Save Me || ERERI || BOY × BOY || YAOI

Capitolo 3 - Incubo

Eren era stato messo in una cella, ma era consapevole di non trovarsi in prigione, non ancora, per lo meno.

Si trovava alla centrale di polizia, in attesa che qualcuno venisse a dirgli quali decisioni erano state prese su di lui. Il capo di accusa lo sapeva già - omicidio. Ciò che non capiva era perché non si trovasse già in una prigione vera e propria...

Forse, la scarsa presenza di prove stava dando delle grane all'agente Ackerman? Eren poteva immaginare con una certa soddisfazione l'espressione dell'uomo mentre il capo della polizia gli diceva che non avevano abbastanza prove per incriminarlo di qualcosa...

Però ne avevano abbastanza per tenerlo in centrale, questo è poco ma sicuro. Eren si sedette sopra la panca di ferro e si passò le mani tra i capelli. Non aveva nemmeno avuto il tempo di elaborare il lutto del suo migliore amico, che già si era trovato catapultato in questa situazione assurda.

Era stata una brutta sfortuna che Armin fosse morto tenendo stretto tra le mani un foglietto tanto ambiguo riportante il suo nome, perché questo faceva logicamente di Eren il sospettato numero uno.

I pensieri lo tormentavano - caotici come urla, gli avevano procurato un brutto mal di testa. Il rumore di passi però lo fece scattare - quando il suo viso vide quello di Ackerman, notò quanto duri erano adesso i suoi lineamenti.

<<Armin era solo un ragazzino. Non meritava di morire. Perché lo hai fatto? Perché lo hai ucciso, Jaeger?!>> Urlò duro l'agente. Eren sentiva il cuore pungergli nel petto.

<<Non sono stato io! Non gli avrai mai fatto del male!>>

<<Non mentire, Jaeger! Abbi almeno rispetto per la sua famiglia!>>

<<Io ero la sua famiglia!!>> Eren aveva ormai la voce rotta dalle lacrime <<Armin era tutto per me... Trovate chi lo ha ucciso! Non sono stato io a fargli questo!>>

Ackerman tirò un calcio alle sbatte e poi andò via. Eren rimase di nuovo solo, ma questa volta non riuscì a fermare il suo pianto.

Stava vivendo un incubo.