Camera 222

14 3 1
                                    

Sono a letto, la sveglia si attiva ma io l'ho preceduta ed è da almeno un ora che sono sveglia. Oggi andrò al college, non è il primo giorno, quello è domani, ma vado un giorno prima per cercare di ambientarmi. Sono un maniaca del controllo, odio essere impreparata. Per questo avevo la sveglia puntata alle 5, perche oggi devo preparare i libri, i quaderni , documenti e tutto il necessario visto che dove andrò è a 5 ore circa da casa mia.  Se mi dimenticassi qualcosa mia madre avrebbe una crisi isterica. E non è una cosa rara, però meglio evitare le sue crisi isteriche. Mia madre, Mary, ha una ossessione per l'ordine e l'organizzazione di qualsiasi cosa. La mia vita è stata sempre organizzata nei minimi dettagli, forse per questo anche io sono un pochino maniaca del controllo. Quando facevo qualcosa sin da quando ero all'asilo doveva essere perfetto e così era... ma mia madre non era mai contenta e voleva sempre di più. Forse avere un uomo accanto con la sindrome di Peter Pan ha fatto di lei questo, qualcuno doveva prendersi le responsabilità e far finta di non cadere mai, è toccato a lei. Mentre, mio padre, si nascondeva da tutto. Anche da me.

Quando sto percorrendo il lungo corridoio poco abbellito ed essenziale, cerco nervosamente la camera 222. Il viaggio fino a qui è stato abbastanza teso , non avevo mai visto mia mamma così agitata, forse ha capito che d'ora in poi non avrà più il controllo su di me e sulle mie scelte, come ha potuto fare fino ad oggi. Vedo la camera 218, ci siamo quasi, poi la 220, e infine sono davanti la mia camera, la 222. Mi hanno informato che avrò due coinquiline e poi nient altro, spero solo che siamo uscite, non vorrei che Mery facesse il terzo grado. Giro la maniglia fin troppo lentamente e mia mamma sbuffa facendomi capire che sono troppo melodrammatica. Quando la porta si apre dentro non c'è nessuno, ci sono solo 3 letti, di cui due a castello. Quello singolo è appoggiato al muro opposto agli altri. Sembra che questo sarà il letto dove dormirò per la mia prossima, o forse, prima avventura. <Bhe Molly, ci siamo, credo che adesso posso andare. Vuoi che ti aiuto a disfare le valige prima>? <Tranquilla,ci penserò stasera, oggi voglio andare a vedere dove si terranno le lezioni e tutto il resto. Tu vai pure..> poi mi fermo vedendo il suo viso che viene rigato da lacrime? <Molly, io..> <Cosa?> raramente l'ho vista così. -<Io ti voglio  bene amore mio, tu forse non riesci a capirlo, ma io...sono stata una cattiva madre, troppo severa, ma ho dovuto per il tu bene..>
Questo è vero, vorrei dirli , poco affettuosa forse e invece faccio quello che avrebbe dovuto fare lei quando ne avevo bisogno. L'abbraccio forte e cominciamo a piangere a dirotto. Questo vale molto più di mille parole sussurrate al orecchio dolcemente. Questo per me è tutto.

Amore ImperfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora