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"Su, andiamo." Disse prendendomi la mano.
Rimasi per tutto il tempo con lo sguardo basso ed il cuore a mille.
"J-Jimin... I-io..." 
Si girò verso di me.
"Stai bene?" Mi chiese preoccupato.
"Uhm... Si, credo.."
Dopo sarei andata da mia sorella per chiedere spiegazioni sul mio malessere ma adesso era meglio ignorarlo.
"Guarda la gelateria." Dissi mentre lui mi riafferrava la mano sorridendo.
Sentii un'altra fitta al cuore.
Mi misi a correre verso la gelateria seguita da Jimin sperando che questa giornata finisse in fretta.
Entrammo ed ovviamente ci mettemmo a litigare per chi dovesse pagare.
Alla fine vinse lui.

Ci incamminammo verso casa gustandoci un bel gelato fresco, anche se era autunno.
"Come mai sei sempre così fredda..?" Disse all'improvviso.
"Sono fatta così." Continuai a camminare senza guardarlo.
"Secondo me sotto sotto sai essere anche tu dolce." Sorrise.
Mi girai a guardarlo.
"E dove?"
"Beh, pikachu non è tanto da dura.." Disse indicando la cover del mio telefono.
"E poi.." Si fermò e mi fece girare verso di lui sporcandomi la guancia con il suo gelato.
"Jimin ma cosa..." Non riuscii a finire la frase che lui mi baciò la guancia per ripulirmi.
"Pulito!"
"Siamo solo amici."
"Lo so. Era solo un bacio sulla guancia, da amici."
"Non mi piacciono i baci. Possiamo tornare a casa di Sofia?"
"Certo." Disse sorridendo.

Tornati a casa di mia sorella presi quest'ultima in disparte.
"Non sto bene."
"Perché, che cosa è successo?"
"Io.. Mentre stavo con Jimin ho sentito il mio cuore accelerare di colpo.."
Un dolce sorriso comparve sul viso di mia sorella.
"Non è niente, basta solo una tazza di camomilla e passerà tutto."
Tornammo in salotto dove tutti i ragazzi erano riuniti a guardare la TV.
"Volete unirvi a noi? Stiamo guardando un horror." Disse Jin mentre Sofia si mise in braccio a lui.
Mi sedetti vicino a Jimin, visto che era l'unico posto libero.
"Se hai paura stringiti a me." Mi sussurrò all'orecchio.
"No." Dissi fredda allontanandomi, per quanto possibile, da lui.
Mi erano sempre piaciuti i film horror.
Ad un certo punto ci fu una scena "paurosa" e tutti si misero ad urlare tranne me e Jungkook.
Con la coda dell'occhio mi sembrò vedere Taehyung prendere la mano di Jungkook, ma non ci diedi molto peso.

Quando il film finì si fecero le 19:00.
Così pensai di tornare a casa.
"Io devo andare."
"Aspetta, ti accompagno io." Disse Jimin prendendo la sua giacca.
"Fa' come vuoi."
Salutammo ed uscimmo dal palazzo.
Mentre camminammo iniziai a sentire freddo e mi maledissi per essermi portata solo una felpa leggera.
Incrociai le braccia cercando di tenere al caldo almeno le mani da quel vento gelido.
"Senti freddo?"
"Un po'" Lo sentii ridere quindi mi girai verso di lui guardandolo male.
"Che c'è da ridere?"
"Una fredda come te soffre per un po' di vento."
Roteai gli occhi e lo superai accelerando il passo.
"Ci si mette anche lui adesso." Pensai prima che qualcosa, o meglio, qualcuno mi  abbracciasse da dietro facendomi smettere di sentire freddo.
Di nuovo quella sensazione.
Il mio cuore che batteva forte e lui  determinato a non lasciarmi.
Mi girai e vedendo Jimin sorridere mi sembrò di andare a fuoco.
Riuscii a liberarmi dal suo dolce e caldo abbraccio e ci rimettemmo a camminare.
Non lo guardai fin quando non fui davanti casa.
"Io vado.."
"Ciao piccola, ci vediamo domani."
"Come domani..?!" Pensai mentre mi abbracciò.
"Staccati. Ho detto che non mi piacciono gli abbracci."
"No, hai detto che non ti piacciono i baci" Si allontanò così entrai dentro casa ritrovandomi davanti mia madre.
"Ti sembra questa l'ora di tornare?"
"Sono stata a casa della tua altra figlia, sono stanca, vado a dormire."
Così senza neanche cenare andai in camera mia e mi buttai sul letto addormentandomi.

Yin & Yang//Park Jimin - in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora