Capitolo 2

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Mi sveglio prima del solito con il respiro affannato. Mi alzo dal letto e cerco di calmarmi, quel maledetto incubo è tornato e chissà quando se ne andrà. Vado in bagno, mi lavo e mi vesto. Mi metto tre chili di fondotinta e cipria per coprire i miei lividi e tagli, applico il correttore sulle occhiaie più profonde e prendo lo zaino per uscire. Come tutti i giorni, fatto eccezione ieri, passo a prendere Kim che mi offre una brioche e un passaggio a scuola.
Arrivate entriamo e subito due occhi verdi come due smeraldi puri si scontrano con i miei banalissimi occhi marroni.
Ecco me lo sentivo che dimenticavo qualcosa...ma proprio lui doveva salvarmi da quello psicopatico? Cerco di essere indifferente al suo sguardo per quanto sia possibile e subito mi rifugio in classe.
Nooooo, mi ero anche dimenticata che è il mio compagno di banco. Ma dove ce l'ho la testa?
Ok Tay fai l'indifferente, sarà facile.
Entra in classe e si dirige nella mia direzione. Io mi giro e incomincio a tirare fuori i quaderni per la lezione quando ad un certo punto mi chiede:" Cosa intendevi con quella frase ieri?"non mi aspettavo di certo una domanda del genere. Rimango un po' interdetta sul rispondere ma mi ricompongo subito.
"Cazzi miei"
"Dai dimmelo, non lo vado mica a spifferare in giro"soffoco una risata e rispondo:"Ripeto: C-A-Z-Z-I M-I-E-I"scandendo bene le parole.
"Il tuo nome almeno me lo dici?"
"Se te lo dico la smetti di parlare?"cerco di contrattare.
"Affare fatto"
"Taylor"non riesco a non chiederglielo è più forte di me...
"E tu?"chi ha parlato?
"Dylan"cazzo sono stata io.
Faccio un cenno con la testa e mi giro per ascoltare la professoressa appena entrata.
********
Finite le lezioni Kim mi si avvicina e mi dice:"Scusa Tay ma non ti posso accompagnare a casa, devo andare dal dentista"
"Kim non ti preoccupare non ci metterò tanto a piedi....devo solo tornare prima che lui rientri"
La saluto e la vedo incamminarsi verso la macchina. Fino a quando non sento una voce che interrompe i miei pensieri.
"Se vuoi ti accompagno io a casa"
Mi giro e vedo Dylan.
"Scusa ma non ti hanno mai insegnato che non si ascoltano le conversazioni altrui?"dico con fare scocciato.
"E a te non hanno mai insegnato che ad una domanda si risponde con una risposta?"mi guarda con sguardo di sfida. Che sarà mai un passaggio?
"Ok, accetto"e mi incammino verso l'uscita. Non sento i suoi passi perciò mi giro e lo trovo all'ingresso con una faccia stranita.
"Allora ti muovi? Mi accompagni a casa?"dico sbuffando.
"Si arrivo"camminiamo fianco a fianco fino a quando lui dice:"eccoci arrivati"
"Scusa? E dove sarebbe la tua macchina?"dico guardandomi intorno alla ricerca di una macchina.
"Io non ho mai detto di avere una macchina"dice con sguardo malizioso.
"No no no no no e no. E se non l'avessi capito NO. Io non salirò mai con te su quella"dico indicando la sua moto
"Ohhhh-dice con una faccia da cucciolo-la ragazza ha paura"
"Non ho paura di guidare una moto, ma ho paura di salire con TE su una moto"dico puntandogli il dito contro.
"Non ti preoccupare sono piuttosto bravo e poi tu hai bisogno di un passaggio. Quindi sali"dice lanciandomi il casco.
"Ok, ma vai piano "dico timorosa.
Gli dico la via e partiamo. Ho come l'impressione che non mi abbia ascoltata perché sfreccia sulla strada come se stesse rincorrendo qualcuno.
Arrivati scendo dalla moto e come una furia gli dico:"Ma stavi per caso rincorrendo qualcuno di invisibile? Ti avevo detto di andare piano!"mi guarda impassibile e risponde:"opsssss"cercando di apparire dispiaciuto. Già stanca di questa conversazione lo saluto incamminandomi verso la porta di casa mia.
