Un amore incondizionato

Meglio di un diario

Eravamo arrivati in camera: e che camera!
Non potevo non pensare a tutto ciò che mio padre stava facendo per me.
Erano le 21 quando mi ricordai che ero partita senza avvisare nessuno, neanche Peter!!
Decisi di mandargli un messaggio, anche se avevo una cotta per lui, era uno dei miei amici (maschi) più importanti;
"Ehi, ciao Peter"
"Ehi, ma che fine hai fatto oggi a scuola, ti stavo aspettando come sempre all'uscita, però non ti ho vista"
" Ehm... si scusa, e che ero troppo curiosa, nel sapere cosa mi avesse preparato mio padre e così sono scappata senza neanche avvisare"
" Okay questa volta ti perdono...e quindi si può sapere, di cosa si tratta questa sorpresa? "
" Sono a Londra "
" A Londra?!?! E che ci fai lì ? "
" Mio padre ha deciso di farmi conoscere un suo vecchio amico che è compositore, e quindi passerò tre giorni qui per studiare con James"
" Wow. Chi è questo James ?"
Era geloso ? Ogni volta che nominavo qualche nome maschile, gli drizzavano le orecchie...che cosa dolce: stuzzichiamolo.
" Ma nessuno, un ragazzo che ho conosciuto oggi " mi limitai a dire dopodiché mi addormentai sul letto, lasciando che la testa di Peter si facesse mille supposizioni... che del resto erano tutte sbagliate; magari domani glielo avrei detto che stavo scherzavo.

< Emily, Emily, sveglia, dobbiamo fare colazione e andare da James per la lezione, dai tesoro svegliati !!> mio padre mi stava per buttare fuori dal letto letteralmente.
< Okay, mi sveglio > mi alzai dal letto e mi vestii.

Fecimo colazione e andammo quasi subito da James.

Din Don...
Entrammo e ci accomodammo nella sala di ieri, con un eccezione: questa volta avevo con me tutti i miei "strumenti" per comporre e i miei spartiti.
< Buongiorno piccola Emily, pronta per iniziare? >
< Certamente > ero al settimo cielo.

Ci sedemmo al tavolo e con molta pazienza James mi spiegò le basi per la composizione, anche se io già alcune cose le avevo studiate, e molte altre cose, che prima non avevo reputato "importanti ".
Anche se la composizione era una materia impegnativa, la giornata passò velocemente. Al termine della lezione, James invitò me e mio padre a cenare insieme, così andammo in hotel per sistemarci e poi raggiungere James al ristorante.
Mentre mio padre stava facendo la doccia, accesi la connessione Internet e trovai 3 nuovi messaggi di Peter; dopo averlo letti gli scrissi
" Ehi, scusa Peter, ieri mi sono addormentata e oggi ho studiato tutta la giornata!
...ehm, per il fatto di 'James', stavo scherzando, è un vecchio amico di mio padre, che mi sta dando qualche lezione di composizione "
Non ebbi il tempo di bloccare il telefono che mi arrivò una sua risposta
" E io che credevo che avevi rimpiazzato 'me' per un londinese... per questa volta di perdono "
" Okay, ancora devo imparare a non prenderti in giro così spesso"
" Si, devi ancora imparare..."
" Ora devo andare, ciao " gli scrissi a mi andai a lavare.
Uscita dalla doccia, mi asciugai e mi misi un vestito blu notte, indossai un paio di tacchi e uscimmo dall'hotel.

< Buonasera signori, Signor James, accomodatevi pure > eravamo arrivati al ristorante, un ristorante coi fiocchi!

Anche la serata passò in fretta e tra una risata e l'altra arrivammo davanti l'hotel; salimmo in camera: mio padre si addormentò quasi subito, mentre io, io non avevo sonno, anzi, quella serata mi aveva ispirato, così presi carta e matita e iniziai a comporre; non era la mia prima volta che componevo un brano, però alle volte, avevo " il blocco del compositore " e questo non era un bene perché comporre per me significava esprimere tutte mie sensazioni, memorie ed emozioni; e scriverle su un foglio che si poteva "decifrare" solo suonandolo per me significava molto: non è come un diario segreto che tutti possono leggere perché tutti sanno leggere, ma quello che scrivo lo possono comprendere solo chi fa parte della "cerchia della musica", e cosa più importante: per comprendere ciò che scrivo non servono gli occhi e quindi la mente, servono le orecchie e di conseguenza il CUORE.