Ognuno era tornato alla sua vita.
Giada grazie a Marco era riuscita a socializzare a scuola e a superare questa sua paura, adesso infatti andava d'accordo con tutti e quando andava al parco giocava sempre con molte bambine.
Marco, invece grazie a Giada fece amicizia anche con quei bambini che a causa della loro timidezza erano sempre soli.
Passarono sei anni da quel giorno, nel quale i due si dissero addio e dire che continuavano a pensarci ogni anno era poco, ogni tanto almeno fino a che entrambi non andarono alle superiori, in quel giorno si scrivevano,raccontandosi quello che era accaduto, come stesse andando a scuola e alla fine della lettera entrambi scrivevano "Mi manchi", a Giada mancavano i suoi abbracci, il suo sorriso e le sue strane battute, a Marco mancava invece semplicemente lei, lei nel suo insieme, ma soprattutto la sua voce e il suo profumo, perchè anche se non ne indossasse nessuno, lei profumava sempre di vaniglia.
6 anni dopo
Lei frequentava il 3 anno di ragioneria, da grande sarebbe voluta diventare una grande commercialista. Lui frequentava anch'esso il 4 anno di ragioneria, ma da grande sarebbe voluto diventare un grande avvocato, e grazie al padre il suo sogno si sarebbe realizzato.
Quell'estate, dopo un duro anno passato a studiare, lei e le sue amiche avevano deciso di andare in vacanza insieme per una settimana, avevano prenotato in un albergo in Calabria vicino al lido 'Meraviglie'.
Lui, invece, come ogni anno avrebbe passato i mesi di vacanza sulla casa sul mare in Calabria che i suoi avevano comprato li', rigorosamente con i suoi amici.
17 luglio
Era una focosa giornata d'estate e Giada era in casa a preparare le ultime cose per il viaggio. La piccola ma ormai cresciuta Giada sperava di rincontrare Marco, infondo quel "bambino" era stato il suo primo amichetto."Giada muoviti, le tue amiche sono in macchina che ti aspettano"- le grido' la madre dal piano di sotto.
"Arrivo, mamma!"-Giada riguardò per l'ultima volta la sua stanza, che avrebbe abbandonato per un'intera settimana, salutò con un bacio il suo peluche "Barba Bianca", compratogli dal padre il 1 agosto di sei anni fa solo per non farla più piangere e soprannominato cosi' perchè sotto al mento il piccolo orsacchiotto aveva dei peli bianchi.
"Mi raccomando fai la brava. Non bere, non fumare e non fare niente di cui potresti pentirtene. Chiamami appena arrivi, fammi sapere sempre cosa stai facendo. Sai che sono capace di venire li' a piedi se non ho tue notizie." - sua madre e i suoi monologhi, faceva sempre cosi' quando usciva di casa anche solo per poche ore.
"Certo, mamma. Ti avviserò anche quando saró in bagno,vabbene?" - scherzò Giada.
"Non fare la spiritosa." -l'abbracciò con gli occhi lucidi la madre "Divertiti, ti voglio bene" -le disse appena sali in macchina.
"Anche io" -le rispose, per poi partire con le sue amiche per una piccola ma grande avventura.
Erano in viaggio da quasi 2 ore e mezza e Giada iniziava ad annoiarsi, decise di staccare dalla lettura del suo libro e girandosi alla sua destra si accorse che Giorgia, la mia amica di infanzia, si era addormentata con le cuffie nell'orecchie e Alessia, l'unica fidanzata del gruppo, stava messaggiando con il suo ragazzo. Davanti invece c'erano Martina, unica 18enne del gruppo, intenta a guidare e al suo fianco c'era Beatrice, soprannominata Bea, che stava litigando con lo stereo."Ragazze io mi annoio, che si fa?" -chiese Giada.
"Se solo passasse qualche canzone decente alla radio, potremmo cantare ma questo stereo si blocca sempre"- disse Bea, mentre non faceva altro che rigirare quella manovella vicino allo stereo.
"Smettila che lo rompi, dopo chi deve sentirlo mio padre. Metti una stazione a caso e lascialo stare. Comunque Giada , visto che sono l'unica a non sapere come vi siete incontrati tu e quel bambino perchè non me lo racconti un po', almeno passiamo il tempo in qualche modo"- disse Martina, mandando un' occhiataccia a Bea, che aveva deciso finalmente di lasciar stare quel povero stereo e sorridendo a Giada.
"Me ne ritorno a leggere, faccio prima." -disse Giada riprendendo in mano il libro.
"NO! Dai su racconta" -dissero in coro le ragazze, prima di rubargli il libro tra le mani.
"Se mi ridate il libro, ve lo racconto"-le ragazze gli avevano restituito il libro e lei iniziò a raccontare. Tutte le sue amiche adesso sapevano di Marco, Giorgia era stata la prima a saperlo e anche l'unica che sapeva che lei ogni tanto pensava ancora a quell'estate, Alessia e Bea, invece, seppero di Marco durante le pulizie primaverili aiutandola a pulire la sua stanza, le due infatti trovarono le lettere e la foto, nell'ultimo cassetto del comodino, dov'era sicura che nessuno avrebbe mai frugato ma non fu così , tanto che Giada fu costretta a raccontargli tutto, e in quel momento anche Martina avrebbe saputo tutta la storia.
