"Capitolo Primo,
L'Arkham Asylum è uno dei posti più spettrali a Gotham, in esso sono rinchiuse le menti più malate e criminali della nostra amata città e, come sappiamo non ce ne mancano.
Negli ultimi anni una in particolare ha fatto scalpore, una mente a detta di molti perversa e maligna, ed io, da cittadina, avendo vissuto come voi nel periodo di terrore seminato da quest'uomo, da questo criminale, non posso che essere d'accordo.
Sto parlando del Jo.."Sento suonare il campanello, non può essere, proprio adesso che avevo finalmente trovato l'ispirazione,
"Arrivo," urlo in maniera svogliata, guardo l'orologio, le undici e mezza di notte, chi mai può essere?Mi avvicino alla porta e guardo dallo spioncino, vedo solo una confusa zazzera di capelli castani, "Chi è?," chiedo al citofono, in risposta mi giunge un seccato "Harleen apri, sono Katie, ti ricordi? Eravamo insieme nel corso di antropologia..."
"Ah, sì, ciao, cosa posso fare di utile?" Continuo a guardarla dallo spioncino, di questi tempi non si è mai troppo prudenti e quindi non le apro ancora,
"Beh -mi dice- mi è successo qualcosa alla macchina e non sapevo chi altro contattare nelle vicinanze, tutti i locali a quest'ora sono chiusi, beh, quelli non malfamati, e non sapevo a chi chiedere per una chiamata, mi ricordavo che abitavi qui per il gruppo di studio del secondo anno..."
Faccio scattare la serratura, "Certo Katie, scusa ma sai, ultimamente più prudenti si è meglio è,"
Entra in casa ed è bagnata da testa ai piedi, trema come una foglia e mi vengono i sensi di colpa per non averla fatta entrare prima.
"Ah, ti capisco, fai bene, con il lavoro che faccio ne ho viste tante e posso assicurarti che non si è mai troppo prudenti," mi incammino verso camera mia per prenderle un asciugamano,
"Scusa ma non mi ricordo dove lavori," dico imbarazzata mentre le porgo ciò che avevo preso.
"Tranquilla, è normale, lavoro in questo posto da poco più di 5 mesi, e posso affermare che è l'inferno fatto ad edificio," Ride passandosi l'asciugamano sui capelli, "Tu invece cosa sai facendo? Mi ricordo che eri molto promettente 2 anni fa, quando ci siamo laureate, cosa ha fatto la stellina dell'Università?"
Abbasso immediatamente lo sguardo, "Mi sto specializzando in profili psicologici, anche se devo ammettere che sto avendo un po' di problemi..." Di colpo sento la sua mano sul mio braccio,
"Adesso mi ricordo, ho adorato il tuo lavoro su Two Face e l'Enigmista, mi hanno aiutato moltissimo per capirli, davvero tanto."
Spalanco gli occhi della sorpresa, "Tu lavori all'Arkham?" Si alza dal divano lasciando un enorme macchia di bagnato, chissà se si asciugherà bene, non importa adesso,
"Già, è un lavoro difficile, ma da molte soddisfazioni, sto lavorando e studiando persone che abbiamo studiato all'università, è qualcosa di magnifico!"
"Ci credo," le rispondo prendendole la giacca ed appoggiandola sulla sedia,
"Ed adesso a cosa stai lavorando Harleen?"
Lavorando? Ad un punto morto più che altro!"Una cosetta," mi guarda storto, "Non fare la modesta, eri una delle più brave, sicuramente è qualcosa di interessante," mi incoraggia mentre mi porge l'asciugamano,
"È un profilo come ben sai, un profilo su uno dei peggiori criminali, lo ritengo il più infido e malvagio di tutti, uno di quelli che mi fa più ribrezzo," I suoi occhi si illuminano di un luccichio divertito,
"Chi?"
"Il Joker." Rispondo seria.Scoppia a ridere, una risata fragorosa, di quelle quasi fastidiose, "Ma potevi dirmelo no? Sai chi stiamo ospitando adesso vero?" Alzo gli occhi al cielo,"Ovviamente, sennò non ti avrei proprio aperto," sorrido.
"Sai, se sei ad un punto morto forse posso aiutarti, all'Arkham manca personale, c'è stato un ehm, incidente avvenuto durante una evasione, molto personale è andato perduto..."
La guardo con sguardo interrogativo, dove vuole andare a finire con questo discorso?
Spazio autrice:
Ecco a voi un altro capitolo, spero vi piaccia😘
Alla prossima
Xx Anna
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Mind Games
FanfictionNel 1994 Gotham è il centro della criminalità americana, le giovani menti come la neo laureata Harleen Quinzel non sono al sicuro e trovare un posto in questa società malata e deviata non è possibile. Un qualcosa di violento, non corrisposto, una s...