L'INIZIO

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Lei era lì, ferma immobile, come il vento in una giornata d'agosto, a scrutare l'orizzonte per vedere il tramonto, per cercare di volare con la fantasia, per cercare di rivedere il suo amato che forse non sarebbe mai tornato.
Teneva quel libro stretto contro il petto, quel libro che l'aveva aiutata in tante situazioni difficili , e lo sfogliava con la delicatezza di un bimbo; di un figlio mai avuto, che lei stessa aveva ripudiato e che proprio il suo amato mare le aveva portato via.
Le gocce di caffè, cadevano delicatamente sul piattino della tazza, bagnando delicatamente i bordi di ceramica bianchi, proprio come le sue lacrime le bagnavano le gote, cadendo e infrangendosi al suolo spezzandosi in mille pezzi, proprio come il suo cuore.
Pensava alle sue mani, alle sue potenti e rassicuranti braccia e ai suoi occhi grandi e marroni da cucciolo, stava pensando a lui.
Pensava ai bei momenti di solitudine che solo lui aveva colmato, che solo lui era riuscito a capire, beh insomma che solo lui aveva risolto, curato come una malattia, con il bicchiere di vino vuoto.
Ai momenti di tristezza, di gioia che solo con lui era riuscita a passare, momenti unici proprio come lui.
Tante erano le domande; tante erano le emozioni; tanta era la tristezza che provavo in quel momento.
E come non comprenderla poverina, un giorno sei la persona più felice del mondo il giorno dopo la più triste.
"La vita è dura principessa, è ora di togliere la corona e mettere l'armatura" si continuava ripetere, proprio come la musica di un carillon.
Il sole continuava a calare, scomparendo dietro i monti, giocando a nascondino con le stelle, ma lei era sempre lì immobile sulla sedia, impassibile, irremovibile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 15, 2016 ⏰

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