Quando ci trovammo davanti alla bidella del corridoio, tra gli scaffali colmi di libri, ebbi un moto di delusione pensando che Sherlock si era sbagliato. Inoltre, un caso di delicata importanza riguardante la preside sarebbe stato molto più emozionante di uno riguardante la bidella.
Ma lo sguardo del mio amico era imperscrutabile e non fece una piega quando ci trovammo davanti a Doroty.
A differenza di Sherlock Holmes, la donna era tesa e continuava a giocherellare con il bordo del grembiule, rigirandolo tra le dita.
Quando ci vide si alzò in gran fretta e noi ci avvicinammo.
-Accomodatevi, prego. - bisbigliò. La sua voce sottile era appena udibile in quel luogo silenzioso.
-Prego, parli pure. - la invitò Sherlock -sono certo che la nostra cliente freme dalla voglia di vedere risolta questa questione. Sarebbe un grave problema se la sua reputazione venisse danneggiata. Mi chiedo solo se sia comoda a stare ad origliare dietro quello scaffale. -
Quando con un cenno del capo indicò la libreria alle spalle della bidella, sia la donna sia io indirizzammo, sorpresi, lo sguardo in quella direzione, lei trattenendo un gemito soffocato, come se avesse sbagliato qualcosa e se ne sentisse colpevole.
Poco dopo ci raggiunse una voce ferma e sicura:
-Davvero notevole. Sapevo che affidarmi a lei era la cosa giusta da fare. -
Dopo aver aggirato lo scaffale, ci raggiunse al tavolino la preside in persona.
Trattenni un moto di stupore e fissai il mio amico con occhi sbalorditi. Ancora una volta aveva avuto tutta la situazione perfettamente sotto controllo.
-Ma come..? -
-Il fatto, mio caro John, è che tu vedi, ma non osservi. Sta qui la differenza. - [1]
La preside si schiarì la voce per attirare la nostra attenzione.
-Mi dica, signora Wonder, lei era consapevole fin dall'inizio delle foto? -
L'aveva fatto ancora una volta. Era saltato direttamente al punto senza nemmeno sentire la richiesta della "cliente" e come sempre ne restai impressionato e frastornato.
Di quali foto si stava parlando?
Sicuramente anche la preside era rimasta colpita, ma la sua compitezza era ammirevole. Si rivolse alla bidella, congedandola e aspettò di sentire la porta chiudersi prima di cominciare a parlare.
-Voglio che lei mantenga una discrezione assoluta. Se questa...cosa dovesse uscire allo scoperto la mia carriera sarebbe irrimediabilmente danneggiata. -
Sherlock annuì e io lo imitai.
-Non deve preoccuparsi. - le assicurò. Dopo un secondo sentii lo sguardo della preside puntarsi su di me e mi sentii a disagio.
-E del suo amico? - la sua voce era scettica.
-Garantisco anche per lui. -
La situazione era irreale. Prima di conoscere Sherlock Holmes non mi ero mai soffermato sulla vera profondità dei fatti.
Ero circondato da persone che sembravano non toccarmi minimamente, ma Sherlock Holmes mi stava mostrando le storie di quelle persone, lui sprofondava in quelle vite con dei semplici sguardi ed era pronto ad ascoltare per risolvere i misteri, piccoli o grandi che fossero, di ogni individuo.
-Per rispondere alla sua domanda - ricominciò la signora Wonder - no, non ero consapevole della presenza delle foto fino a che non mi sono state mostrate direttamente. -
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Blog | Bbc Sherlock Fanfic
Fanfiction[Spin Off di "Anche un Orologio Rotto"] John racconta, attraverso il suo blog, le indagini minori che lui e Sherlock si sono trovati a svolgere nel loro anno di studi insieme...