Primo filo

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Credo sia una cosa comune amare qualcosa. Riascoltare decine di volte una canzone senza mai stancarsene, o non poter fare a meno di lanciarsi su montagne russe a velocità incredibili. C'è chi ama l'aria aperta e chi guardare un bel film. Oppure ci sono quelli che amano un oggetto loro, unico, come un orsacchiotto di peluche.
Come tutti anch'io amo qualcosa: le ragnatele.
Ammetto che può sembrare strano in effetti, molti hanno paura dei ragni e alcuni ne hanno persino la fobia. Ma evitando i ragni si evitano anche i loro splendidi capolavori nascosti. Le ragnatele sono qualcosa di incredibilmente delicato e meraviglioso che però non potrai mai comprare o possedere. Sono così, splendidi intrecci sottili come un filo ma resistenti come roccia.
Ho imparato ad affezionarmi alle ragnatele quando ero bambina. Sento ancora la voce del nonno che mi raccomandava di essere prudente, mentre correvo nel prato ed esploravo i luoghi più misteriosi, alla ricerca di avventure.
Un giorno, ancora me lo ricordo, sotto il cocente sole d'agosto mi riparai all'ombra di un albero. Lì tra l'erba verde giaceva abbandonato un pezzo di latta rossa. Era un cilindro cavo e aperto alle estremità, mezzo ammaccato e scrostato dal tempo. Quando lo presi in mano, troppo curiosa per non esplorare, un grosso ragno nero scappò via, facendomi sobbalzare. Uscito il ragno e passato lo spavento, osservai il pezzo di latta. Ancora mi ricordo quell'emozione.
Dentro il cilindro ammaccato si apriva un mondo fatto di piccoli fili e perle, un minuscolo capolavoro. I filamenti della ragnatela disegnavano armoniose composizioni, adornate da piccole gocce d'acqua. Estasiata, spostai il barattolo sotto la luce, per ammirarlo meglio e meraviglia! le gocce e i fili diventavano di tutti i colori dell'arcobaleno.
Quei colori li ho in mente ancora oggi. Da quel giorno la mia paura per i ragni scomparve e ogni estate, quando andavo dai nonni, cercavo sempre le ragnatele. Ne ho viste piccole e delicate, grandi e brillanti, armoniose e lucenti.
Le ragnatele sono il mio grande amore, ma nonostante ciò non sono il tipo di ragazza che si isola o cerca la solitudine. Mi piace ridere e scherzare con gli amici, uscire con loro e divertirmi. Certo, non ho così tanti amici come Lily, ma abbastanza per me. Lily in realtà si chiama Ashley ed è la mia migliore amica. L'ho conosciuta poco tempo fa, il primo giorno dell'high school. Lei era la ragazza solare e allegra, che tutti non potevano fare a meno di notare. Sempre alla moda, con i suoi caldi occhi scuri e il suo sorriso sbarazzino non potevi non volerle bene. Fu proprio la sua massa di capelli ricci scuri quello che mi colpì. Dopo aver trascorso un'intera estate dai nonni paragonavo tutto quello che vedevo a un elemento naturale, cercavo una stabilità che le superiori avevamo messo a rischio. I suoi capelli mi ricordavano il nido delle rondinelle posto sotto il terrazzo della casa. Così le rivolsi la parola, un po' titubante e nel giro di cinque minuti eravamo già amiche.
Poi c'è Lucas. Lui è il classico amico di sempre, quello che ti appoggia da una vita. Mi è sempre stato vicino, come il fratello che non ho mai avuto. Siamo nati e cresciuti insieme, con lui ho condiviso momenti incredibili.
Il suo sorriso sdentato del bambino con i denti da latte aveva fatto posto a un sorriso perfetto, che tira sempre fuori quando ne ho bisogno.
Proprio lui ora mi sta sorridendo, felice.
Proprio lui mi sta abbracciando adesso, con le sue braccia forti e delicate al tempo stesso.
Proprio con la stessa intensità di quella volta, quella notte di fine estate.

La ragnatela di perleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora