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Non è passato molto tempo da quando Scarlett si è imbarcata nell'aereo. Precedentemente si è preparata bene per quelle docici ore sospesa in aria: ha portato il suo amato computer e il telefono di tima generazione. Tutti e due i dispositivi laccati di nero. Li collegò al wifi dell'aereo e attaccò le cuffiette nel foro apposito del computer. Quindi lo accese e avviò la musica. Ama la musica elettronica e il rock. Non a caso è una dj abbastanza conosciuta ma se la cava anche con la chitarra elettrica. Mentre ascoltava la musica, si mise subito a lavoro per organizzare le prossime serate.
Il tempo passò tranquillo tra le canzoni che cambiano grazie alla riproduzione automatica, qualche nuvola interessante da vedere da piccolo finestrino dell'aereo al posto di lavorare, qualche stupido gioco per il telefono alla quale però per qualche strano motivo è quasi impossibile staccarsi, faceva sempre di tutto per prendersi delle pause, e qualche dormita improvvisata.
Tutto filò liscio fin quando arrivarono due canzoni, una dopo l'altra. Per molte persone possono sembrare canzoni normali ma per lei non era affatto così.
"Iridescent" dei Linkin Park e "I Lived" dei One Repubblic sono due canzoni che parlano molto della sua vita, forse anche "Demons" degli Imagine Dragons. È nata da uno stupro a Sidney, in Australia. Visse con la madre fino ai suoi undici anni di vita, il "padre" non lo ha mai conosciuto. Ma meglio così. A causa di ciò la sua vita non è mai stata semplice. A parte l'infanzia che la ricorda abbastanza tranquilla la sua adolescenza è stata, a dir poco, un vero e proprio incubo. Ai famosi undici anni capì di essere lesbica. Non lo avesse mai capito. Lo disse alla madre come se fosse la cosa più naturale del mondo e lei, esattamente 21 giorni dopo, per la vergogna di avere una figlia così si suicidò.
"Inside crying: save me now, you are impossibily alone."
Questi versi rappresentano a pieno la sua situazione in quel momento così buio per lei. Perché si. Si era svegliata per andare a scuola quando vide la madre morta  poggiata con la faccia sul tavolo, scatole di medicinali vuoti accanto a lei e una lettera. Voleva gridare con le lacrime che scorrevano a più non posso. L'unica persona che aveva nella vita era lei: colei che le ha donato la vita, colei che l'ha cresciuta e amata, colei che l'ha educata, che le ha sempre trasmesso la positività in tutto ormai non c'era più. Urlò. Ormai i soccorsi non servivano più. Lì, per la prima volta si è sentita impossibilmente sola. Questo perché lesbica.
Vennero a prenderla gli assistenti sociali e da quel giorno ha iniziato a vivere in una casa famiglia.
Ovviamente non è mai stata ben accessa a causa della sua omosessualità.
Ma che cè di male nell'essere lesbica? Il carattere varia in base all'orientamento sessuale? Non le sembrava proprio. Invece la sua seconda canzone era "I Lived" perché nonostante tutto ha vissuto come lei ha voluto.
Tornando al presente, erano passate undici ore e mezzo: tra poco l'aereo sarebbe atterrato.
Infatti, pochi minuti dopo, udì una voce metallica riempire il silenzio creatosi all'interno del velivolo annunciando l'atterraggio e i rispettivi termini di sicurezza. Fù un atterraggio molto morbido.
Dopo circa venti minuti si aprono le porte con le rispettive scalette. Quindi sistema tutto nel suo bagaglio a mano e scende.
"Welcome to Los Angeles" è la prima cosa che lesse, in rilievo su un grande cartellone molto estivo.
