capitolo 1

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Oh no, sta di nuovo piangendo, come posso farle capire che se piange non risolve i suoi problemi? Ora vado da lei e vediamo cosa è successo questa volta.
- Ehi Sofy cosa c'è?! -
Chiedo preoccupata alla mia amica
- No, questa volta no. Sole lasciami, non ho voglia di parlare con nessuno, devo risolvere io i miei problemi! -
Risponde disperandosi
- No, No. Ora tu mi dici perché stai piangendo! -
Insisto
*Ne approfitto per presentare me e la mia migliore amica, io sono Marysol ma tutti mi chiamano Sole tranne i miei genitori, loro mi chiamano Mary o Maria asseconda delle occasioni, frequento il secondo liceo, quindi ho 15 anni, la ragazza che sta piangendo è la mia migliore amica, lei si chiama Sofia, entrambe ci conosciamo da sempre e andiamo in classe insieme sin dalla scuola materna*
Esce la mano dalla sua borsa, si getta tra le mie braccia e continua a piangere
- La mia vita è un inferno, e non puoi dire che è bugia -
Mi dice tutto d'un fiato
- Io invece lo dico -
Riprendo
- è B-U-G-I-A -
Scandendo bene le parole
- Lo sapevo che mi avresti contraddetta e per favore non ti ci mettere anche tu, lasciami sola -
Senza distogliere lo sguardo da me inizia a cercare qualcosa nella sua borsa, blocco la sua mano e la esco fuori dalla borsa
- Cosa stai cercando? -
La guardo in un modo minaccioso
- Ho detto vai via e lasciami sola -
Lei insiste
La blocco per un polso
- Ahi mi fai male -
Urla
- Non ti sto neanche stringendo -
Le faccio notare
- È che mi sono, volevo dire ho un raschio -
Dice balbettando come se mi stesse nascondendo qualcosa
- No, continua, ti sei? -
Incuriosita
Giro il polso e vedo un taglio, arrabbiata apro la sua borsa e vedo che dentro ha un pezzo di plastica tagliente
- Sofia, guardami negli occhi! -
Le urlo contro
Lei abbassa la testa io metto le mie mani sulle sue guance e le tiro su
- È l'ultima volta che ti avverto, se ti trovo un altro taglio ti giuro che lo dico a tua madre e a tuo padre! -
Con un tono arrabbiato e minaccioso
- Sole, ho paura! -
Inizia a parlare
- Mi spieghi cosa è successo?! -
Insisto
- Dimentica la persona che amavo, ho lasciato quello stronzo di Mattia, mi ha tradita con quella brutta vipera di Natasha, la odio con tutta me stessa -
Mi racconta piangendo
- Sofy te l'ho sempre detto di non piangere devi affrontare le difficoltà! Ti va di incontrarci sta sera a casa mia? -
Propongo sempre con il sorriso sulle labbra
- Okay, ti voglio bene, a volte credo che sei l'unica che mi capisce -
Mi dice abbracciandomi
- A dopo -
La saluto
- Ci sentiamo su Whatsapp -
Dice agitando la mano per salutarmi.
Mi allontano lasciando la mia
amica da sola sulla panca al parco non so perché ma a volte mi capita di pensare di essere l'unica persona a questo mondo che affronta la vita con il sorriso, sono sul marciapiede aspettando che il semaforo cambi colore da rosso a verde quando sento qualcuno che mi prende dalle spalle e mi da un bacio tra i capelli
- Come siamo belle oggi -
Sussurra al mio orecchio
Riconosco la sua voce
- Javi perché ti diverti a farmi spaventare!? -
Chiedo con il cuore alla gola dallo spavento
- Non volevo amore, mi dai un bacio? -
Chiede facendo gli occhi dolci
- Ovvio, tutto per la mia ragione di vita -
Dico abbracciandolo
Lo bacio
*Javier (tutti lo chiamano Javi) è il mio fidanzato, stiamo insieme da un anno, lui va nella sezione vicino alla mia e ha i miei stessi anni, vi chiederete perché questo nome strano è che ha origini spagnole*
- Dove stai andando?! -
Mi chiede
- A casa mia, e tu che ci fai da queste parti?! -
Rispondo
- Anche io sto tornando a casa, oggi avevamo una lezione di potenziamento e siamo restati un po' di più in classe, anche voi? -
Mi spiega
- No, siamo usciti alla solita ora ma mi sono fermata al parco con Sofia che non sta bene! -
Dico con tono preoccupato
- Cosa le è successo?! -
Si preoccupa anche lui
- Ha lasciato Mattia -
Dico velocemente
*Mattia era il fidanzato di Sofia*
- Come mai?! -
Mi chiede perplesso poi continua
- Erano una coppia così affiatata, si amavano tantissimo e ora tu mi dici che si sono lasciati!-
conclude continuandosi a meravigliare
- L'ha tradita con Natasha -
Dico alzando gli occhi al cielo
- Quel ragazzo non cambierà mai -
Pensa un attimo e poi continua
- Anche Natasha eh! -
Conclude
- Bhe io vado, ci sentiamo! -
Lo salutò guardando l'orologio
Mi blocca il polso
- Usciamo sta sera? -
Mi chiede in modo veloce
- Non posso, ho un appuntamento a casa con Sofy -
Rispondo con la faccia triste
- Okay allora a domani -
Mi saluta e mi lascia un bacio a stampo sulle labbra velocemente , io attraverso la strada e lui va nella direzione opposta, continuo sempre dritto e prendo la strada della stazione, giro alla prima rotatoria e continuo sorpassando le solite tre villette non vedo nessuna macchina per la strada e neanche nessuna parcheggiata, mi chiedo se c'era qualche runione di quartiere e nessuno mi ha detto niente, continuo a camminare per un altro po' e vedo il cancello di casa mia.
Finalmente sono arrivata.
*abito in una villa in periferia con un giardino molto grande, in un angolo c'è un tavolino sotto un gazebo, tra due alberi abbiamo un'amaca e dietro la casa in un punto isolato c'è un'altalena bellissima appesa ad un albero, mio padre sta facendo costruire una piscina e un forno a legna*
apro il cancello,
- Come mai non sento le urla di mia madre? -
Chiedo tra me e me, percorro il vialetto e arrivo alla porta, suono ma nessuno viene a rispondere poi noto che sullo zerbino c'è un biglietto:

