Capitolo 1 - Dark Room

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Lavorava al Titan come cubista da diversi mesi ormai. Non era un lavoro che gli dava onore, ma per lo meno lo aiutava a mantenersi.
Suo padre era scappato portando via tutti i soldi quasi ormai un anno prima in concomitanza della morte della madre, Eren era rimasto solo, fatta eccezione per il suo migliore amico e "fratello", Armin.
Mentre ondeggia sinuosamente attorno al palo non poteva fare altro che chiedersi dove fosse finito, ormai erano quasi due ore che provava a contattarlo, ma nemmeno una volta l'amico aveva risposto alle sue chiamate.
Davanti a lui c'erano uomini e donne di tutte le età, chissà quanti di loro erano sposati e avevano a casa ad aspettarli mogli, mariti e figli. Era disgustoso, ma era il suo lavoro e quelli erano i suoi clienti.
Da in fondo al locale vide farai strada tra la folla un uomo diverso da tutti gli altri. Era palese che non c'entrasse nulla con tutta quella gente, era positivamente fuori luogo, come una farfalla in mezzo ad una manciata di bruchi sporchi di terra.
L'uomo indossava un'impermeabile color cachi ed aveva un'espressione seria, Eren se ne rese conto ancor di più quando i suoi occhi si incatenarono ai suoi, sembrava uscito da un film poliziesco e la cosa divertì è inquietò Eren rispose
Eiiiievuu al tempo stesso.
Notò che l'uomo gli fece un cenno ed Eren sfoderò il più malizioso dei suoi sguardi, tuttavia quello non sembrava un normale cliente.
Eren si inginocchiò sul cubo, in modo da avvicinare il volto a quello dell'uomo "Sei Eren Jaeger, giusto?" Eren rispose: "sono cento dollari" l'uomo estrasse il distintivo sul quale raffigurava il nome Levi Ackerman. Eren sbuffò sarcasticamente "Per gli sbirri sono 200 dollari" "che avida puttana" detto questo l'agente gli lanciò 200 dollari che Eren afferrò prontamente, scendendo poi dal cubo per seguirlo.
L'agente Ackerman disse: "conosci un posto appartato in cui possiamo parlare?" e Eren rispose "Con chi credi di aver a che fare? Seguimi" ed Eren, fraintendendo le sue intenzioni, lo portò in una dark room.
Levi sembrava ancora più in contrasto con l'ambiente circostante, uomini e donne nude si univano in azioni perverse, mentre stoico l'agente manteneva la sua eleganza e imperturbabilità.
"Cosa ti piace fare? Darlo o riceverlo?"
"Armin Arelet è morto" disse l'agente Ackerman e il mondo sembrò crollare addosso ad Eren, il cui sguardo si fece vuoto.
"Come?" domandò Eren dopo infiniti attimi e l'agente Ackerman gli rispose "avrò bisogno anche di te per scoprirlo, per questo mi trovo qui, ora"
Eren tirò un pugno al muro per sfogare dolore e frustrazione e poi ringhiò.
"Qualsiasi cosa sia successa ad Armin ucciderò quel bastardo che lo ha portato alla morte"
Levi inarcò il sopracciglio "Non ti ho mai detto che si tratta di un omicidio" "È stato un incidente?" "Apparentemente si tratta di un suicidio"
Quelle parole ad Eren sembravano impossibile... Doveva saperne di più. Per forza.

***

Eren Jaeger entrò nell'autovettura di Levi Ackerman, mentre le prime luci dell'alba tinteggiavano il cielo di un rosa tenue.

Save Me || ERERI || BOY × BOY || YAOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora