mi fossi mai creata, tanto che persino lui si congratulò con me.Non mi avevano obbligato a bere quella volta, ero io a sostenere che non avrei potuto reggere la serata da lucida, e forse avevo anche ragione. Bastò l'antipasto, come se esistesse una cena vera e propria, seguito da diversi bicchieri di bianco, totalmente gratis, a farmi dimenticare l'astio verso le due ragazze accanto a me.
Tenevo stretto il calice tra le mie mani, ondeggiando il capo a ritmo di musica, quando una donna con cui non ricordavo di aver intavolato conversazione si sporse verso di me, picchiettandomi un dito sulla spalla.
"Tesoro, mi tieni compagnia?" M'invitò, porgendomi una sigaretta, "Questa è anche troppo leggera." Asserì sorridente.Mi limitai a piegare la testa, alzando debolmente un angolo della bocca, "Forse non dovrei." brontolai posando il filtro tra le labbra. Non lo feci per me né tantomeno per l'imprenditrice accanto a me, accettai per un'infantile questione di vendetta personale.
L'effetto fu immediato. Marie scattò sulla sedia, posando gli occhi su di me. Il bicchiere di vino, ora incastrato tra le dita ricoperte d'anelli. Oro, che chiama oro, che chiama oro. Era facile stupirla, tanto da prenderci gusto. Scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e subito sul suo volto si dipinse una smorfia, impossibile da definire sorriso, compiaciuta.
"Un tiro?"Mi passai la lingua sul labbro inferiore, "Non era troppo grossolano per te?". Il suo sguardo saettò dalla mia mano alla mia bocca svariate volte, e giuro che per un attimo crebbi di averle causato un cortocircuito, quando, a mio malgrado, riacquistò il controllo.
"Credo di aver bevuto troppi bicchieri."
Ah, menzogna.
"Vado un attimo al bagno." Posò la pochette sulla sedia, stabilendosi sui suoi tacchi da venti spicci spacciati per amaramente costosi.~
Ambra liquidò il cameriere con un gesto della mano, e si rivolse a me per la prima volta in tutta la serata. Più la guardavo più volevo essere come lei, e no, non era troppo bella, e te la potevi rigirare come ti pare, ma aveva quel qualcosa che io desideravo. Mi sorrise, portando in alto il bicchiere, a brindare. Solo Marie imitò il suddetto gesto.