Loupes

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[c/c] colore capelli
[c/o] colore occhi
[t/n] tuo nome
[t/c] tuo cognome
[s/n] suo nome
[s/c] suo cognome
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Sei agitata per il tuo imminente appuntamento con Simeon Ayp, il ragazzo a cui sbavano dietro metà Tokyo. Per la centesima volta ti sistemi i capelli [c/c] in un altra acconciatura, questa volta li lasci sciolti sulla schiena tranne una piccola treccia laterale. Avvicini il viso allo specchio per controllarti il trucco cioè mascara nero, fard rosa pesca e lucidalabbra. Il suo del campanello ti fa sussultare, poi senti i passi veloci di tua sorella minore [ s/n ] scendere le scale. Due minuti dopo senti la voce di Simeon al piano terra che parla con tua sorella, poi dei passi che salgono le scale. Cominci ad agitarsi correndo per tutta la stanza cercando di nascondere gli oggetti imbarazzanti: reggiseni, assorbenti, mutandine ecc. Quando senti bussare alla porta, con la voce di Simeon che chiama il tuo nome, cerchi di calmarti facendo lunghi respiri profondi. Ti sistemi un altra volta i capelli e ti lisci la gonna, poi vai ad aprire. Simeon è sulla soglia, ti guarda sorridendo e con in mano un mazzo di rose bianche. I suoi capelli, dello stesso colore dei fiori, sono tutti arruffati e gli occhi color ametista brillano. Indossa un lupetto bianco con sopra una felpa senza maniche gialla, pantaloni grigi e scarpe da ginnastica arancioni. << Rose bianche per una ragazza pura come la neve >> ti dice porgendoti il mazzo, tu arrossisci di colpo riuscendo a balbettare solamente:<< G-grazie m-mille >>. Da dietro Simeon spunta la peste che ti ritrovi come sorella minore << Così questo è il famoso ragazzo di cui sei innamorata fin dalle elementari? >> ti dice innocentemente [s/n] con curiosità, tu arrossisci ancora di più se possibile. L'albino avvicina il suo volto al tuo, guardandoti divertito << Così tu eri innamorata di me da quando ci conoscevamo...eh >> dice a pochi centimetri dalle tue labbra. Tu sei imperterrita, non riesci a muovere un muscolo mentre non puoi distogliere lo sguardo da quello del ragazzo che hai di fronte. Dopo alcuni minuti, che per te sembrano secoli, Simeon allontana il suo viso ridacchiando. Finalmente ricominci a respirare normalmente, accorgendoti solo ora che avevi il respiro accelerato. << Vogliamo andare? >> ti chiede divertito indicandoti le scale, annuisci anche se sei ancora un po rossa. Tua sorella ti saluta sulla porta di casa, Simeon li scompiglia i capelli mentre tu li lanci un occhiata assassina per la figuraccia di prima. Quando state per uscire dal cancelletto di casa tua, ti fermi, Simeon fa lo stesso guardandoti confuso. << Dove sono gli occhialini? >> li chiedi notando l'assenza dell'accessorio caratteristico di Simeon. Lui tira fuori dalla tasca dei pantaloni i suoi ochialini, tu li prendi e le infili << Ecco così ti riconosco >> li dici sorridendo << Nessuno può toccare i miei occhialini tranne me, Fey e la ragazza a cui ho dato il mio cuore >> ti informa con aria minacciosa, tu chini la testa dispiaciuta. Simeon ti sorprende quando ti prende il viso tra due mani alzadetelo. Nei suoi occhi ametista noti una scintilla di desiderio. << Quindi solo io, Fey e tu possono toccarmi gli occhialini >> detto questo ti lascia, poi si gira ridacchiando. Tu rimani ferma per alcuni secondi, rossa come un pomodoro, poi lo segui.

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