"Finito."-disse Giada, alzando gli occhi da sopra il libro, sapeva di essere arrossita, gli capiva sempre quando ripensava a quei momenti."No,ma tu mi hai tenuta nascosta una storia cosi' bella. Come hai potuto?! Comunque dobbiamo far in modo che questi due si rincontrino, ho bisogno del nome, cognome, data di nasci.."-disse Martina, girandosi per un attimo dietro per guardare Giada.
"Ferma Martina. Io non voglio più incontrarlo. Cioè sai che imbarazzo se lo rivedessi di nuovo, non saprei che dirgli. No, e poi so solo il suo nome e basta." -la fermò Giada, prima che lei potesse volare oltre con l'immaginazione. Infondo non era proprio vera la risposta che diede lei alle sue amiche, avrebbe voluto rincontrarlo, anche solo incontrare i suoi occhi di nuovo, perchè quel "bambino" era importante per lei. Dopo questa piccola confessione il viaggio continuò tranquillamente, nessuna più affermazione o domanda su quel famoso "Marco", anzi riuscirono a trovare una stazione che trasmetteva canzoni molto belle e per le seguenti due ore e mezza non fece altro che cantare e ridere prendendo in giro ogni tanto qualche passante.
Marco e i suoi amici erano già arrivati in Calabria da un paio d'ore, e stavano per andare al mare.
"Ragazzi, siete peggio di una ragazza, ma quanti ci mettete per mettervi un costume?"-urlò Marco dal piano di sotto, stava aspettando i suoi amici da diversi minuti, ma nessuno era ancora pronto.
"Eccomi, eccomi"-disse Gianluca, scendendo le scale velocemente, mentre si aggiustava la maglietta blu.
"Ci siamo anche noi"- dissero in coro, Giovanni, Matteo e Mario che mentre cercava di indossare la ciabatta, quasi cadde dalle scale.
"Andiamo dai, su!"-disse Marco, incitando il gruppo ad uscire di casa e andare in spiaggia.Ore 19:00
Giada e le sue amiche erano ormai arrivate a destinazione da circa un'ora, adesso si trovavano in hotel, ognuna nella propria stanza intente a prepararsi per l'uscita che le cinque avevano in programma.
Marco e i suoi amici stavano per ritornare a casa, quella sera avevano deciso di uscire a mangiare fuori, invitando con loro delle ragazze che avevano conosciuto quel pomeriggio al mare.Ore 20:45
Le ragazze stavano girovagando per il paesino da un pò in cerca di un ristorantino dove avrebbero festeggiato l'arrivo in Calabria. Dopo diversi minuti riuscirono a trovare un posticino carino,situato vicino a dei piccoli negozietti, chiamato "The sun", e decisero di entrarvi. Le fecero accomodare in un tavolo situato vicino ad un piccolo palchetto, dove un pianista stava suonando una melodia molto dolce, rendendo quel ristorantino molto accogliente. Due tavoli affianco al loro vi era situato il tavolo dove si trovavano Marco, i suoi amici e le ragazze intenti a mangiare gli antipasti di pesce offerti dal ristorante, sorseggiando della coca-cola, chiacchierando e ridendo animatamente. Giada e le sue amiche deciseroanch'esse di accettare gli antipasti offerti della casa, ordinando poi delle pizze e nel frattempo si divertivano molto a cercare di capire come si chiamasse il pianista.
La serata di Marco e Giada passò tranquillamente, ognuno si divertiva tra il proprio gruppo d'amici, senza sapere che se solo avrebbero guardato meglio e proprio dietro di loro si sarebbero potuti rincontrare.
-Spazio autrice.
Salve mie bellissime lettrici,
grazie per aver letto i miei primi tre capitoli, ne ho già scritto un altro e forse ne scriverò anche altri..so comunque che questa storia non è meravigliosa e nemmeno molto bella, ma ormai l'ho pubblicata e ho deciso di continuarla tutta.
So anche che Marco e Giada in questo terzo capitolo non hanno avuto molta fortuna nell'incontrarsi, ma nei prossimi capitoli o per adesso nel prossimo avranno una piccola"gioia".
FINALMENTE! :) *immaginate che l'abbia detto urlando* *OKAY?OKAY!*
Comunque volevo di nuovo ringraziare voi che leggete questa "strana" storia *-*
E nulla, vi auguro solo una Buona serata e una buonanotte care lettrici.
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Forever You.
RomantikIl "libro" racconta la storia di Marco e Giada. "Lui l'aspetterà sempre li', su quella spiaggia, osservando lo stesso mare e le stesse stelle che per anni aveva condiviso con lei" -frase tratta dall'immaginazione dell'ultimo capitolo della stori...