Ma prima che potessi entrare lo sento chiamarmi:"Taylor!"
Mi giro:"si?!"con molta calma e credo....preoccupazione(??!)mi dice:"posso chiederti una cosa?"
"Certo"sorrido.
"Perché ieri hai detto che volevi che ti uccidesse?"il mio sorriso si spegne e subito mi incupisco.
"Devo andare"apro la porta e la chiudo velocemente.
Entro in casa e velocemente salgo le scale per andare in camera mia a fare i compiti.
Dylan's Pov
Svolto a destra e proseguo dritto finché non arrivo a "casa". Sempre se questa la si può definire tale, poiché vivo in una casa famiglia. Entro e saluto ciò che rimane della mia famiglia, la mia sorellina Jessica. Appena apro la porta lei mi salta in braccio mentre io ringrazio la signora che le fa da babysitter gratis, che successivamente esce dalla stanza.
"Ehi principessa come stai?"
"Beneeeee. Giochi con me? Ti prego Dyyyy"mi fa troppo ridere perché alcune parole non riesce ancora a dirle, come il mio nome.
"Si principessa, subito. A cosa giochiamo?"
"Plendi un the con me e la sirenetta Sissi"sono gli unici giochi che ha, glieli hanno regalati le signore che vengono a farle da babysitter quando io non ci sono.
"Certo tesoro"mi siedo ad un tavolino con lei e iniziamo a giocare fino a tardi.
Le preparo da mangiare e quando sono le 9:00 l'ha metto a dormire.
"Buonanotte principessina fai sogni d'oro"
"Glazie amche tu"le do un bacio sulla fronte e le racconto una favola. È una bambina così dolce, gentile e indifesa che non merita tutto questo. Ma lei è piccola e ha ancora un futuro davanti a sé, perciò ha una speranza di non diventare come me.
Vado a fare i compiti e dopo due ore circa, alle 11, chiamo Valery e le chiedo se può badare a Jess, la raccomando sulle solite cose; di curarla se ha la febbre, di controllare se si sveglia e di chiudere bene la porta e le finestre. Ha veramente un cuore d'oro quella donna, ed è l'unica che conosce per filo e per segno la nostra storia.
Esco di casa e mi avvio in moto al bordello del Boss.
"Ehi Brad"
"Ehi Nate, come va?"ci salutiamo con la nostra stretta di mano che faccio solo con lui. In questo ambiente non ti devi fidare di nessuno ma Nate è come se fosse un fratello per me, sa il mio vero nome e la mia storia ma mi para il culo in qualsiasi evenienza e viceversa.
"Bene amico, che ci fai qua?"
"Vado dal capo"
"Ok è su al secondo piano"salgo le scale e raggiungo il suo ufficio. Busso e dopo aver sentito 'avanti' entro.
"Ehi Brad come stai figliolo?"
"Bene tu?"
"Si va avanti"
"Hai qualche lavoretto per me?"
"Certo devi fare tre consegne e il 30% di ciò che ritiri è tuo, ah e ricordati che venerdì hai 2 corse per le quali ti pagherò un bel gruzzoletto"
"Grazie Stan, passo dopo per darti i soldi"
Esco e vado agli indirizzi che mi ha dato, ritiro il tutto, mi prendo la mia parte e gli porto il resto.
Saluto Nate, prendo la mia moto e ritorno dalla mia sorellina, la ragione della mia vita, la ragione per cui mi faccio un culo così dalla mattina alla sera.
Entro in casa e chiedo a Valery se è andato tutto bene, lei risponde di sì ed esce dopo che l'ho ringraziata.
È 00:00, controllo come ogni sera Jess e vado a dormire.
Ciao a tutti,
sono ritornata e mi scuso tanto per la mia mancanza.
Spero che questo capitolo vi piaccia perché io ne sono molto entusiasta.
Baci,
Bea💘

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 30, 2017 ⏰

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