"Mary: io, papà e Stephan siamo andati a casa della nonna a Brindisi, ho lasciato il pranzo nel forno, ci sentiamo dopo per cellulare, la tua mamma"
*La mia famiglia è composta da quattro persone me, mia madre Luciana, mio padre Mauro e mio fratello minore Stephan che ha 10 anni*
- Ah fantastico sono sola a casa -
Urlo alzando le mani al cielo
Cerco le chiavi nello zaino e per fortuna le ho con me. Quanto odio i miei quando se ne vanno senza avvisarmi prima, però per fortuna non sono con loro, mi piace stare sola a casa, posso invitare chi voglio e studiare in santa pace.

Entro e vado in camera mia, scollego il mio cellulare dal caricabatterie e lo collego al wi fi, apro whatsapp e trovo 100 messaggi in tutto: 98 sul gruppo della classe, 1 da Sofia e 1 da Javi
*gruppo classe*
io: - Raga ma non è possibile. Chi mi fa il riassunto di 98 messaggi? -
Rebecca: - Tranquilla Sole, sono solo messaggi inutili e la maggior parte sono per i compiti
io: - Okay allora a dopo
*Sofia*
Sofy: - Sole ma a che ora ci vediamo?! -
io: - Quando vuoi, sono sola a casa -
Sofy: - Okay allora alle quattro sono da te -
*Javi*
Javi: - Amoreeeeeee -
io: - Scusami cucciolo se non ti ho risposto ma non avevo il cellulare con me -
Metto il cellulare sul tavolo in attesa di un messaggio da Javi quando squilla
*chiamata*
io: - pronto -
mamma: - Ehi Mary hai trovato il biglietto?! -
io: - Si, salutami la nonna -
mamma: - Okay, volevo dirti che restiamo qui tre giorni e se ti va veniamo a prenderti con papà -
io: - No, non preoccupatevi, divertitevi, io qui ho la scuola e gli amici -
mamma: - Okay, allora ci sentiamo, ciao -
*fine*
- Che bello sono sola per tre giorni ora chiamo Sofia devo chiederle una cosa, speriamo sia d'accordo! -
Dico esultando
*chiamata*
Sofy: - Pronto -
io: - Ehi Sofy va meglio? -
Sofy: - Diciamo, voglio passare un po' di tempo solo con te! -
io: - Sai?! I miei non sono in casa per tre giorni -

Sofy: - Beata te! -
io: - Ti va di stare da me oggi e domani?! -
Sofy: - Certo! -
io: - Sofy e se viene anche Javi? -
Sofy: - Va benissimo per me! Domani non posso, resti sola con lui -
io: - Okay a dopo -
*fine*
- E vai! Finalmente resterò da sola con il mio fidanzato ora lo chiamo -
Esultando ancora una volta
*chiamata*
Javi: - Si -
io: - Amore, Sta sera e domani vieni da me a dormire? -
Javi: - E i tuoi? E poi oggi non dovevi incontrarti con Sofy? -
io: - I miei sono fuori per tre giorni e oggi ci incontriamo io, te e Sofy -
Javi: - Okay allora alle tre posso venire da te? -
io: - Certo anche ora! -
Javi: - A dopo -
*fine*
Metto il cellulare in tasca ed è arrivata l'ora di pranzo, non ho voglia di pasta allora non la mangio, prendo un pezzo di pizza e la frutta. Ho finito di mangiare in neanche un ora, dovrei studiare ma dopo lo faccio con Javier e Sofia, deciso: vado all'altalena.
Controllo se intorno è tutto al proprio posto: la radio sotto il muretto e il mio blocco da disegno con i colori ad olio dietro la radio
- C'è tutto! -
Realizzo
Accendo la radio e il nuovo cd di Giovanni Caccamo inizia a girare, parte la prima canzone "Silenzio" mi siedo sull'altalena, prendo il blocco da disegno e inizio a disegnare.
L'ora passa velocemente spengo la radio e rimetto tutto a posto vado in casa e inizio a studiare storia aspettando che Javi arrivasse
*tin ton*
- Chi è? -
Urlo sobbalzando dalla sedia
- Amore, sono io apri -
La voce dolce di Javi risuona in tutta la casa
- Arrivo -
Mi precipito alla porta

L'altalena delle pazzie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora