Lele:
È successo tutto improvvisamente, avevamo bisogno l'uno dell'altra e siamo partiti entrambi per Roma, un'eterna Roma, senza esitare. Mi scrive "ho bisogno di te". Elodie è la mia persona. È i miei pensieri, i miei gesti, i miei respiri. È la mia persona perché se proteggo lei, proteggo me. È la mia persona quando ci urliamo contro, perché convinti entrambi di aver ragione. È la mia persona quando litighiamo per orgoglio. È la mia persona quando mi dice di lasciarla in pace, ma non la ascolto perché so di cosa ha realmente bisogno. È la mia persona quando mi prende in giro. È la mia persona quando inizia a parlare a raffica e io la ascolto. È la mia persona sempre.
Ore 00:08
Elodie:
Siamo mano nella mano, oggi è un giorno un po' speciale 5 mesi dal costruire3. Chi lo immaginava che, un ragazzo di 19 anni, sarebbe riuscito a migliorare me stessa e insegnarmi ad amare. Sono immersa mei miei pensieri, nel frattempo Lele scatta una foto e la pubblica senza pensare a conseguenze o cose simili. Siamo felici e questo basta. Subito dopo mi abbraccia e mi sussurra "basti tu". Gli do un dolce bacio, non sono brava a parole, a noi bastano i piccoli gesti nient'altro. Ci incamminiamo verso il giardino degli aranci, sempre mano nella mano, lui è il mio rifugio, io il suo. Quando mi chiedono di Lele vorrei raccontare del potere che hanno i suoi occhi su di me, della forza del suo sorriso che fa passare ogni male. Parlerei dei suoi modi di trattarmi che sono tutto ciò che ho sempre desiderato, dei suoi modi di starmi accanto e capirmi. Potrei parlare di lui per ore con gli occhi persi nel vuoto, ma preferirei stare in silenzio per ore stretta a lui.
Infondo sono anche sue le forze che ho.
Lele mi fa proprio bene.Ho continuato la storia, spero vi piaccia. Scusate se è breve.