Pensiero

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"Capitano, porto cattive notizie, le prime navi spagnole stanno per varcare il confine sud, tra pochi giorni raggiungeranno le isole del Canale e-.."

L'inglese aveva fatto un lieve cenno della mano per far tacere il suo servitore.
Lentamente alzò il capo dalla sua scrivania di ebano nero e fece un sorrisetto compiaciuto.

"Beh, é quello che volevo dopotutto, certo non mi aspettavo che ci mettesse così poco tempo per superare Nante . ."

Il servitore annuì con la testa alle parole del suo capitano ed indeciso avanzò di un passo verso di lui.

"Come dobbiamo procedere con i comandi mio signore . . ?"

Arthur mise una mano fra i capelli e si li tirò indietro.
Aveva già un piano in mente, aveva solo bisogno di più tempo.
Forse era il caso di ricattare faccia da rana, in modo che ostacolasse Antonio e le sue navi per un pó.
Conosceva il punto debole del francese, era una certa Jeanne d'Arc e fortunatamente i Borgognoni l'avevano catturata e venduta ad Inghilterra.

"Mandate un riscatto al french moron . . ditegli che se rivuole la sua Pulzella indietro, deve andare contro alle navi spagnole per un pò . . ho bisogno che Carriedo impazzisca è perda il senno della ragione in modo tale che sarà una passeggiata abbatterlo."

Fece una risatina e rivoltò la testa verso la scrivania.
Stava leggendo un libro intitolato

'usi e costumi del sud Italia'

Era arrivato al terzo capitolo, quello che riguardava le danze tipiche.

"Ora vado e la lascio in pace signor capitan-.."

"Sono io che ti congedo, no tu che te ne vai, ricordatelo sempre caprone."

Disse pacatamente congedando il servitore con un altro cenno della mano.
Il servitore si inchinò lievemente ed uscì dal lussuoso studio.
Arthur non alzò la testa e continuò a leggere il libro.
Stava leggendo a proposito di una danza molto particolare, che aiutava a guarire le persone possedute dal veleno del morso di un ragno, la cosiddetta 'tarantola'

"Mh . . potrebbe essere un problema se l'educatissimo e gentilissimo sud Italia decidesse di farmi un brutto scherzo proprio ora con questa roba."

Procedette alla lettura fino alla fine del capitolo e sospirò con sollievo.

"Brutta roba questa specie di malattia . . perlomeno basterà suonare uno strumento e farlo ballare . . vorrei che stesse . . sempre . . bene."

Sgranò gli occhi di scatto per quello che aveva appena detto.

"Perché . . ?!"

Si alzò dalla scrivania ed a passi veloci uscì dall'ufficio scese le numerose scale e si diresse verso il corridoio che portava verso le stalle.

"Perché mi sono interessato alla sua salute senza secondi fini . . !?"

Saltò ingroppa al suo purosangue bianco e cavalcò per ore nel tentativo di distrarsi.
Cosa molto inutile visto che aveva solo peggiorato la situazione, continuava a porsi la stessa domanda ed ogni volta non sapeva darsi una risposta.

"Cretino smettila di pensare a cose inutili e segui il piano"

Dopo aver riportato il cavallo nelle stalle si diresse nuovamente verso il suo studio con la testa fra le nuvole.

"Forse dovrei torturarlo un p-.."

Venne spinto violentemente da una figura che preso alla sprovvista non riconobbe subito.
Pochi secondi dopo un paio di soldati raggiunsero Arthur correndo a perdifiato.

"CAPITANO LO FERMI IL PRIGIONIERO STA SCAPPANDO ! "

L'inglese non capì subito a cosa si stava riferendo uno dei due soldati e fece una faccia confusa.
L'altro soldato prese fiato ed urlò più dell'altro.

"IL SUD ITALIA STA SCAPPANDO ! "




















|•FINE DEL TERZO CAPITOLO•|
















~• Angolo scrittrice •~

Spero vi sia piaciuto questo capitolo e che non mi uccidiate per tutto il tempo che vi ho fatto aspettare mi scuso per il grande ritardo
Come sempre ditemi se vi è piaciuto il capitolo, per me conta molto la vostra opinione e se volete darmi nuove idee fate pure.


Ci si vede al prossimo capitolo jerks!

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