«Questa è la via dei negozi» disse Edward mentre indirizzava Isabella verso una traversa della strada che stavano percorrendo «Qualsiasi cosa voi cerchiate la trovate qui. Latte, carne, pane, stoffa. Di tutto»
«C'è anche una libreria?» chiese lei
«Hmmmm....no quella è più avanti. Sarebbe meglio andarci con una carrozza ma abbiamo ancora tanto tempo, percui se dovete prendere qualcosa possiamo passarci anche questo pomeriggio»
«Oh grazie»
«Dovete comprare qualcosa?»
Edward speró che la risposta fosse affermativa. Si stava piano piano affezionando alla ragazza e non gli sarebbe dispiaciuto passare un altro po' di tempo con lei
«Ehm, si. Mio padre torna oggi quindi devo fare la spesa. Ma non è necessario che mi accompagnate, potreste anche...»
«No no, tranquilla. E poi mia madre mi ucciderebbe se sapesse che vi ho lasciata qui da sola» smentì divertito Edward
Isabella fu un po' delusa da quella risposta. Di certo non sperava che il motivo fosse la temuta ira della madre.
«Grazie, ma vi avverto: mio padre non fa una spesa decente da settimane!»
E ridendo entrarono nella loro prima meta: la macelleria.
«500 grammi di vitello grazie»
Mentre Isabella ordinava ciò che doveva acquistare, a Edward non sfuggirono le occhiate degli altri clienti. Da quando non si faceva vedere in compagnia di una ragazza? Anzi, da quando si faceva vedere in compagnia di una ragazza?
Sapeva benissimo cosa stavano pensando. "Chi è? La sua ragazza?" "Ma quella non è la nuova arrivata? La figlia dello sceriffo?" "Che bella scelta. E se fosse come la madre?".
Il ragazzo si sforzò di ignorare le occhiataccie (sopratutto quelle che il pubblico femminile rivolgeva a Isabella) e ci riuscì, fortunatemente senza far notare nulla alla ragazza.
Girarono quasi tutti i negozi della via: panificio, lattificio, pescheria, generi alimentari fino alla libreria. Lì Isabella fece proprio disperare il libraio. Non riusciva a trovare il libro che cercava. Il libraio non sapeva neanche che esistesse! Edward d'altronde non si stupì. La libreria di Phoenix doveva essere senza dubbio più fornita di quella di Chicago
«Isabella» esclamò Edward divertito e annoiato allo stesso tempo dopo circa qualche ora che l'aspettava
«Non hai ancora scelto?»
«Ora mi dai del tu, Edward?» chiese divertita lei
Edward rimase colpito da quella domanda. Si sentiva così a proprio agio con la ragazza che non ci aveva neanche pensato.
«Anche tu lo fai»
Isabella rise a quella affermazione. Si, era vero.
«Beh...come fanno degli....amici. Giusto?»
«Si. Amici.»
«Ah, e visto che siamo amici, per favore potresti chiamarmi Bella? Proprio non sopporto di essere chiamata Isabella»
«Ma certo Bella» disse sghembo Edward
Il ragazzo si sentì subito sollevato. Bella non pareva scioccata dal suo immediato atto di confidenza dopo circa un giorno che si conoscevano. Ed ora erano amici. Era raro che riuscisse a sopportare e a creare una certa confidenza con qualcuno al di fuori della sua famiglia.
Edward Anthony Masen aveva finalmente allargato le sue cerchie di frequentazioni da un semplice libro. Aveva finalmente trovato un'amica.Sualve
Vorrei pubblicizzare una storia che mi è piaciuta molto. S'intitola She Bad di Juliet_White02 ed è una fanfiction su Cameron Dallas
Grazie
Ili
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•Shadow Of Love•
FanfictionQuando ero piccolo provai più volte a costruire un castello di carte ma non ci sono mai riuscito. Ogni volta arrivava un soffio d'aria che lo distruggeva. Ora capisco perché non ci riuscivo. Bisogna essere in due. Due persone pronte a fidarsi ciecam...