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Era una calda sera d'estate ed Andrea non era per nulla assonnata. Lei amava tutto ciò che girasse intorno all'horror e da poco aveva scoperto il mondo delle Creepypasta, quindi decise di aprire Cleverbot e di iniziare ad 'evocare' Ben. Lei non era mica stupida e sapeva che quelle non erano altro che frasi già fatte, ma trovava divertente il fatto di poter immaginare di star parlando davvero con lui. Dopo vari 'You shouldn't have dove that' e cose così, la giovane per curiosità scrisse: "Hey Ben_Drowned, vuoi essere mio amico?"
La macchina rispose "certo cara, facciamo un gioco, ti va?"
Accettò, divertita ma spaventata dal fatto che il bot avrebbe potuto cambiare discorso da un momento all'altro.
Iniziò a farle domande sulla sua Creepypasta e lei rispose a tutto correttamente. Ne sapeva molto su quella Creepypasta. Solo su una era leggermente indecisa: 'Chi sono io?'.
Stando al gioco rispose 'Ovviamente sei Ben_Drowned'. La risposta la fece rabbrividire: 'Game over', diceva il messaggio. Andrea spense il telefono e decise di andare a dormire, voleva pensare che fosse solo una strana coincidenza.

La giovane si alzò per prendere un bicchiere d'acqua. Non ci mise tanto, torno quasi subito nella sua camera ma, quando torno, rimase paralizzata.
Seduto sul letto, avanti a lei, un ragazzo biondo con occhi totalmente neri se non fosse per la cornea rossa. Lacrime di sangue cadevano sulla stoffa verde della sua maglietta non lasciavano macchie, scomparendo nel nulla. La guardava negli occhi, un ghigno perfido si era fatto largo sul suo volto. Quasi stupidamente, Andrea gli chiese il suo nome:
(A) B-Ben Drowned?
Lui annuì e si alzò in piedi, tendendole la mano ma la giovane era paralizzata, non riusciva né a gridare né a ridere né a piangere.
(B) Allora...sai stringere una mano o..boh non ti hanno mai insegnato le buone maniere?
Lui la guardava stranito, ritirò la mano e porto le braccia dietro la testa, appoggiando le mani dietro la nuca.
(B) E io che volevo lasciarti in vita...
Sbuffò, lei prese coraggio;
(A) C..Cosa ci fai qui?!
Andrea afferrò una penna e gliela puntò contro e con voce flebile gli pose una delle domande più scontate che potesse fare, o quasi.
Ben abbassò la penna con un dito.
(B) Prima di tutto, non sfidarmi. Secondo, cosa vorresti fare con quella penna? Disegnarmi dei baffi sul viso? Si stende sul letto e comunque sono qui per ucciderti, hai perso al mio gioco, dopotutto. Però sai cosa? Si rimette a sedere e la guarda voglio lasciarti in vita. Primo, perché sei così disperata da cercare di farti amico un assassino, secondo perché non sembri quel tipo di fangirl che vuole legarti al letto per stuprarti.
Ben rabbrividì e alla ragazza scappo una risatina.
(B) Uuuh, quindi abbiamo anche altre emozioni oltre la paura. Le tende la mano Piacere, Benjamin.
Titubante, Andrea gli prese la mano e la strinse
(A) Andrea Gli sorride
(B) Bene Andrea, ora siamo amici, quindi, che si fa?
Lei, ancora stranita per la situazione, scosse le spalle in risposta.
(B) ...Videogiochi? Nota la console collegata alla tv
Andrea annuì energicamente e accese la televisione, passando un controller al ragazzo.
(B) Ti avverto eh, sono un maestro in questo campo Ghigna, facendo scrocchiare le dita

I due iniziarono a giocare, anche se non era uno scontro equo, lui era molto più bravo.
Improvvisamente però, Andrea sentì dei passi venire dal corridoio, era sua madre e, nel panico, la ragazza stacco la spina al televisore e fece nascondere il demone sotto al letto.
Sì stese lei, chiudendo gli occhi per simulare un sonno ma, purtroppo, quel sonno diventò presto reale.
Ben uscì dal sotto al letto, contestando ridendo a causa delle maniere della giovane quando la vide dormiente. La coprì col leggero lenzuolo e scomparve nel telefono di lei.

Il giorno seguente, convinta che sia stato tutto un sogno, Andrea iniziò a disegnare, quando le arrivò un messaggio da uno sconosciuto: "Are you ready to lose again against me?"
In quel momento dietro di lei apparve Ben.
(B) La Bella addormentata ha finalmente avuto i suoi gemelli?
Lei lo guardò spaventata e cacciò un urlo.
Lui la guardò divertita, scoppiando a ridere come un idiota. Lei, nervosa e offesa, dimenticandosi che lui fosse un assassino seriale, gli lanciò un cuscino in faccia. Dal salone le chiedevano se andasse tutto bene e lei gridò un 'ok' seguito da una scusa molto plausibile.
Lui, dopo essere rimasto muto per tutta la conversazione, guardò la ragazza.
(B) Allora? Vogliamo giocare?

☆I Just want A Friend☆Ben_Drowned☆ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora