Città di vetro: Bacio tra Alec e Jace

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  Jace guardò Alec costantemente. Poi disse: - Cosa c'è tra te e Magnus Bane?
La testa di Alec si girò di lato, come se Jace gli avesse fato uno schiaffo e l'avesse spintonato. - Non fare... non c'è niente.
- Io ti conosco, - disse Jace, anticipandolo. - Non sono stupido. Dimmi la verità.
- Non c'è niente tra di noi, - disse Alec, e poi, quando Jace catturò il suo sguardo, aggiunse con grande riluttanza. - Più. Non c'è più niente tra di noi. Va bene?
- E' perché? Magnus ti piaceva veramente.
- Lascia perdere, Jace, - disse Alec in tono d'avviso.
Jace non sembrava uno che era stato avvertito.
- Magnus dice che è perché sei interessato a me. E' vero?
Ci fu un momento di silenzio assoluto. Poi Alec urlò d'orrore e mise le mani davanti al volto. - Vado a uccidere Magnus. E' morto.
- Non farlo. Lui si prende cura di te. Lo fa davvero. Io credo che, - disse Jace, riuscendo a sembrare un pò più imbarazzante. - Guarda. Non voglio mettermi tra di voi, ma forse dovresti...
- Chiamare Magnus? Guarda, questo è un vicolo cieco, so che stai cercando di aiutarmi, ma...
- Baciami? - termitò Jace. Alec sembrava sul punto di cadere dalla sedia. - CHE COSA? Cosa? Cosa?
- Una volta che cosa può fare. - Jace fece del suo meglio per apparire come se quello fosse una specie di suggerimento per tutto il tempo. - Penso che potrebbe aiutare.
Alec lo guardò con qualcosa di simile all'orrore. - Non intendevo questo.
- Perché no?
- Perché tu sei la più sfacciata persona che conosca. Forse la più sfacciata dell'universo.
- Esattamente, - disse Jace, e si chinò in avanti verso Alec baciandolo sulla bocca.Il bacio durò circa quattro secondi prima che Alec si tirasse indietro con forza, gettando le mani in avanti come per scacciare Jace. Sembrava sul punto di vomitare. - Per l'Angelo, - disse. - Non farlo mai più.
- Ah, sì? - Jace sorrise serio. - Brutto?
- Come baciare mio fratello, - disse Alec, con uno sguardo d'orrore nei suoi occhi.
- Ho pensato che ti saresti potuto sentire in quel modo, - Jace incrociò le braccia sul petto. - Inoltre, spero che possiamo semplicemente sorvolare tutta l'ironia di quello che hai detto.
- Possiamo sorvolare su quello che vuoi, - disse Alec con fervore. - Non mi baciare di nuovo.
- Non lo farò. Ho altro di cui occuparmi. - Jace si alzò in piedi dando un calcio alla sedia. - Se qualcuno ti chiede dove sono, digli che sono andato a fare una passeggiata.
- Dove stai andando davvero? - chiese Alec, guardandolo avviarsi verso la porta. - Da Clary?
- No. - Jace scosse la testa. - Sto andando alla prigione. Vado a liberare Simon.  

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