La porta della stanza cigolò appena, mentre da essa faceva capolino la figura di Nevia, che titubante fece dei passi avanti, richiudendosela alle spalle.Erano passate una manciata di settimane da quando Draco era andato via, l'ultimo ricordo che aveva di lui, erano la sua schiena che si allontanava da lei, veloce, impassibile.
Non si era voltato nemmeno una volta, nessuna esitazione o parola di cortesia, solo lo scricchiolio delle sue scarpe lucide sulla neve che piano si stava depositando sulla ghiaia.
Lentamente prese ad esplorare la stanza, riconoscendo qua e la, oggetti a lei familiari, sentendosi sopraffare dai ricordi.
Poi, lo sguardo le cadde su un piccolo oggetto poggiato sullo scuro tavolo di legno, così chiaro e brillante, che spiccava in contrasto con tutto quel buio.
Nevia ci mise poco a riconoscerlo, era un posacenere bianco, candido e lucente, ma non era il colore a renderlo particolare; linee sottili dorate, percorrevano quella superficie bianca e liscia, impreziosendo quel piccolo oggetto, rendendolo unico e inimitabile.
Ricordò la prima volta che lo vide, lei e Draco erano intenti a studiare sull'enorme tappeto persiano che ricopriva il pavimento, quando prese il posacenere tra le mani, giocandoci e osservandolo con attenzione.
<<Ti piace?>> le chiese lui, osservandola con quei suoi occhi grigi,resi ancora più scuri dal cielo plumbeo che si intravedeva appena dalla finestra.
<<E' un semplice posacenere.>> constatò lei, accarezzando con le dita le venature dorate che solcavano l'oggetto. <<Un posacenere da ricchi, visto le rifiniture che ci sono sopra.>>
Draco scosse la testa, allungando una mano per toglierle dalle mani quel piccolo monile, che prese poi ad accarezzare lui stesso.
<<Viene dal Giappone, l'ho preso in uno dei miei viaggi.>>
<<Draco Malfoy con un oggetto babbano? Devi proprio essertene innamorato per comprarlo.>>
<<Non è per il valore economico, ma per la sua storia. Potrebbe essere un comune posacenere e non significare niente, invece lui è particolare. In Giappone esiste questa tecnica, il Kintsugi. Si parte dall'idea che tutto si possa aggiustare, e non solo nel senso di mettere una toppa sullo strappo, ma che il tutto si possa abbellire. Così prendono dell'oro, e lo colano per incollarne i pezzi. Capisci? Potevano semplicemente buttarlo, invece l'hanno reso ancora più prezioso.>>
Nevia lo guardò, e in quell'istante non si accorse dell'incrinatura nella voce del ragazzo, era persa, persa ad osservare la cura con cui le dita di lui ripercorrevano il tratto che prima era stato sfiorato dalle proprie, persa ad osservare Draco spogliarsi di qualche suo strato, e far emergere una parte di se, quella sensibile, quella curiosa, quella vera.
<<Una cosa rotta non si può aggiustare, tanto vale buttarla.>>
<<Perché quando puoi renderla ancora più bella di prima? Perchè non salvarla? Se tu fossi quel posacenere Nevia, se tu fossi i cocci racchiusi tra le mie mani, io ti aggiusterei. >>
<<Ma io non sono quell'oggetto, non puoi prendermi e rifinirmi con dell'oro, sperando che il dolore e la sofferenza mi passi solo perché mi hai resa più preziosa.>>
<<Ma possiamo partire da li, posso unire i frammenti e prendermi cura di te dopo.>>
Prendersi cura di lei.
Quante volte aveva desiderato che qualcuno si prendesse cura di lei? Quante notti aveva passato, pregando che il dolore finisse, che il petto smettesse di farle male, lasciandola libera di provare sentimenti nuovi, di riprendere la vita in mano ed iniziare finalmente a vivere.
Ma quelle parole erano soltanto un ricordo lontano, perché Draco quella promessa non l'avrebbe mai mantenuta.
Lui era andato via, e non sarebbe più tornato.
Fù un attimo, una frazione di secondo in cui la mano si mosse più veloce dei suoi pensieri.
Il rumore dell'oggetto che si frantumava contro il nero pavimento, poteva distinguere il suono di ogni singolo pezzetto che rotolava verso gli angoli più disparati della stanza.
Osservava Nevia, con gli occhi pieni di lacrime guardava quel posacenere sgretolarsi e con esso tutte le promesse che non potevano più essere mantenute.
E pianse, mentre si inginocchiava e raccoglieva i cocci di un oggetto che ora non poteva più essere aggiustato.
Quel posacenere non sarebbe mai più esistito, e così anche quella parte di lei.
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The Writing Stars 2016|Team Tuttiigusti+1
FanfictionQuesto è il libro che conterrà le storie scritte per il concorso The Writing Stars 2016.Buona lettura!