La prima cosa che percepì invece fu il caldo. In Australia in quel momento è inverno. Non a caso era vestita pesante anche per la bassa temperatura all'interno dell'aereo. Quindi si levò subito il pesante giacchetto grigio e se lo legò attorno alla vita fissandolo con due nodi. Passò inoltre tutti i controlli di sicurezza e andò a prendere le valigie con l'apposito carrello. Ovviamente aperte dall' FBI visto il foglio attaccato sulla valigia. Sbuffò. Alla fine lo fanno per la sicurezza di tutti. Trascinando il carrello si diresse al noleggio auto.  La fermò un ragazzo con un cappellino e la divisa. Quindi dal bagaglio a mano prende il foglio del noleggio e dopo varie firme ricevette le chiavi di una fiat 500 bianca, macchina che aveva a noleggio per un mese a partire da quel giorno. Il tempo di sistemarsi e comprarne quasi sicuramente un'altra uguale. Aprì il portabagagli e sistema le valigie. Una volta fatto ciò lo chiude e salì al posto guida: mise la cinta, sistemò lo specchietto e finalmente avviò il motore girando la chiave nella serratura. Programmò il navigatore e partì verso una granze casa cindivisa da altri 4 tragazzi che l'aspettava.
Un'ora e mezza di macchina e finalmente vide il grande cancello della grande villa grigio/bianca con i vetri oscurati.
L'aspetto di essa era molto moderno con tanto di grande piscina a L.
Prese il telecomando ricevuto precedentemente per posta e aprì il cancello. Una volta aperto entrò e parcheggiò nel rispettivo posto sotto un moderno gazebo.
Spese il motore e scese dalla macchina. Accanto alla sua altre due macchine. A quanto pare non era sola sin da subito.
Poco dopo intravise una ragazza bionda, vestita con una canotta celeste e degli short di jeans chiaro.
Mentre si avvicinò notò gli occhi verdi, gli occhiali da sole posizionati sopra la testa e ai piedi delle vans blu scuro. Capì che alla ragazza bionda piaceva il blu. -Uhm, ciao. Sono Scarlett, e sono appena arrivata da Sidney, Australia- si presentò al volo la nuova arrivata. -piacere, sono Cara- rispose la ragazza sorridendo appena mentre le porgeva educatamente la mano che Scarlett stringe con altrettanta educazione prima di girarsi per aprire il portabagali. -Serve una mano?- proseguì Cara mentre affiancò Scarlett e guardò le quattro valige strapiene. -Guarda, visto che sono quattro...- tirò fuori le valigie una per volta arricciando appena le labbra per il loro peso e una volta fatto porse due valigie a Cara proseguendo -...possiamo fare due a due-. La ragazza bionda annuì in consenso e trascinò  i trolley dentro casa seguita da Scarlett.
Dopo qualche sforzo per salire le scale ruscirono a portare tutte e quattro le valigie al primo piano dove si trovavano le rispettive stanze. Il corridoio è molto spazioso e moderno: un pavimento di grandi mattonelle grigie chiaro con una superficie simile al legno e pareti co soffitto bianco " ci starebbero bene quei disegni neri astratti sulle pareti" pensò.
Cara mostrò a Scarlett le stanze libere e decise di prendere quella che fa angolo ritenendola più luminosa rispetto alle altre.
La composizione delle stanze è semplice e moderna: pavimento e pareti come quelle del corridoio, un grande letto matrimoniale, una grande tv posta sulla parete davanti al letto. All' angolo accanto al televisore si trovava una scrivania nera in legno ma con una struttura moderna. All'altro muro ci sono due porte: quella a sinistra porta alla cabina armadio. Quella a destra invece porta a un bagno altrettanto moderno. Mattonelle lucide nere, all'angolo una vasca con tanto di idromassaggio, sanitari accanto alla porta e davanti a essi un grande mobile grigio e bianco con al centro un lavandino squadrato e sulla parete un grande specchio.
Ci mise tanto lavoro per guadagnarsela ma ce la fece. Nel frattempo Cara era scesa giù in cucina.
-Bene- disse con un filo di stanchezza -Che pure sta cosa abbia inizio-.
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